Atto del Consiglio

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 370681  /  2020
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DCPRO  /  107   /  2020
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DC  /  96   /  2020
Data seduta 21/09/2020
Data esecutività 03/10/2020
Unità di riferimento Ufficio di Piano
Oggetto PROCEDIMENTO UNICO PER IL RIASSETTO DELLA RETE DI ALTA TENSIONE NEI COMUNI DI BOLOGNA, CASALECCHIO DI RENO, ANZOLA DELL’EMILIA, SAN LAZZARO DI SAVENA, CASTEL MAGGIORE, CASTENASO, CALDERARA DI RENO, SALA BOLOGNESE: LOCALIZZAZIONE DELL’OPERA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI BOLOGNA.


Testo dell'atto

La Giunta propone al Consiglio la seguente deliberazione:

Il Consiglio


Premesso che:

con nota pervenuta in data 27 aprile 2020, registrata al Protocollo Generale del Comune di Bologna al n. 164251/2020, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) comunicava l’avvio del procedimento in oggetto e contestualmente indiceva la conferenza di servizi decisoria semplificata in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14-bis della legge n. 241/1990 fornendo le credenziali per l'accesso telematico alle informazioni e ai documenti utili ai fini dello svolgimento dell'istruttoria;


il procedimento in oggetto veniva avviato su istanza di Terna S.p.A. per il tramite di propria società controllata, Terna Rete Italia S.p.A., ai sensi e per gli effetti dell’art. 1-sexies del decreto legge n. 239/2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 2003, n. 290, e successive modifiche, per ottenere l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio delle opere in oggetto a seguito di un procedimento unico svolto con la partecipazione delle amministrazioni centrali, regionali e locali interessate e dei soggetti preposti a esprimersi su eventuali interferenze;


l’ autorizzazione unica rilasciata sostituisce tutte le autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati previsti dalle leggi vigenti ai sensi del combinato disposto degli artt. 14-quater, comma 1, L. n. 241/90 e s.m.i. e art. 1-sexies, comma 1, D.L. n. 239/2003;


l’autorizzazione unica comprende anche la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dell’opera, l’eventuale dichiarazione di inamovibilità e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sui beni coinvolti;


Considerato che:


l’accertamento della conformità urbanistica delle opere viene compiuto nel corso del procedimento unico dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), d’intesa con la Regione che si esprime sentiti i Comuni interessati;


la Regione Emilia Romagna, con comunicazione pervenuta in data 11 maggio 2020 e registrata al P.G. n. 181531/2020, ha chiesto al Comune di verificare la rispondenza dell’intervento alle previsioni e prescrizioni dei piani urbanistici ed edilizi vigenti e adottati;


il Comune di Bologna ai sensi del D.L. n. 239/2003 ha attestato la non conformità dell’opera, come da documento allegato quale parte integrante del presente provvedimento, essendo necessaria la localizzazione dell’infrastruttura ai fini dell’apposizione del vincolo preordinato all'esproprio nonché l'adeguamento della vigente Tavola dei Vincoli in relazione alla rappresentazione delle porzioni di territorio (DPA) in cui è necessario verificare, mediante ulteriori puntuali approfondimenti, il rispetto dei vincoli imposti dalla normativa in termini di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici;


stante la non conformità urbanistica dell’opera, l’autorizzazione unica avrà, altresì, effetto di variante urbanistica;


Considerato, altresì, che:


in ragione dei decreti governativi adottati per fronteggiare lo stato di emergenza sanitaria riguardante la diffusione del virus COVID - 19, essendo il procedimento autorizzatorio delle opere in oggetto pendente alla data del 23 febbraio 2020 ai fini del computo dei termini per l’assunzione delle determinazioni da parte dei soggetti coinvolti non si tiene conto del periodo compreso tra la medesima data e quella del 15 aprile 2020, successivamente prorogata al 15 maggio 2020; pertanto da quest’ultima data decorre il termine perentorio di 75 giorni concesso dal MISE alle amministrazioni coinvolte per rendere le proprie determinazioni;


con nota P.G. n. 271225/2020 del 08/07/2020 il Comune ha chiesto chiarimenti e integrazioni documentali;


avendo Terna ricevuto analoghe richieste anche da altre amministrazioni coinvolte, ha chiesto al MISE una sospensione del termine suddetto;


