Atto della Giunta

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 149557  /  2022
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DGPRO  /  121   /  2022
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DG  /  82   /  2022
Data seduta 29/03/2022
Data esecutività 29/03/2022
Unità di riferimento Area Segreteria Generale Partecipate e Appalti
Oggetto BOLOGNAFIERE SPA: CONDIVISIONE DEL PIANO INDUSTRIALE PER GLI ESERCIZI 2022-2026


Testo dell'atto

LA GIUNTA



Premesso che
  • il Comune di Bologna è socio di BolognaFiere spa e ne detiene numero 15.704.021 azioni, del valore nominale pari a 1 euro, corrispondenti al 14,71% del capitale sociale;
  • con deliberazione DCPRO / 133 / 2021, PG. n. 579986 / 2021, Repertorio DC / 123 / 2021 il Consiglio Comunale ha da ultimo stabilito di mantenere la partecipazione azionaria nella società di gestione degli spazi e l’organizzazione degli eventi fieristici di Bologna in virtù della deroga concessa dall'art. 4, comma 7, D.Lgs. n. 175/2016, precisando altresì che la partecipazione non è di controllo, in quanto i diversi soci pubblici non hanno stipulato patti parasociali o convenzioni per il sindacato di voto in assemblea;

Premesso inoltre che:
  • in data 24 novembre 2021 è pervenuto il documento relativo al Piano industriale del Gruppo BolognaFiere per il periodo 2022-2026, allegato parte integrante al presente atto, approvato in data 7 ottobre 2021 dal Consiglio di Amministrazione di BolognaFiere SpA, ai sensi dell’art. 22.4 dello Statuto sociale;
  • è in corso di convocazione l’Assemblea dei soci di BolognaFiere Spa per la presentazione e condivisione del suddetto Piano;
  • in data 14 gennaio 2022, con PEC PG n. 22312/2022 è pervenuta una relazione illustrativa del Piano Industriale del gruppo BolognaFiere per gli anni 2022-2026, agli atti della UI Partecipazioni Societarie;
  • ad integrazione della suddetta relazione illustrativa, in data 21 gennaio 2022 con PEC PG n. 34797/2022 è pervenuto il documento contenente, oltre ad altri approfondimenti, il business plan relativo alla Capogruppo BolognaFiere, articolato in Conto Economico, Stato Patrimoniale e Cash Flow prospettico, agli atti della UI Partecipazioni Societarie;

Dato atto che
  • i suddetti documenti sono stati esaminati dagli uffici dell’Area Segreteria Generale, Partecipate e Appalti Opere Pubbliche - UI Partecipazioni Societarie, in collaborazione con la UO Partecipate della Città Metropolitana di Bologna;
  • nel corso dell’istruttoria sono state inviate a BolognaFiere SpA delle richieste di chiarimento e integrazione della documentazione pervenuta, anche per conto della Città Metropolitana di Bologna, dapprima in data 3 dicembre 2021 (PG n. 546917/2021) e, successivamente, in data 31 gennaio 2022 (PG n. 50418/2022), 14 febbraio 2022 (PG n. 75422/2022) e, da ultimo, in data 24 febbraio 2022 (PG n 94325/2022);
  • BolognaFiere SpA ha puntualmente risposto alle suddette richieste con le sopra citate comunicazioni PG n. 22312/2022 e PG n. 34797/2022 del 21 gennaio 2022, nonché con successive comunicazioni PG n. 69946/2022 del 9 febbraio 2022, PG n. 89138/2022 del 22 febbraio 2022, con PG n 106528/2022 del 3/3/2022 e, infine, PG n 129727/2022 del 17 marzo 2022;

Visto l’art. 22.4 dello Statuto sociale sopracitato, che attribuisce al Consiglio di Amministrazione la competenza ad approvare il Piano Industriale;

