Premesso che:
● i primi riferimenti all’importanza e alla necessità di una particolare attenzione alle future generazioni si riscontrano nel 1987, all’interno del Rapporto Brundtland, al quale si fa risalire la definizione, ancor oggi utilizzata, di “sviluppo sostenibile”: inteso come “uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”;
● nel preambolo dell’Agenda ONU 2030, sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, si afferma che “Siamo decisi a liberare l'umanità dalla tirannia della povertà e vogliamo guarire e rendere sicuro il nostro pianeta per le generazioni presenti e future”;
● nel 2019 è stata varata la Strategia dell'Unione Europea per la gioventù per il periodo 2019-2027 (GU C 456 del 18/12/2018) con l’obiettivo di fornire un orientamento ai Paesi membri;
● nel frattempo è stato introdotto a livello europeo lo Youth test, uno strumento per la valutazione dell’impatto generazionale di tutte le politiche (e non soltanto di quelle espressamente rivolte ai giovani);
● nel nostro Paese, nel giugno 2022, sono state approvate le “Linee Guida per la valutazione dell’impatto generazionale delle politiche pubbliche” realizzate grazie al lavoro del COVIGE (Comitato per la valutazione dell’impatto generazionale delle politiche pubbliche);
● nel giugno 2023 il CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) ha reso un parere nel quale si afferma che l’attuale e futura agenda dell’UE per i giovani dovrebbe, tra l’altro, incoraggiare gli Stati membri a rafforzare le misure direttamente concepite per attenuare l’iniquità intergenerazionale e le misure intersettoriali che hanno un impatto positivo sui giovani, incidendo potenzialmente soprattutto sui giovani beneficiari e riducendo il divario generazionale. Il CESE, in particolare, ritiene che tutte le leggi, gli atti aventi forza di legge, le politiche, le strategie, i programmi, le misure e gli investimenti pubblici degli Stati membri debbano essere sottoposti a consultazione per accertare le ricadute sui giovani, ad una valutazione d’impatto, a una definizione di politiche e a proposte di misure di mitigazione che impediscano ogni azione di violazione di diritti e discriminazione nei confronti dei giovani. Nel citato parere viene richiamato il “modello italiano” citato in precedenza, come una buona pratica;
● anche l’OCSE ha raccomandato ai Paesi aderenti di “elaborare politiche giovanili basate su evidenze statistiche e che siano trasparenti, partecipative, inclusive e intersettoriali, nonché sostenute da un impegno politico, da risorse adeguate e da meccanismi efficaci di monitoraggio”;
● il 10 gennaio 2024 la Commissione europea ha pubblicato una Comunicazione sull’Anno europeo dei giovani nella quale vengono fornite indicazioni per la valutazione di impatto sulle politiche sui giovani;
Preso atto che:
● nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del nostro Paese vengono individuate tre priorità trasversali: parità di genere, parità generazionale e parità territoriale, includendo in tutte le sei missioni del Piano misure che vengono associate a una di queste priorità, in base al loro potenziale contributo all’abbattimento dei divari esistenti;
● nel febbraio 2022 sono stati modificati alcuni articoli della Costituzione e, in particolare, viene aggiunto all’articolo 9 il seguente comma “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Dato atto che:
● il percorso del nostro Paese verso l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile ha subito forti rallentamenti in seguito alla pandemia da Covid-19 e, in particolare, i dati mostrano un significativo peggioramento delle diseguaglianze e dei divari già esistenti in precedenza, come quelli di genere e generazionali;
● l’Agenda 2030 con i suoi obiettivi e target e il suo approccio sistemico e multidimensionale è la migliore guida per orientare le politiche alla riduzione delle disuguaglianze che, dopo la pandemia, caratterizzano il nostro Paese in misura maggiore rispetto agli altri Paesi europei;
● l’impatto generazionale, così come quello di genere, è, di fatto, un tema trasversale a buona parte delle politiche pubbliche e richiede, pertanto, di essere affrontato con un approccio e una visione strutturata, sistemica e coordinata.