Vista la sospensione dei termini del procedimento di 30 giorni disposta dal MISE ai sensi dell’art. 2, comma 7 della l. n. 241/1990 e s.m.i.;


Atteso che integrazioni e chiarimenti richiesti sono pervenuti solo in data 28/08/2020 con nota registrata al P.G. n. 335744/2020;


Considerato che:


i soggetti coinvolti nella conferenza devono rendere le proprie determinazioni relative al progetto in autorizzazione, congruamente motivate, in termini di assenso, anche con condizioni o prescrizioni, o dissenso;


il Comune intende rilasciare espressa determinazione sull’opera in oggetto;


Atteso che:


il riassetto della rete AT è stato previsto in alternativa alla realizzazione di una nuova stazione 380/132 kV a Nord di Bologna con l’obiettivo di migliorare la sicurezza di esercizio e la qualità del servizio della rete 132 kV nell’area di Bologna, e al contempo aumentare i margini di sicurezza per l’alimentazione delle utenze locali, anche in relazione alla vetustà dei collegamenti 60 kV;


detto riassetto, inserito nel Piano di Sviluppo della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, è frutto della collaborazione tra Terna S.p.A. e le Amministrazioni locali e regionale per concordare la collocazione degli interventi, alcuni dei quali funzionali alla realizzazione del Tecnopolo di Bologna per cui saranno migliorati gli standard di esercizio incrementando i prelievi dalla rete di distribuzione e installando nuove tecnologie di trasformazione alta/media tensione; i relativi impegni sono confluiti in un Protocollo d’intesa approvato con deliberazione di Giunta P.G. n. 33641/2020 del 21 gennaio 2020 e sottoscritto in data 16 marzo 2020;


il piano di interventi, inoltre, porterà importanti benefici ambientali, in particolare per il territorio del Comune di Bologna, poiché la realizzazione di elettrodotti in cavo interrato e la demolizione di vecchi elettrodotti aerei e relativi sostegni consentirà il recupero di territorio liberato da infrastrutture elettriche ormai vetuste;


il progetto di riassetto della rete AT dell’area di Bologna prevede:


• costruzione di nuovi collegamenti in cavo interrato a 132 kV (38,5 km - 8 sostegni di transizione di cui in territorio comunale circa 19,5 km - 2 sostegni di transizione)
• costruzione di elettrodotti aerei a 132 kV (1 km - 6 sostegni di cui nessuno in territorio comunale )
• demolizione di elettrodotti aerei a 132 kV e 60 kV (51,4 km)
• dismissione di elettrodotti interrati a 132 kV e 50-60 kV (13,4 km)


gli interventi da realizzare nel territorio del Comune di Bologna vengono di seguito elencati:

1. BO01 - Cavo 132 kV Doppio collegamento dalla nuova CP Bologna Maggiore alla SE S. Viola RT 3,7 Km;
2. BO02 - Cavo 132 kV Nuovo collegamento in cavo interrato 132 kV Beverara RT– Bologna Maggiore CP 5,0 Km;
3. BO03 - Cavo 132 kV Nuovo collegamento in cavo interrato 132 kV Beverara RT – Bologna Nord CP 3,1 Km;
4. BO04 - Cavo 132 kV Nuovo collegamento in cavo interrato 132 kV CP Giardini Margherita – CP San Donato 5,0 Km;
5. BO05 - Cavo 132 kV Nuova direttrice a 132 kV S. Viola RT – Tre Madonne 1,1 Km;
6. BO06 - Cavo 132 kV Entra/Esci in cavo interrato a 132 kV alla SE S.Ruffillo RT della linea “Rastignano-Pontevecchio” 0,6 Km;
7. CR09 - Cavo 132 kV Nuova direttrice a 132 kV Martignone - Sasso Marconi 5,0 Km;