Dato inoltre atto che:
  • con deliberazione PG n.420508/2016 del 20/12/2016, la Giunta aveva approvato il Piano di sviluppo di BolognaFiere SpA per gli esercizi 2017-2024, successivamente approvato dall’Assemblea dei soci di BolognaFiere SpA nella seduta del 22 dicembre 2016, contestualmente all’approvazione di un aumento di capitale a supporto della realizzazione di tale Piano, alla cui votazione non partecipò il Comune di Bologna, pur concordando con l’operazione, in quanto l’iter dell’atto autorizzativo non era ancora stato completato;
  • il suddetto Piano prevedeva importanti interventi di riqualificazione delle strutture esistenti e di realizzazione di nuovi padiglioni, ipotizzando 4 tranche di interventi per il rinnovo immobiliare/tecnologico nell'arco temporale 2017- 2022, per un totale di investimenti previsti pari a 94 milioni di euro, così suddivisi:
    • 1° tranche: Risoluzione problematiche dei padiglioni 29-30 e del Palazzo dei Congressi e accorpamenti uffici (Tempi di realizzazione: settembre 2017 - settembre 2018); Importo interventi: 37 milioni di euro;
    • 2° tranche: Primo ampliamento delle metrature disponibili con la realizzazione del padiglione 37 e riqualificazione dell'ingresso Nord (Tempi di realizzazione: marzo 2020 - settembre 2020); Importo interventi: 30 milioni di euro;
    • 3° tranche: Padiglione A, Riqualificazione ingresso Ovest Costituzione, completamento della ristrutturazione del Palazzo dei Congressi e del Palazzo Affari;
    • (Tempi di realizzazione: settembre 2022); Importo interventi: 27 milioni di euro;
    • 4° tranche: Rifacimenti del padiglione 35 e ulteriore ampliamento dei mq vendibili in funzione di una effettiva necessità per il mantenimento di importanti eventi fieristici;
  • con successiva deliberazione PG n.76863/2017 del 20/3/2017 il Consiglio Comunale aveva deliberato di sottoscrivere, nell’ambito della complessiva operazione di aumento del capitale sociale a pagamento nella società, una quota pari a euro 2.286.312, per un numero di azioni pari a 2.286.312 esercitando il diritto di opzione, nonché di esercitare il diritto di prelazione sull’aumento di capitale sociale che fosse eventualmente rimasto inoptato, per un numero di azioni pari a 2.713.688, impegnandosi di conseguenza alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale per un ammontare complessivo pari a euro 5.000.000,00 per un numero totale massimo di azioni pari a 5.000.000,00, del valore nominale di euro 1,00;

Rilevato che la società, nel corso dell’istruttoria condotta sul Piano 2022-2026, con comunicazione PG n. 34797/2022 del 21 gennaio 2022, ha chiarito che, rispetto alle 4 tranche di investimenti previste nel Piano Industriale approvato dall’Assemblea dei Soci del 22 dicembre 2016, ad oggi può considerarsi conclusa gran parte degli interventi previsti e, in particolare:
  • rinnovamento del Palazzo dei Congressi e costruzione di un padiglione polivalente per la componente espositiva di congressi e convegni;
  • costruzione dei nuovi padiglioni 28-29-30, con relativo ampliamento delle metrature disponibili;
  • costruzione del nuovo padiglione 37 presso la ex area 48, con relativo ampliamento delle metrature disponibili;
mentre, anche a causa della pandemia non sono stati realizzati gli interventi relativi a: riqualificazione dell'ingresso Nord, rifacimento del padiglione 35 e realizzazione del padiglione 38 prevista in alternativa alla ristrutturazione del palazzo Affari e alla riqualificazione dell'ingresso Ovest Costituzione;

Visto che dal Piano Industriale 2022-2026 e relazione illustrativa dello stesso, nonché dalle successive integrazioni trasmesse dalla società, citate in premessa, emerge che:
  • dal punto di vista operativo, il gruppo BolognaFiere è uno dei principali operatori fieristici italiani e si posiziona come secondo quartiere italiano per ampiezza di area espositiva, secondo per livello di fatturato consolidato (200 milioni circa nel 2019, pre pandemia), seconda area espositiva netta venduta, primo per fatturato prodotto all’estero e primo per fatturato generato dalla vendita di allestimenti; gestisce tre quartieri fieristici (Bologna, Modena e Ferrara, oltre alla partnership della Nuova fiera del levante a Bari) e offre una gamma di servizi complementari, primi fra tutti quelli di allestimento, con 5 sedi dedicate in tutto il mondo, occupando complessivamente 550 addetti;
  • nel 2020 le chiusure imposte a seguito della pandemia da Covid-19 hanno determinato sul Gruppo perdite per 46,5 milioni di euro (32,4 milioni a livello di SpA) e un incremento dell’indebitamento netto sino a 110 milioni di euro (previsto, ante pandemia, a 78 milioni);
  • i segnali osservati nel mercato fieristico globale sono ancora troppo deboli per delineare un trend e le tempistiche per il recupero dei livelli pre-Covid non sono al momento quantificabili con certezza: in Europa (Italia compresa) e USA il ritorno ai livelli pre-Covid non è previsto prima del 2024, mentre in Asia la ripresa potrebbe avvenire anche prima;