Dato atto inoltre che:
● le linee del mandato 2021-2026 del Comune di Bologna, contenute nel documento programmatico dal titolo “La Grande Bologna, per non lasciare indietro nessuno” organizzato in cinque macro aree di intervento (1. Bologna che cresce per tutte e tutti; 2. Bologna per il diritto alla salute e alla fragilità; 3. Bologna verde e sostenibile; 4. Bologna educativa, culturale e sportiva; 5. Bologna vicina e connessa), descrivono una città progressista, sostenibile e inclusiva, che vuole rimuovere le diseguaglianze, tra i cittadini e le cittadine e tra le diverse zone della città e del territorio metropolitano;
● l’Agenda ONU 2030 da oltre cinque anni è il framework del processo di programmazione del Comune e gli SDGs dell’Agenda, dapprima utilizzati per una semplice classificazione ex post dei propri obiettivi, sono diventati, anno dopo anno, sempre più guida nella costruzione del processo, nella definizione degli obiettivi, strategici ed operativi, e nella individuazione degli indicatori per la misurazione e il monitoraggio;
● la citata scelta è stata ulteriormente rafforzata: 1) con l’integrazione dell’Agenda 2.0 per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana nei DUP 2022-2024 e 2023-2025 del Comune di Bologna, per una prima sperimentazione di un approccio allo sviluppo sostenibile che si basa sulla territorializzazione dell’Agenda 2030 mediante Agende multilivello; 2) con la definizione di una propria agenda territoriale nel DUP 2024-2026 e identificando gli obiettivi di sviluppo sostenibile come obiettivi di valore pubblico; 3) con la condivisione, insieme alla Città metropolitana e alla Regione Emilia-Romagna, del progetto per la valutazione del valore pubblico di filiera; 4) mettendo in particolare evidenza, a partire dal Report Integrato relativo al 2022, la rendicontazione degli obiettivi operativi ed esecutivi della gestione che puntano a raggiungere nel medio periodo gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda e a creare valore pubblico in ambito sociale, economico e ambientale e a migliorare il livello di benessere della comunità.
Visto l’Ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale il 23 dicembre 2022 n. 250.142, nell’ambito della trattazione del DUP (Documento Unico di Programmazione) PG. N. 846724/2022 del 23 dicembre 2022 e del Bilancio 2023-2025 PG. N. 846729/2022 del 23 dicembre 2022, teso ad invitare il Sindaco e la Giunta ad istituire il bilancio intergenerazionale, per una pianificazione delle politiche del Comune che tenga conto degli impatti sulle future generazioni;
Ritenuto, a seguito dell’approvazione del citato Odg, di avviare, con un proprio Atto di Orientamento del 1 agosto 2023, un percorso interno per una prima valutazione rispetto alla fattibilità, per il Comune di Bologna, di realizzare, per step successivi, una programmazione, misurazione e valutazione degli impatti delle politiche pubbliche sulle giovani e sulle future generazioni, percorso che viene di seguito sinteticamente descritto:
- nel corso del 2023 è stata effettuata un’analisi delle “Linee Guida per la valutazione dell’impatto generazionale delle politiche pubbliche” realizzate dal COVIGE e si è deciso di assumerle per realizzare, ex post, una prima prova di classificazione degli obiettivi operativi del DUP 2023-2025;
- nel DUP 2024-2026 sono stati inseriti nuovi contenuti in alcuni capitoli e in particolare:● capitolo 1 - Contesto esterno: inserimento di dati disaggregati sui giovani 15-34 anni
● capitolo 2: focus sulla percezione sulla qualità della vita dei giovani 15-34 anni (Indagine QdV 2023)
● capitolo 4: introduzione e motivazione della decisione di avviare il processo di programmazione per le giovani generazioni ed evidenza della sua connessione al paradigma dello sviluppo sostenibile perché per realizzare uno sviluppo sostenibile è fondamentale “investire” sui giovani. Nel capitolo è presente un paragrafo con una prima classificazione sperimentale degli obiettivi operativi del DUP per aree di impatto e indicatori di impatto generazionale individuati e con il posizionamento per il Comune di Bologna
