Atto della Giunta

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 125477  /  2019
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DGPRO  /  28   /  2019
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DG  /  36   /  2019
Data seduta 19/03/2019
Data esecutività 19/03/2019
Unità di riferimento Area Welfare e Promozione del benessere della comunità
Oggetto PRESA D'ATTO DEL PROSEGUIMENTO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’INTEGRAZIONE E IL COORDINAMENTO DELLE FUNZIONI SOCIALI E SANITARIE IN MATERIA DI SALUTE MENTALE SOTTOSCRITTO DA COMUNE DI BOLOGNA E AUSL DI BOLOGNA


Testo dell'atto

LA GIUNTA

Premesso che:

- il D.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 come modificato dal D.lgs. del 16 settembre 1999, n. 229, ha individuato le caratteristiche generali delle prestazioni socio-sanitarie;
- il DPCM 14 febbraio 2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie”, ha definito i principi per la determinazione dei criteri di erogazione e di finanziamento delle prestazioni socio-sanitarie, ivi incluse quelle afferenti all'area delle patologie psichiatriche;
- il DPCM 29 novembre 2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza” ha recepito tali principi individuando le prestazioni che devono essere garantite dal servizio sanitario per quanto concerne l'area dell'assistenza sanitaria e socio-sanitaria alle persone con problemi psichiatrici e alle loro famiglie;
– la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” al Capo II, ha provveduto a emanare disposizioni per l'integrazione socio-sanitaria, rimandando ai Comuni e alle Aziende USL l'individuazione dei modelli organizzativi e gestionali fondati sull'integrazione professionale nell'ambito di specifici accordi locali;
– la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione e il funzionamento del servizio sanitario regionale” prevede l'integrazione tra l'assistenza sanitaria e quella sociale tra i principi di organizzazione del servizio sanitario regionale;
– la Delibera dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna del 22 maggio 2008, n. 175 “Piano sociale e sanitario 2008 – 2010” ha declinato le forme dell'integrazione socio-sanitaria in: integrazione istituzionale, comunitaria, gestionale e professionale definendo i relativi obiettivi programmatici da perseguire in ambito distrettuale;
– la D.G.R. 23 marzo 2009, n. 313 “Piano attuativo salute mentale 2009 – 2011” ha definito il sistema dei servizi per la cura e la presa in carico delle persone con disturbi mentali o dipendenze patologiche;
- la D.G.R. n. 478/2013 "Piano attuativo salute mentale e superamento ex oo.pp." rimodulazione del fondo, riparto e assegnazione alle aziende sanitarie per l'anno 2013" ha altresì disposto per gli “Interventi socio-sanitari a bassa intensità assistenziale per pazienti dei Centri di Salute Mentale” l'applicazione di quanto già previsto dal Piano attuativo salute mentale (D.G.R. n. 313/2009) in merito alla valutazione multidisciplinare e alla compartecipazione dell'utente (di una quota pari al 15%) alla spesa delle prestazioni residenziali socio-sanitarie";
- la D.G.R. 1423/2015 “Integrazione e modifiche alla D.G.R. 564/2000 in materia di autorizzazione al funzionamento” che introduce anche requisiti specifici per l'autorizzazione al funzionamento delle Comunità Alloggio e delle Comunità diurne per la salute mentale nonché alcune modifiche ed integrazioni per i servizi sociosanitari per anziani e disabili ed inoltre prevede che tra le strutture che non sono soggette all'obbligo di autorizzazione al funzionamento indicate nella Parte I, Punto 3, della D.G.R. 564/00 sono compresi anche gli appartamenti protetti, i gruppi appartamento, le case famiglia, che accolgono fino ad un massimo di sei ospiti per persone con esiti di patologie psichiatriche, e persone con esiti di dipendenze patologiche;
- la D.G.R. 1554/2015 “Linee di indirizzo per la realizzazione di progetti con la metodologia del Budget di Salute”, riprendendo quanto contenuto nella D.G.R. 313/2009 "Piano attuativo Salute Mentale 2009-2011”, ha previsto azioni volte a qualificare i processi assistenziali e la promozione della salute mentale sul territorio, favorendo progetti di cura personalizzati, basati sulla valutazione multidisciplinare dei bisogni specifici di salute e di reinserimento sociale, e proponendo la metodologia del Budget di salute come strumento integrato socio-sanitario di assistenza territoriale a sostegno del Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato PTRI di persone affette da disturbo mentale grave in cura presso il DSM-DP, finalizzato al miglioramento della salute, del benessere e dell'inclusione sociale;
- la deliberazione dell'Assemblea Legislativa Regionale n. 120/2017 che ha approvato il nuovo "Piano sociale e sanitario 2017-2019" che individua quale area trasversale di intervento le politiche per la domiciliarità e prossimità, che annoverano fra le leve fondamentali il potenziamento degli strumenti di integrazione socio-sanitaria in uso (l’Unità di Valutazione Multidimensionale, il lavoro in equipe multiprofessionali) e il consolidamento di nuovi strumenti di integrazione socio-sanitaria per progetti di cura e autonomia possibile, come il Budget di Salute, attivabile dalle Ausl in collaborazione con i Servizi Sociali, strumento integrato che intende comporre le risorse individuali, familiari, sociali e sanitarie al fine di migliorare la salute, il benessere, il funzionamento psico-sociale, l'inclusione, la partecipazione attiva della comunità, in alternativa e/o successivamente all'assistenza residenziale;
- la Delibera di Giunta Regionale n. 1423/2017 “Attuazione del Piano sociale e sanitario 2017-2019. Approvazione delle schede attuative d'intervento e di indirizzi per l'elaborazione dei piani di zona distrettuali per la salute e il benessere sociale”, contiene una scheda attuativa regionale dedicata al Budget di salute quale metodologia sperimentale di integrazione socio-sanitaria per utenti che non trovano una risposta appropriata nei percorsi tradizionali della psichiatria, e in via sperimentale anche utilizzabile per altre persone che presentano fragilità socio-sanitaria;

