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Dati generali dell'atto
PG (Nr. / Anno)
52615
/
2022
Unità di riferimento
Direzione Generale - Gabinetto del Sindaco
Data sottoscrizione
02/feb/2022
Oggetto
CONFERIMENTO DELLA TURRITA D'ARGENTO A RICCARDO PAZZAGLIA.
Validità
Permanente
Testo dell'atto
Il Sindaco
Richiamato l'art. 8 della Deliberazione del Consiglio comunale OdG n.261 del 04/04/2018 PG. n. 106732/2018, esecutiva ai sensi di legge, conferisce l'Onorificenza Turrita d'Argento a:
RICCARDO PAZZAGLIA
L’arte del burattinaio è un mestiere antico e affascinante, che a Bologna ha avuto grandi maestri. Partendo dalla dinastia dei Cuccoli nell’800, divenuti così famosi da entrare nei modi di dire dei bolognesi “
Ander in dal paniròn ’d Cuccoli”
vuol dire anche oggi “finire nel dimenticatoio” o addirittura “morire” dal momento che, dopo essere serviti per la recita, i burattini venivano buttati alla rinfusa in un grosso paniere. Tra i più grandi maestri burattinai bolognesi del Novecento ricordiamo Demetrio ‘Nino’ Presini, che ha tramandato tutta la sua sapienza e la sua passione all’ultimo e tra i più promettenti dei suoi allievi, Riccardo Pazzaglia. Era il giugno del 1991 quando Riccardo, a quei tempi “Riccardino”, ebbe occasione di debuttare, ancora undicenne, nel
Don Giovanni
di Wolfgang Amadeus Mozart, spettacolo per burattini, attori e nastro magnetico.
Nei suoi oltre 30 anni di carriera, il “burattinaio per vocazione” come ama definirsi, ha portato i burattini nel cuore di Bologna e, nello stesso tempo, li ha fatti viaggiare per il mondo creando storie affascinanti e coinvolgenti che mantengono un legame stretto, dal punto di vista storico e antropologico, con il territorio di origine.
Pur nella consapevolezza di essere custode di una tradizione che affonda le proprie radici nella storia di Bologna, l’ha saputa rinnovare restando al passo con i tempi, senza mai abbandonare l’essenza dei personaggi e i loro dialetti.
Un’arte che nel suo divenire contemporanea ha incontrato, negli ultimi anni, tutta la produzione di disegni riguardante maschere e burattini del grande artista bolognese Wolfango, grazie alla collaborazione con la figlia Alighiera Peretti Poggi.
L’universo di “Burattini a Bologna”, che racchiude tutto il lavoro di Riccardo e dei suoi collaboratori, non significa solo spettacoli ma anche ricerca, pubblicazioni e una vasta collezione di burattini.
Modi diversi di essere vicini ad un pubblico che negli anni è diventato sempre più eterogeneo. Bambine e bambini, ragazze, ragazzi e adulti, anche chi non è più giovanissimo/a, sono accomunati dallo stesso atteggiamento di stupore per le mille storie raccontate nella baracca di legno, ma anche per le tante trovate innovative come attrici e attori che recitano attraversando la platea tra il pubblico, le proiezioni sulle facciate dei palazzi storici e un museo virtuale dedicato alle “teste di legno”. Un modo, quest’ultimo, di incontrare i burattini attraverso percorsi che partono in maniera virtuale dal Voltone del Podestà, luogo legato all’antica storia del burattino bolognese, per visitare le stanze tematiche che mostrano l’arte del burattino e il mestiere del burattinaio.
Riccardo, oltre a dipingerli, verniciarli, scolpirli, modellarli, farli recitare, ha donato a Fagiolino, Sganapino e tanti altri personaggi un’anima. E loro non lo hanno mai abbandonato, neppure nei mesi più difficili di questa pandemia, quando è stato lui stesso ad essere colpito dal virus.
Siamo sicuri che è anche un po' grazie a loro se Riccardo è riuscito a venire fuori dal paniere di Cuccoli…
Per questi motivi l’Amministrazione comunale di Bologna conferisce la Turrita d’Argento a Riccardo Pazzaglia.
F.TO IL SINDACO
Matteo Lepore
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