Atto del Consiglio

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 327335  /  2019
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DCPRO  /  88   /  2019
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DC  /  70   /  2019
Data seduta 15/07/2019
Data esecutività 16/07/2019
Unità di riferimento Area Welfare e Promozione del benessere della comunità
Oggetto APPROVAZIONE DELL'ACCORDO INERENTE IL PERCORSO DI RITIRO DELLA DELEGA ALL’AZIENDA USL DI BOLOGNA RELATIVA ALLA GESTIONE DELLE FUNZIONI SOCIO-ASSISTENZIALI PER LE PERSONE ADULTE CON DISABILITA' IN ETA' LAVORATIVA


Testo dell'atto


La Giunta propone al Consiglio la seguente deliberazione
IL CONSIGLIO
Viste:

- la legge quadro 328/2000 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali che attribuisce ai Comune la titolarità delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale, nell'intesa che tali funzioni vengano esercitate dai Comune adottando sul piano territoriale gli assetti più funzionali relativi alla gestione ed al rapporto con i cittadini;
- la legge regionale del 12 marzo 2003, n. 2, "Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" che ribadisce, all'art. 2, la centralità delle Comunità locali nel promuovere un sistema integrato di interventi e servizi sociali, che assicuri le prestazioni e le attività socio - assistenziali e socio - sanitarie essenziali per la promozione sociale, il sostegno e l'affiancamento delle persone e delle famiglie per prevenire, rimuovere e/o ridurre le condizioni di bisogno e di disagio individuale e/o familiare.
- la Legge Regionale n. 29 del 23 Dicembre 2004 ad oggetto "Norme generali sull'organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario regionale";
- le deliberazioni della Giunta Regionale n. 509/2007 e n. 1206/2007 relative all'avvio del fondo regionale per la non autosufficienza;
- la D.G.R. n. 1448/2007 (Piano Sociale e Sanitario 2008-2010) ss.mm. e ii;
- la Legge Regionale 26 luglio 2013, n. 12 "disposizioni ordinamentali e di riordino delle forme pubbliche di gestione nel sistema dei servizi sociali e socio-sanitari. misure di sviluppo e norme di interpretazione autentica in materia di aziende pubbliche di servizi alla persona"
- la D.G.R. n. 1012/2014 "Linee guida per il riordino del servizio sociale territoriale";
- Del. Ass. Progr. N.120, del 12 Luglio 2017 “Piano sociale e sanitario 2017-2019”

Premesso che:

- la Regione Emilia Romagna ha definito il processo di riordino istituzionale delle forme di gestione dei servizi sociali e socio-sanitari in attuazione della Legge regionale 26 luglio 2013, prevedendo espressamente che “le attività di servizio sociale devono essere esercitate a livello distrettuale o di ambito ottimale”, ivi incluso lo sportello sociale (D.G.R. 1982/2013). Ha così inteso confermare un orientamento, già espresso in tutto il lungo processo di attuazione della L.R. 2/2003 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", che prevede la creazione di un Servizio Sociale Territoriale unitario di ambito distrettuale comprendente l'insieme delle attività di accesso, valutazione e presa in carico indirizzate a tutta la popolazione residente;

- con D.G.R. 1012/2014 “Linee guida per il riordino del Servizio Sociale Territoriale” la Regione Emilia Romagna ha più puntualmente definito il “servizio sociale del territorio come l'azione professionale di carattere polivalente rivolta a tutta la popolazione di un territorio circoscritto: azione connotata dalla multidimensionalità dell'intervento (persona, organizzazione, territorio), dall'unitarietà metodologica, dall'integrazione sociale-sanitaria e pubblico-privato e dall'interdisciplinarietà, che modella le sue funzioni sulle esigenze del territorio specifico, e sviluppa le proprie competenze in un rapporto di fiducia e attraverso processi di attivazione che coinvolgono apporti professionali diversi. Il servizio sociale si pone obiettivi di tipo promozionale-educativo, curativo-riabilitativo e gestionale-organizzativo sia nella dimensione individuale dell'analisi e dell'intervento, sia nella dimensione istituzionale e comunitaria”;