● capitolo 7 - Contesto interno: inserimento di dati sui dipendenti under 34
● capitolo 11: inserimento di una nuova e ulteriore lettura degli obiettivi operativi: quella per tipologie di politiche per le giovani generazioni (politiche generazionali e potenzialmente generazionali);
- in preparazione del DUP 2025-2027 sono state programmate le seguenti azioni:● realizzazione di uno strumento di Valutazione di Impatto Generazionale (VIG) entro aprile 2024
● condivisione dello strumento e delle sue potenzialità e modalità di utilizzo con il gruppo dirigente
● adozione formale dello strumento da parte della Giunta e sua applicazione sperimentale al DUP 2025-2027;
Considerato che:
● nel nostro Paese i primi modelli di valutazione dell’impatto sui giovani delle politiche pubbliche sono stati elaborati dalla Fondazione Bruno Visentini e dal suo gruppo di ricerca, che ha pubblicato nel 2019 il primo Rapporto sul Divario Generazionale, le cui riflessioni insieme ad altre maturate in dottrina, hanno rappresentato la piattaforma teorica per la redazione delle Linee Guida citate in precedenza e realizzate dal COVIGE;
● nella riunione del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2023 è stata annunciata l’introduzione della valutazione di impatto generazionale da parte delle istituzioni centrali nel quadro del DDL “Semplificazione normativa”.
Preso atto che la Capo Area Programmazione e Statistica ha ritenuto opportuno, in considerazione della tematica innovativa e ancora del tutto nuova nell’ambito della Pubblica Amministrazione, sia nazionale che locale, di avvalersi del supporto del prof. Luciano Monti - docente della Luiss Guido Carli di Roma e della School of Government, nonché condirettore scientifico della Fondazione Bruno Visentini, responsabile dell’Osservatorio Politiche Giovanili e componente del Comitato per la Valutazione dell’Impatto Generazionale delle politiche pubbliche (COVIGE) - e del suo gruppo di ricerca al fine di realizzare e facilitare l’introduzione dello strumento di valutazione dell’impatto generazionale (VIG) degli obiettivi previsti nel DUP del Comune di Bologna.
Dato atto che lo scorso 6 dicembre 2023 è stato presentato ai Consiglieri comunali nell’ambito della Commissione Scuola e Giovani l’aggiornamento del lavoro svolto, e brevemente sopra sintetizzato, a seguito dell’Odg approvato nel dicembre 2022.
Visto l’ulteriore Ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale il 19 dicembre 2023 n. 377.18, nell’ambito della approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione) PG. N. 843435/2023 del 19 dicembre 2023 e Bilancio 2024-2026 PG.N. 847808/2023 del 22 dicembre 2023, per chiedere la prosecuzione del percorso fino a giungere alla costruzione di linee guida comunali e ad uno strumento di Valutazione di Impatto Generazionale (VIG).
Preso atto che il soggetto esterno individuato, con la collaborazione della struttura dedicata dell’Area Programmazione e Statistica, ha proceduto: ● ad un esame analitico del DUP 2024-2026, con particolare riferimento agli elementi di pianificazione strategica e programmazione operativa (obiettivi strategici e operativi) rilevanti per le giovani generazioni
● ad una “marcatura” (labeling) delle misure (obiettivi operativi) generazionali e potenzialmente generazionali contenute nel DUP 2024-2026 e ad una loro classificazione nelle aree di impatto (educazione, lavoro, inclusione, benessere)
● alla individuazione di un dataset di indicatori di outcome disponibili ai vari livelli (comunale, provinciale/metropolitano, regionale) e alla quantificazione delle baseline degli indicatori sull’ultimo anno di riferimento in grado misurare gli effetti degli obiettivi e degli interventi programmati sulle giovani generazioni
● alla predisposizione delle linee Guida per la valutazione dell’impatto sui giovani delle politiche in attuazione del DUP, relativa modulistica e procedure per la valutazione ex ante, il monitoraggio, le consultazioni con il mondo giovanile e le eventuali misure di mitigazione.