l’istruttoria condotta sulla base degli elaborati progettuali visionati ha evidenziato indicativamente i vincoli e le tutele meglio dettagliati nell’allegato tecnico all'attestato di non conformità urbanistica parte integrante del presente provvedimento, in cui sono stati tra l’altro dettagliati la situazione patrimoniale dei beni del Comune di Bologna interessati dall’intervento oltre alle interferenze con le trasformazioni urbanistiche in essere o in programmazione;


le opere non interessano aree soggette al vincolo idrogeologico di cui al R.D.L. n. 3267/23 e, pur ricadendo parzialmente in zona di tutela paesaggistica e ambientale di cui al D Lgs. n. 42/2004, non sono soggetti all'obbligo della relativa autorizzazione ai sensi dell'art. 2 del D.P.R. n. 31/2017, fatte salve le disposizioni di tutela dei beni archeologici;


Considerato, altresì, che:


il Comune di Bologna ha chiesto di rivalutare, per la migliore tutela dell'interesse pubblico, la posizione del tratto iniziale del nuovo collegamento in cavo interrato 132 kV denominato “BO04 CP Giardini Margherita – CP San Donato” proponendo una soluzione alternativa all'attraversamento del parco pubblico al fine di non limitare la possibilità di sosta e fruizione dei giardini, anche in relazione a eventi pubblici ivi ricorrenti;


non essendo risultato tecnicamente possibile il posizionamento dell’infrastruttura lungo via Castiglione, le parti hanno convenuto la modifica del tratto iniziale del nuovo collegamento in cavo interrato 132 kV denominato “BO04 CP Giardini Margherita – CP San Donato attualmente interessante viale S. Polischi, viale M. Meliconi, viale L. Lossanti, via Santa Chiara e via di Frino con un nuovo tracciato insistente su viale S. Polischi, viale G. Gozzadini, via Murri fino a viale Oriani;


tra le richieste avanzate a Terna dal Comune di Bologna vi è quella di integrare la documentazione con elaborati grafici a idonea scala al fine di individuare le interferenze del progetto con la consistenza vegetazionale, gli alberi tutelati e/o le aree boscate presenti e individuare le compensazioni necessarie in caso di abbattimenti autorizzati per mancanza di alternative localizzative;


gli elaborati agli atti della Conferenza non hanno evidenziato la presenza di aree boscate interessate dagli interventi in oggetto per le quali, in caso di intervento, sarebbe necessario acquisire preventivamente la relativa autorizzazione, tuttavia nell’ultima nota inviata in data 28/08/2020 Terna riferisce di un’interferenza con un’area boscata in fregio alla tangenziale per uno sviluppo di circa 200 m.


Ritenuto pertanto opportuno condizionare l’assenso alla localizzazione delle opere:

  • alla modifica progettuale di tracciato sopra descritta, precisando che a tal fine il proponente adotterà tutte le prescrizioni tecniche necessarie per la conformità dell’opera alla normativa sull’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici;

  • all’eventuale necessità di acquisizione di autorizzazione all’intervento in area boscata.


Considerato che:


Terna, con la sottoscrizione del suddetto Protocollo, in sinergia con le Istituzioni del territorio, si è impegnata a condividere il cronoprogramma delle opere e a collaborare con gli Uffici comunali preposti al fine di prevenire il più possibile eventuali disagi dovuti alle necessarie operazioni di cantiere;


nel solco degli impegni assunti e delle interlocuzioni intercorse il Comune di Bologna fornisce a Terna S.p.A. le seguenti prescrizioni per le successive fasi richiamando integralmente quanto già comunicato a Terna in occasione della richiesta di chiarimenti e integrazioni documentali (P.G. n. 271225/2020):


la programmazione delle lavorazioni nel periodo estivo e cantierizzazione dovrà prevedere il minore impatto possibile sulla viabilità e su altri cantieri o progetti;