- la generazione di uno stretto legame con la comunità di appartenenza è elemento generativo e innovativo del Servizio Sociale Territoriale. In particolare la sua capacità di riconoscere e attivare le risorse di relazioni, persone, organizzazioni sviluppa l’empowerment dei soggetti e delle famiglie, rafforzandone le singole competenze in seno ad una comunità allargata, anche al fine di contrastare l'individualismo e la solitudine che caratterizzano la nostra società, e conseguentemente per fare fronte alle crescenti sfide trattate dai servizi sociali;

- coerentemente con le linee guida D.G.R. 1012/2014, in Emilia Romagna il Servizio Sociale Territoriale garantisce l'accesso al sistema integrato di interventi e servizi sociali, la valutazione, la ricerca, il counseling, la progettazione e l'accompagnamento in favore di persone singole, di famiglie, di gruppi e di comunità, il sostegno e il recupero di situazioni di bisogno e la promozione di nuove risorse sociali nonché a realizzare interventi per la promozione e lo sviluppo del capitale sociale della comunità. Garantisce altresì l'accesso al sistema dei servizi socio-sanitari, laddove previsto, in stretto raccordo con l’Ausl del territorio”. Pertanto il Servizio Sociale Territoriale promuove l'accesso universalistico al sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali e socio-sanitari. In questo quadro, il processo di accesso e presa in carico dallo sportello sociale fino al servizio sociale professionale, richiede l'individuazione di modalità organizzative e/o processi operativi che favoriscono l'interazione diretta tra gli operatori dedicati alle attività di Sportello Sociale e le altre articolazioni organizzative del Servizio Sociale Territoriale, al fine di rendere maggiormente flessibili, qualificati e tempestivi i processi di accoglienza ed orientamento dei cittadini, nonché l'attivazione delle risorse utili a rispondere alle loro necessità.

Rilevato che:

- la gestione delle funzioni socio assistenziali a favore delle persone adulte con disabilità è tutt'ora delegata all’Ausl di Bologna in coerenza con quanto deliberato dal Consiglio Comunale con proprio atto P.G. n. 95893/1994;

- in ottemperanza con le previsioni delle normative regionali D.G.R. 1982/2013 e D.G.R. 1012/2014, nonché per rendere il Servizio Sociale Territoriale più efficiente e rispondente alle sfide e ai problemi sociali attuali, sviluppando un forte legame con la comunità di appartenenza, il Consiglio Comunale, con propria deliberazione P.G. n. 385164/2016, ha ridefinito l'assetto dei servizi istituendo, a decorrere dal 1 febbraio 2017, un Servizio Sociale Territoriale unitario, territorialmente organizzato in sei presidi locali collocati nelle sedi operative attuali presso i Quartieri cittadini, per svolgere l'insieme delle funzioni di accesso, valutazione e presa in carico sia in ambito sociale che socio-sanitario. Individuando una direzione unitaria dei servizi alla persona e riunificando tutti gli operatori sociali con un'attenzione specifica alla formazione e alla crescita professionale del personale, il consolidamento del ruolo dei professionisti del sociale nell'interlocuzione con i servizi sanitari e le altre agenzie pubbliche e private che realizzano interventi di welfare, la sperimentazione e l'innovazione continua degli interventi volti a migliorare il benessere della comunità;

- con atto di orientamento del 18/12/2018 la Giunta comunale ha approvato gli "indirizzi per avviare l'esame di fattibilità del ritiro della delega all’Azienda USL di Bologna relativa alla gestione delle funzioni socio-assistenziali per le persone adulte con disabilità in età lavorativa”;