Preso atto che:
  • mediante il Piano Industriale 2022-2026 Bologna Fiere punta al consolidamento della propria leadership attraverso diverse direttrici di azione finalizzate principalmente al conseguimento di obiettivi di ampliamento e di innovazione dell’attuale infrastruttura, di innovazione e diversificazione dell’offerta e, in particolare, di sviluppo del business degli allestimenti e dell’offerta digitale; di sviluppo a livello internazionale, nonché di aumento dell’impatto e dell'indotto sul territorio di Bologna;
  • uno dei cardini del Piano Industriale è rappresentato dalla valorizzazione delle potenzialità della città di Bologna e il quartiere fieristico costituisce la leva primaria su cui agire, in quanto lo sviluppo infrastrutturale e la crescita degli spazi espositivi sono alla base del mantenimento e del miglioramento del posizionamento competitivo;
  • ad oggi BolognaFiere e Milano sono gli unici quartieri italiani in grado di garantire una superficie espositiva superiore a 200.000 metri quadrati, ma nonostante tale dimensione BolognaFiere deve fare fronte ad alcune limitazioni, quali: l’impossibilità di ospitare le più grandi fiere italiane/estere che in Italia possono tenersi solo a Milano; la necessità, in relazione ad alcune delle fiere più importanti ospitate, di padiglioni provvisori e altre strutture temporanee, con impatto sia sulla qualità, sia sulla marginalità, cui si aggiunge il rischio di trasferimento delle manifestazioni su Milano; difficoltà nell’organizzare/ospitare eventi rivolti al mondo del consumo (B2C) nelle date più appetibili per il mercato fieristico;
  • il Piano Industriale persegue, quindi, l'obiettivo di espansione e innovazione del quartiere mediante l'acquisizione dell’Area a Nord del quartiere fieristico, una parte della quale potrà essere oggetto di conferimento da parte del Socio Comune di Bologna, al fine di creare i presupposti per la costruzione di un padiglione aggiuntivo per ospitare le fiere e dare quindi esecuzione agli impegni contrattuali con EIMA, nonché per un utilizzo poli-funzionale della fiera;
  • nel Piano è indicato un potenziale futuro ulteriore sviluppo mediante acquisizione del Parco Nord, in relazione al quale in sede di istruttoria con i competenti uffici comunali sono emerse alcune potenziali difficoltà in relazione al fatto che tali aree saranno interessate dal cantiere del Passante e delle successive opere per la realizzazione della fascia boscata e per il ripristino del parco e sottoservizi; tale ulteriore sviluppo del quartiere fieristico è tuttavia eventuale e futuro e, pertanto, non contemplato nel Piano;

Rilevato che, come chiarito nel corso dell’istruttoria condotta:
  • BolognaFiere Spa ha già acquisito da privati nel 2021 alcuni Terreni Area Nord per 5,7 milioni;
  • il Piano recepisce l’ipotesi di conferimento da parte del Comune di Bologna dei terreni (in area nord e in area Palazzo dei Congressi) e da parte di Camera di Commercio di Bologna della struttura Palazzo Affari e Borsa Merci per un totale di 16,2 milioni di euro, quantificati in via preliminare e in ottica cautelativa;
  • in coerenza con l’attuale scenario di mercato e in linea con gli accordi con gli organizzatori, il Piano non prevede investimenti per la realizzazione di nuove infrastrutture, che saranno valutati nel 2023-2024 in funzione delle reali esigenze e della situazione economico-finanziaria del gruppo;

Verificate:
  • con il Settore Patrimonio la possibilità di conferimento da parte del Comune dei citati dei terreni (in area nord e in area Palazzo dei Congressi);
  • con il Settore Ufficio di Piano la coerenza del Piano con gli strumenti programmatori del Comune, mentre per quanto riguarda la conformità urbanistica delle aree citate nel Piano, la stessa è subordinata alla conclusione del relativo procedimento, ad oggi nelle fasi iniziali;