nella redazione delle tavole dei vincoli facenti parte del progetto in autorizzazione Terna dovrà tener conto dei vincoli e delle tutele rilevabili dalla Tavola dei Vincoli aggiornata con deliberazione del Consiglio Comunale n.15 del
10 febbraio 2020, PG n. 63845/2020 e dalla Tavola “Mappa della pericolosità di alluvioni e degli elementi potenzialmente esposti” approvata dalla Giunta Regionale Emilia-Romagna con delibera n. 2111 del 05.12.2016;


relativamente alla richiesta di analisi di stima dei volumi dei materiali prodotti dagli scavi e dalle demolizioni oltre alla verifica dei siti contaminati si prende atto delle integrazioni fornite da Terna; complessivamente il Settore Ambiente e Verde ha fornito prescrizioni, in merito agli aspetti vegetazionali, in atti all'Ufficio di Piano che il rappresentante comunale trasmetterà al MISE unitamente alla presente delibera;

Visto l’elenco delle proprietà coinvolte e stante l’avvenuto adempimento da parte di Terna degli obblighi di pubblicità previsti dalla normativa in materia con la pubblicazione dell’avviso di avvio del procedimento ai fini dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità dell’opera all’albo pretorio on line del Comune di Bologna dal 08/06/2020 al 07/07/2020 oltre che sui quotidiani “La Repubblica” e “Il Resto del Carlino”;


Preso atto della comunicazione di Terna acquisita in data 28/08/2020 e registrata con PG 341388/2020 dalla quale si evince che non sono pervenute osservazioni.


Ritenuto opportuno, stante l’interesse pubblico sotteso all’intervento in oggetto, esprimere l’assenso sul progetto in autorizzazione alle condizioni di cui sopra;


Dato atto che:


il Responsabile del procedimento è individuato nella persona del Direttore dell’Ufficio di Piano, Arch. Francesco Evangelisti;


ai sensi dell'art. 39 del D.Lgs 33/2013 la presente deliberazione è pubblicata sul sito http://dru.iperbole.bologna.it/ nella sezione Trasparenza - Pianificazione e Governo del Territorio;


Visti: l’art. 52 quinquies del D.P.R. n. 327/2001, l’art. 1 sexies del D.L. n. 239/2003 convertito, con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 2003, n. 290, la L. n. 241/1990;

Preso atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, così come modificato dal D.L. n. 174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile dell’Ufficio di Piano;


Stabilito che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente, ai sensi dell’art. 49 comma 1 del Dlgs. n. 267/2000, non si richiede il parere del Responsabile dei servizi finanziari in ordine alla regolarità contabile;

Sentito il Settore Mobilità Sostenibile e Infrastrutture e il Settore Ambiente e Verde;


Su proposta dell’Ufficio di Piano congiuntamente al Dipartimento Urbanistica Casa Ambiente;



Sentite le commissioni consiliari competenti

DELIBERA


1. DI DARE ATTO della non conformità dei lavori in oggetto alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente ed adottata, come da attestato allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;


2. DI DARE ATTO che, stante la non conformità predetta, l’autorizzazione unica ha effetto di variante urbanistica; sostituisce, inoltre, tutte le autorizzazioni, concessioni, nulla osta o atti di assenso comunque denominati previsti dalle leggi vigenti ai sensi del combinato disposto degli artt. 14-quater, comma 1, L. n. 241/90 e s.m.i. e art. 1-sexies, comma 1, D.L. n. 239/2003 e comprende anche la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dell’opera, l’eventuale dichiarazione di inamovibilità e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sui beni coinvolti;


3. DI ESPRIMERE, stante l’interesse pubblico sotteso all’intervento in oggetto, l’assenso sul progetto in autorizzazione alle condizioni e alle prescrizioni di cui in premessa;


4. DI TRASMETTERE la presente deliberazione al MISE e alla Regione Emilia-Romagna per il prosieguo del procedimento di cui al decreto legge n. 239/2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 2003, n. 290;


5. DI DARE ATTO che, ai sensi dell'art. 39 del D.Lgs. n. 33/2013, la presente deliberazione è pubblicata all’indirizzo http://www.comune.bologna.it/urbanisticaedilizia nella sezione Amministrazione Trasparente - Pianificazione e Governo del Territorio;





      Documenti allegati - parte integrante