- a seguito di tale atto è stato realizzato il confronto tecnico interistituzionale con l’Ausl di Bologna teso:
  • alla predisposizione di una ipotesi di progetto organizzativo di integrazione dei servizi sociali per la disabilità nell'ambito del Servizio Sociale Territoriale unitario e conseguentemente ritirando la delega deliberata con atto P.G. n. 95893/1994;
  • all'individuazione delle strategie per avviare un percorso partecipato con tutti gli operatori sia comunali, sia Ausl operanti nell’attuale U.S.S.I. Disabilità Adulti che ha avuto compimento;
  • quantificazione e valutazione degli impatti e della sostenibilità del ritiro della delega per il bilancio comunale garantendo il mantenimento dei livelli di qualità della risposta già assicurata nell'ambito delle prese in carico dell'attuale U.S.S.I. Disabilità Adulti;
  • al confronto di merito con le organizzazioni sindacali, il garante comunale per la disabilità, le associazioni appartenenti alla Consulta per il superamento dell’handicap e le associazioni appartenenti al COPID (Comitato Progettazione Integrata per la Disabilità);

Ritenuto opportuno:

- addivenire al pieno recepimento delle previsioni normative regionali descritte D.G.R. 1982/2013 e D.G.R. 1012/2014, portando a completamento la ricomposizione delle attività oggi operate dal Servizio Sociale Territoriale unitario, coadiuvato dalle gestioni specifiche realizzate dall’ASP città di Bologna, includendo anche quelle destinate alle persone adulte con disabilità;

- assicurare la piena integrazione dei percorsi di accesso ai servizi per i disabili adulti con l'attività dello sportello sociale rivolto alla generalità della popolazione residente;

- garantire il mantenimento dei livelli di qualità della risposta già assicurata nell'ambito delle prese in carico dell'attuale U.S.S.I. Disabilità Adulti;

Ritenuto necessario, alla luce delle premesse sopra esposte di dover procedere all'approvazione e sottoscrizione di un "Accordo di programma tra Comune di Bologna e Azienda usl di Bologna - Distretto di committenza e garanzia Città di Bologna - per la riorganizzazione dei servizi sociali rivolti a disabili adulti in attuazione del programma di riordino previsto dalla l.r. 12/2013 e ss.mm.ii.i. allegato e parte integrante del presente atto;

Dato atto, inoltre, che:
- la presente deliberazione comporta riflessi diretti ed indiretti sulla situazione economico finanziaria e patrimoniale dell'ente e che tali riflessi sono stati valutati nel bilancio di previsione dell'ente e trovano la necessaria copertura per l'anno 2019-2020-2021 al capitolo U51450-000 " Interventi di assistenza a disabili adulti a gestione delegata all'Ausl Distretto di Bologna: Prestazioni di servizi" nell'ambito delle risorse disponibili;

- la presente deliberazione deve considerarsi immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18/8/2000, n. 267 per consentire di procedere tempestivamente con gli adempimenti conseguenti;

Richiamati :
- il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" che all'art. 34 disciplina gli accordi di programma;
- il Regolamento generale del Comune di Bologna in materia di servizi sociali, O.d.g.: 122/2008, P.G. N. 136480/2008, in vigore dal 1 settembre 2009;

Preso atto, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, così come modificato dal D.L. 174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica, espresso dal Responsabile dell'Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità e del parere favorevole in ordine alla regolarità contabile espresso dal Responsabile dell'Area Risorse Finanziarie;

Su proposta del Capo Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità

Sentite le Commissioni consiliari competenti;
DELIBERA


1) DI APPROVARE l' "Accordo di programma tra Comune di Bologna e Azienda usl di Bologna - Distretto di committenza e garanzia Città di Bologna - per la riorganizzazione dei servizi sociali rivolti a disabili adulti in attuazione del programma di riordino previsto dalla l.r. 12/2013 e ss.mm.ii.i." allegato e parte integrante del presente atto;

2) DI DARE MANDATO al Capo Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità di procedere alla sottoscrizione dello stesso e di adottare ogni provvedimento eventualmente necessario alla piena realizzazione degli obiettivi e delle finalità contenuti nell'Accordo;


Infine, con votazione separata
DELIBERA

- DI DICHIARARE, il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134 comma 4 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, per consentire di procedere tempestivamente con gli adempimenti conseguenti;


      Documenti allegati - parte integrante