Considerato che:
  • le proiezioni economiche riportate nel Piano approvato dal CdA del 7 ottobre 2021 prevedono, a livello di Gruppo (dati riclassificati secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS):
    • un valore complessivo dei ricavi in crescita, dopo il calo registrato negli esercizi 2020 e 2021 colpiti dalla pandemia: la stima passa dai 174,1 milioni registrati nel 2019 e i 48,2 milioni del 2020 a 87,8 milioni nel 2021 (anno della ripresa dell’attività fieristica, ma che non segnerà il ritorno ai livelli pre-pandemia), a 191,5 milioni nel 2022, 180 milioni nel 2023, 206,4 milioni nel 2024, 211,7 milioni nel 2025 e 230,9 milioni nel 2026;
    • un margine al lordo degli ammortamenti che torna positivo nel 2022, dopo i risultati negativi del 2020 e 2021: la stima passa da 35,5 milioni nel 2019 e -34,2 milioni nel 2020 a -7 milioni nel 2021, 53,8 milioni nel 2022, 24,7 milioni nel 2023, 39,5 milioni nel 2024, 38,1 milioni nel 2025 e 51,7 milioni nel 2026, con un'incidenza percentuale sui ricavi che passa dal 20% del 2019 alla stima di 22% nel 2026;
    • un ritorno all’utile nell’esercizio 2022 e un risultato positivo negli esercizi dal 2024 al 2026: la stima passa da 8,6 milioni nel 2019 e -46,5 milioni nel 2020 a -26,4 milioni nel 2021, a 23,7 milioni nel 2022, -0,6 milioni nel 2023, 12,9 milioni nel 2024, 10,9 milioni nel 2025 e 23,6 milioni nel 2026;
  • la società ha inoltre fornito, con comunicazione PG n. 34797/2022, le proiezioni economico- finanziarie relative alla sola società Bologna-Fiere SpA (dati esposti secondo i principi contabili nazionali OIC) che prevedono:
    • un importo complessivo del valore della produzione in crescita, dopo il calo registrato negli esercizi 2020 e 2021 colpiti dalla pandemia; la stima passa dai 64,9 milioni registrati nel 2019 e i 15,4 milioni del 2020 a 33,5 milioni nel 2021 , a 74,4 milioni nel 2022, 57,1 milioni nel 2023, 72,6 milioni nel 2024, 65,6 milioni nel 2025 e 79,4 milioni nel 2026;
    • un margine al lordo degli ammortamenti che torna positivo nel 2022, dopo i risultati negativi del 2020 e 2021 e rimane positivo negli anni del Piano, con la sola eccezione del 2023: la stima passa da 3,7 milioni nel 2019 e -21 milioni nel 2020 a -8,7 milioni nel 2021, 16,4 milioni nel 2022, -1,3 milioni nel 2023, 7,9 milioni nel 2024, 2,9 milioni nel 2025 e 12,5 milioni nel 2026, con un'incidenza percentuale sui ricavi che passa dal 5,8% del 2019 alla stima di 15,7% nel 2026;
    • un ritorno all’utile negli esercizi 2022 (1,8 milioni) e 2026 (9,8 milioni), mentre le previsioni sono di perdita negli esercizi 2023 (-4,6 milioni), di tendenziale pareggio nel 2024 e di perdita (-2,7 milioni) nel 2025;
  • nell’esercizio 2022 sono previsti contributi a fondo perduto corrispondenti a ristori Ministero del Turismo in relazione ai danni subiti per effetto della pandemia negli anni 2020 e 2021 per 25 milioni complessivi a livello di Gruppo (14 milioni per Bologna Fiere SpA), che contribuiscono alla previsione di raggiungimento di risultati positivi già dal 2022;
  • nel piano sono attesi dividendi a beneficio di BolognaFiere SpA per oltre EUR 37 milioni, di cui: EUR 10,8 milioni nel 2023 principalmente provenienti dalle società BFeng e Cosmoprof Asia; EUR 6,2 milioni nel 2024 principalmente provenienti dalle società BolognaFiere Cosmoprof e Cosmoprof Asia; EUR 8,5 milioni nel 2025 principalmente provenienti dalle società BolognaFiere Cosmoprof e Cosmoprof Asia; EUR 11,6 milioni nel 2026 principalmente provenienti dalle società BolognaFiere Cosmoprof, Cosmoprof Asia e BolognaFiere China;
  • gli impatti, in termini di ricavi, del futuro potenziale ampliamento del quartiere nella direttrice nord e il rispetto di alcuni impegni contrattuali connessi non sono stati recepiti del Piano Industriale in quanto il progetto di sviluppo immobiliare anche a causa della pandemia non è ancora sufficientemente delineato e potrebbero non ricadere nel periodo di riferimento del Piano;