Preso atto inoltre che, prima della conclusione del percorso, gli esiti del lavoro sono stati condivisi con il gruppo dirigente in un momento formativo/informativo organizzato nello scorso mese di febbraio.
Considerato che:
● il principale obiettivo delle Linee Guida è quello di promuovere la valutazione degli impatti sui giovani generati dalle politiche pubbliche programmate e attuate dal Comune di Bologna offrendo un supporto metodologico alle strutture preposte dell’ente e, in generale, a tutto il gruppo dirigente perché, grazie a questo strumento, cresca la consapevolezza dell’esistenza di “muri” ancora difficili da superare per i giovani bolognesi, e la capacità di interrogarsi sul potenziale generazionale degli obiettivi e delle politiche messe in campo;
● a questo obiettivo generale si aggiungono almeno questi ulteriori obiettivi:● di ampliare le modalità di intervento a favore delle e dei giovani offrendo strumenti operativi da utilizzare nella fase di programmazione, monitoraggio e valutazione degli impatti e per promuovere il dialogo e la partecipazione dei giovani al processo di valutazione;
● di porre le basi per costruire una piattaforma di dati disaggregati per la fascia di età 15-34 e di indicatori indispensabili per la misurazione degli impatti.
Dato atto che:
● le Linee Guida realizzate, e che si ritiene di approvare con il presente atto, rispondono alle esigenze dell’Ente di dotarsi di uno strumento di valutazione di impatto generazionale in grado di misurare i divari esistenti, anche in una città come Bologna in cui gli indicatori economici e sociali sono migliori che nel resto del Paese, e di programmare di conseguenza politiche data driven e in grado di favorire l’inclusione, la vita autonoma, il benessere e un lavoro soddisfacente e dignitoso per i giovani bolognesi o per coloro che decideranno di diventarlo;
● tutto il suddetto lavoro, propedeutico alla definizione delle Linee Guida per la valutazione dell’impatto, compresa la marcatura degli obiettivi operativi del DUP 2024-2026 e il dataset degli indicatori con le relative baseline locali (che dovranno essere, peraltro, aggiornati periodicamente, sia per una loro eventuale integrazione che per inserire, tempo per tempo, l’ultimo dato disponibile) sono agli atti dell’Area Programmazione e Statistica.
Dato atto, infine che:
- la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente;
- occorre dare alla presente deliberazione immediata eseguibilità per l’avvio tempestivo del processo;
Preso atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, così come modificato dal D.L. 174/2012, dei pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica espressi rispettivamente dalla Responsabile dell'Area Programmazione e Statistica e dal Direttore Generale;
Stabilito che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, ai sensi dell’art 49 comma 1 del D.lgs 267/2000, non si richiede il parere del Responsabile dei servizi finanziari in ordine alla regolarità contabile;
Su proposta dell'Area Programmazione e Statistica d’intesa con la Direzione Generale;
A voti unanimi e palesi;
DELIBERA
1. DI ADOTTARE le Linee Guida, come da documento allegato quale parte integrante e sostanziale, per l’introduzione dello strumento di valutazione dell’impatto generazionale (VIG) a partire dagli obiettivi strategici e operativi che saranno programmati nel DUP 2025-2027 del Comune di Bologna;
2. DI PREVEDERE che in fase di prima applicazione lo strumento sarà utilizzato in modo sperimentale e per step e implementazioni successive;
3. DI DARE MANDATO alla capo Area Programmazione e Statistica di attivare ogni azione necessaria affinché le Linee Guida approvate con il presente atto e, in generale, lo strumento e la metodologia della valutazione dell’impatto generazionale, siano conosciute ed applicate dalle strutture e dal Gruppo dirigente dell’Ente.
Infine, con votazione separata, all'unanimità
DELIBERA
DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, per i motivi espressi in premessa, stante l'urgenza di provvedere.