Preso atto che:

- con Deliberazione di Giunta P.G. n. 216767/2015, è stato approvato l'Accordo di programma tra Comune e Ausl di Bologna per l'integrazione e il coordinamento delle funzioni sociali e sanitarie in materia di salute mentale, di durata triennale, con validità fino al 27/7/2018, prorogato sino al 31.12.2018 con Deliberazione di Giunta comunale DG/PRO/2018/23;

Rilevato che:

- il nuovo piano sociale e sanitario regionale, il riordino del servizio sociale territoriale realizzato dal Comune di Bologna, e gli aggiornamenti relativi alla normativa sull'autorizzazione al funzionamento menzionati in premessa, introducono novità e cambiamenti di carattere organizzativo, procedurale ed operativo che rendono necessario un aggiornamento dell'Accordo stesso;
- con Deliberazione di Giunta Comunale, P.G. n. 317140/2018, è stato approvato il Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale 2018-2020 del Distretto Città di Bologna, con riferimento alla delibera della Giunta regionale E.R. n.1423/2017;
- nel Piano di zona predetto è contenuta una scheda attuativa sul Budget di salute e sugli obiettivi di avvio di una sperimentazione in materia di salute mentale e integrazione sociosanitaria;

Ritenuto necessario:

- in accordo con l'Azienda USL, avviare un gruppo di lavoro interistituzionale per aggiornare i contenuti dell'Accordo sopra richiamato per arrivare ad un nuovo Accordo di programma triennale;
- in accordo con l'Azienda USL proseguire il lavoro tecnico di approfondimento e ampliamento del nuovo documento, e di prendere reciprocamente atto del proseguimento della validità del sopra richiamato Accordo di programma fino al 31.7.2019, o per un periodo inferiore in caso di adozione di un nuovo Accordo, per consentirne la prosecuzione degli effetti e concludere il lavoro condiviso avviato;

Rilevato che il contenuto del presente atto comporta riflessi diretti e indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell'ente e che tali riflessi sono già stati valutati nel bilancio di previsione dell'ente nell'ambito dell'attività contrattuale in essere;

Preso atto, ai sensi dell'art. 49 comma 1, del D.Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, così come modificato dal D.L. n.174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica, espresso dal Responsabile dell'Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità e del parere favorevole in ordine alla regolarità contabile espresso dal Responsabile dell'Area Risorse Finanziarie;

Richiamati:
- il D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" che all'art. 34 disciplina gli accordi di programma;

- il Regolamento generale del Comune di Bologna in materia di servizi sociali, O.d.g.: 122/2008, P.G. N. 136480/2008, in vigore dal 1 settembre 2009;

Su proposta dell'Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità;

a voti unanimi e palesi;
DELIBERA

1) DI DARE ATTO per le motivazioni sopra menzionate, del proseguimento fino al 31.07.2019, o per un periodo inferiore in caso di adozione di un nuovo Accordo, della validità dell'Accordo di Programma tra Comune e AUSL di Bologna per l'integrazione e il coordinamento delle funzioni sociali e sanitarie in materia di salute mentale già approvato con Deliberazione di Giunta P.G. n. 216767/2015, prorogato con Deliberazione di Giunta comunale DG/PRO/2018/23;

2) DI DARE MANDATO al Capo Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità di trasmettere all'Azienda USL di Bologna il presente provvedimento e di provvedere ai successivi adempimenti;

infine, con votazione separata, all'unanimità

DELIBERA

- DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18/8/2000, n. 267, per ragioni d'urgenza connesse all'opportunità di consentire ad entrambi gli Enti di procedere con gli atti conseguenti.


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