Preso atto che, come chiarito dalla società BolognaFiere SpA, le suddette proiezioni contemplano inoltre le seguenti principali assunzioni:
  • svolgimento di tutte le manifestazioni in essere prima della pandemia, in quanto allo stato attuale sono di fatto tutte confermate e previsioni di nuovi eventi solo laddove già contrattualizzati;
  • i volumi di affari e i margini generabili dai singoli eventi sono attesi tornare ai livelli pre-pandemia intorno al 2024- 2026; la società ha, inoltre, precisato che il margine medio annuo (margine diretto / ricavi) delle manifestazioni stimato per gli esercizi dell’arco piano è pari al 27% nel 2021, 43% nel 2022, 44% nel 2023, 48% nel 2024, 46% nel 2025, 49% nel 2026, segnalando che la composizione del calendario fieristico pluriennale di BolognaFiere SpA abilita, grazie alla presenza di un numero maggiore di eventi, una maggiore marginalità negli anni pari;
  • sono previste azioni di saving finalizzate all’ottimizzazione dei costi diretti delle singole commesse, nonché alla riduzione dei costi fissi di struttura: la società ha chiarito che nel periodo di piano i costi fissi passano da 28,5 milioni (media 2018-2019) a 26,2 milioni previsti a fine piano, con una diminuzione in valore assoluto di 2,3 milioni di euro, nonostante la crescita del volume di affari della società e, di conseguenza, l’incidenza dei costi fissi sul totale dei ricavi migliori significativamente, passando dal 42,5% (media 2018-2019) al 33% del 2026; per quanto riguarda i costi variabili delle manifestazioni, grazie all'ottimizzazione degli stessi ed all'incremento stimato dei ricavi, la loro incidenza passa dal 47% ( media 2018-2019) al 44,7 % nel 2026;
  • è previsto un adeguamento della struttura organizzativa nel suo complesso, a livello di processi, competenze e strumenti, in linea con la dimensione e la complessità del Gruppo e in coerenza con l’obiettivo di crescita e sviluppo; in questo quadro, la Capogruppo avrà sempre più il ruolo di indirizzo strategico, coordinamento e controllo, concentrando presso di sé tutte le competenze trasversali (funzioni di staff/ supporto al business);

Considerato che l’andamento dei risultati previsti per BolognaFiere SpA dovrà essere oggetto di particolare attenzione, anche in relazione alle previsioni di cui all’art. 20, co 2, lett. e) del D.Lgs 175/2016 (TUSP) che impone l’adozione di piani di razionalizzazione in presenza di partecipazioni in società diverse da quelle costituite per la gestione di un servizio d'interesse generale che abbiano prodotto un risultato negativo per quattro dei cinque esercizi precedenti;

Preso atto che:
  • nel Piano sono citate alcune operazioni straordinarie riferite, come chiarito dalla società con comunicazione PG n. 69946/2022, principalmente alla cessione del ramo d’azienda dedicato alla gestione della centrale elettrotermofrigorifera da parte di BFeng, all’acquisto di alcune partecipazioni, costituzione di alcune Joint Ventures per lo sviluppo del business, copertura perdite / aumenti di capitale in società del Gruppo;
  • la società ha tuttavia precisato, con comunicazione PG n. 129727/2022, che tra le possibili operazioni straordinarie all’interno del Gruppo è possibile ipotizzare anche l’incorporazione di BolognaFiere Cosmoprof in BolognaFiere spa, che consentirebbe alla Capogruppo, già dal 2023, di tornare stabilmente a produrre utili, chiudendo quindi il periodo di perdite derivanti dalle conseguenze della pandemia sul settore fieristico e congressuale;

Atteso che, a supporto dello sviluppo del Piano, sono previsti i seguenti investimenti:
  • a livello di Gruppo, complessivi 46 milioni nel periodo 2021-2026, principalmente focalizzati su manutenzione e riqualificazione dei quartieri fieristici gestiti (26 milioni) e IT&Digitale (6 milioni)
  • per quanto riguarda la Capogruppo, la società ha specificato con PG n.34797/2022 che sono contemplati investimenti per 30,4 milioni nel periodo 2021-2026, di cui:
    • 6,5 milioni nel 2021 (di cui terreni Area Nord per 5,7 milioni, IT&Digitale 0,1 milioni e manutenzione e riqualificazione quartiere per 0,7 milioni)
    • 3,4 milioni nel 2022 (di cui IT&Digitale 0,7 milioni e manutenzione e riqualificazione quartiere per 2,7 milioni)
    • 4,8 milioni nel 2023 (di cui IT&Digitale 0,6 milioni e manutenzione e riqualificazione quartiere per 4,2 milioni)
    • 4,8 milioni nel 2024 (di cui IT&Digitale 0,4 milioni e manutenzione e riqualificazione quartiere per 4,4 milioni)
    • 4,4 milioni nel 2025 (di cui IT&Digitale 0,4 milioni, manutenzione e riqualificazione quartiere per 3,0 milioni e adeguamento impiantistico per 1,0 milioni)
    • 6,5 milioni nel 2026 (di cui IT&Digitale 0,4 milioni,manutenzione e riqualificazione quartiere per 5 milioni e adeguamento impiantistico per 1,1 milioni)


Visto inoltre che
  • la società, con comunicazione PG n. 89138/2022 del 22 febbraio u.s. ha chiarito che gli investimenti previsti nel Piano, ivi compresi quelli previsti per la società BolognaFiere SpA, sebbene principalmente volti al mantenimento della capacità produttiva, sono nel loro complesso strumentali a supportare e sostenere il raggiungimento degli obiettivi del piano stesso, che a livello della Capogruppo prevede un incremento dei ricavi da 64,9 milioni nel 2019 a 79,4 milioni nel 2026 (da 174 milioni nel 2019 a 231 milioni nel 2026 per il Gruppo);
  • gli investimenti previsti sull’infrastruttura, volti all’ottimizzazione e all’evoluzione del quartiere di Bologna, sono più nel dettaglio finalizzati a:
    • adeguamento e miglioramento del quartiere, anche in considerazione dell’ingresso nel calendario fieristico di nuovi eventi, per migliorare gli standard qualitativi e l’efficienza;
    • espansione e potenziamento del sistema di videosorveglianza, al fine di ottimizzare la copertura di tutto il quartiere, incluse le aree dei padiglioni sia interne sia esterne nell’ottica di miglioramento dei servizi resi a espositori e utilizzatori del quartiere;
    • miglioramento antisismico delle strutture più datate in allineamento con le nuove norme in materia ed agli standard dei padiglioni più recenti;
    • installazione di colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici degli espositori e dei visitatori e di impianti fotovoltaici di elevata potenza sulle coperture di alcuni padiglioni;
    • realizzazione di interventi sulle reti di distribuzione dell’energia termica e frigorifera al fine di migliorarne la gestione e il rendimento energetico
  • la società ha specificato che, se tali investimenti non dovessero essere realizzati, o fossero realizzati in maniera significativamente inferiore, si incorrerebbe nel rischio di una contrazione dei ricavi dovuta ad una riduzione della capacità competitiva del gruppo BolognaFiere;


Rilevato che
  • nella relazione illustrativa è indicato che le simulazioni sul Piano hanno evidenziato la necessità di attivare una serie di iniziative finanziarie in grado di garantirne la sostenibilità e che tale esigenza finanziaria è esclusivamente conseguenza della pandemia, che ha costretto il gruppo ad incrementare in maniera significativa il proprio indebitamento, che prevede un profilo di rimborso non coerente con le aspettative di ripresa del business e la conseguente capacità di generare flussi a servizio del debito;
  • al fine di garantire la sostenibilità del Piano, il CdA ha quindi individuato una serie di iniziative finanziarie/patrimoniali, cosiddetta “manovra finanziaria”, che nel suo complesso contempla:
    • rimodulazione del programma di rimborso dell’indebitamento attuale al fine di adeguare il profilo di restituzione del debito alle tempistiche di ripresa del business fieristico;
    • aumento di capitale in denaro in BolognaFiere Spa, quantificato in maniera cautelativa in 12 milioni di euro ai fini delle proiezioni finanziarie (a fronte di un’ipotesi di massimo 25 milioni);
    • oltre al già citato aumento di capitale con conferimenti in natura da parte di Comune di Bologna e CCIAA di Bologna in BolognaFiere spa, quantificato in maniera cautelativa in 16,2 milioni (che considerando tutti gli asset potenzialmente conferibili potrebbe però arrivare a 30 milioni, da definire mediante opportune perizie), con effetti patrimoniali sulla società
    • cessione del ramo d’azienda relativo alla gestione della centrale elettrotermofrigorifera per un corrispettivo pari a 12 milioni di euro (in capo alla società BFeng, 100% di BolognaFiere SpA)


Preso atto che
  • con comunicazione PG n. 34797/2022 la società ha chiarito che la suddetta rimodulazione del debito riguarda il mutuo in essere con il Pool di Banche (Banco BPM, Intesa San Paolo, BPER, BNL, MPS, Unicredit), che in data 30/12/21 ha dato assenso alla sospensione dei covenant per l’esercizio 2021 e che gli accordi prevedono che la rimodulazione del piano di rimborso, assieme alla definizione di ulteriori e necessari interventi di modifica al contratto originario sia concordata entro i primi mesi del 2022;
  • la società ha inoltre chiarito che, con riferimento al flusso di cassa prospettico, a partire dal 2022 il piano di BolognaFiere e, più in generale, del Gruppo, non prevede nuova finanza, ma solo la rimodulazione del rimborso del debito esistente e che in relazione al 2021 il Piano recepisce: l’accensione di un finanziamento con Garanzia MCC con Banco BPM per EUR 5,5 milioni; l’accensione di un finanziamento con Garanzia Sace con ICCREA-Emilbanca per EUR 10 milioni; la conclusione delle erogazioni relative al Pool di Banche per EUR 17,5 milioni; l’accensione di un finanziamento agevolato Simest a supporto della patrimonializzazione delle imprese fieristiche per EUR 6 milioni;
  • con comunicazione PG n. 69946/2022 la società ha confermato che l’aumento di capitale in denaro previsto nel piano è finalizzato a supportare gli investimenti del periodo (così come ad agevolare l’interlocuzione con gli istituti di credito) e non al rimborso di debiti pregressi;
  • con successiva comunicazione PG n.89138/2022 la società ha fornito il dettaglio dei debiti in essere alla data del 18 febbraio 2022, con elencazione delle garanzie, laddove presenti, e che da tale dettaglio risultano in essere mutui e finanziamenti a medio/lungo termine per 119,8 milioni e linee di finanziamento a breve per 26,7 milioni; la società ha altresì precisato che le linee di finanziamento a breve (Hot money) attualmente attive sono tutte periodicamente ri-finanziabili e nell’arco temporale del Piano Industriale, ne è prevista in ogni caso la riduzione a fini cautelativi. Con la medesima comunicazione la società conferma che nel Piano Industriale non è previsto il rimborso dei debiti finanziari (inclusi quelli di breve periodo) mediante le risorse messe a disposizione dall’aumento di capitale che, recepito cautelativamente pari a EUR 12 milioni, sostiene gli investimenti e, per la parte restante, genera un incremento delle disponibilità liquide, che nel 2022 arrivano a EUR 16 milioni (EUR +8 milioni rispetto all’anno precedente).


Preso, inoltre, atto che
  • in relazione all’aumento di capitale, nelle sopra citate comunicazioni PG n.34797/2022 e PG n.69946/2022 la società ha chiarito che l’aumento di capitale in denaro è previsto al valore nominale e offerto in opzione a tutti i soci e tenendo in ogni caso in considerazione che l’aumento di capitale potrà essere scindibile e che alcuni Soci potrebbero sottoscrivere l’eventuale quota inoptata da altri Soci, mentre i conferimenti in natura da parte del Comune di Bologna e della CCIAA di Bologna, ipotizzati nel piano per complessivi 16,2 milioni, sono previsti, come da normativa, con emissione con sovrapprezzo a seguito dell’esclusione del diritto di opzione;
  • Ulteriori “fonti” di supporto al Piano Industriale possono essere individuate nell’emissione di un prestito obbligazionario fino ad un massimo di 25 milioni di euro, in relazione al quale la società ha chiarito che la trattativa prosegue positivamente, o nella quotazione; entrambe le operazioni tuttavia non sono contemplate nelle proiezioni di cui al Piano allegato parte integrante del presente atto;

Viste le proiezioni dei flussi di cassa, che contemplano gli effetti della manovra finanziaria sopra descritta e mostrano:
  • a livello di Gruppo, un flusso di cassa da gestione corrente negativo per l’esercizio 2021, ma positivo negli esercizi dal 2022-2026 che, al netto degli investimenti e del rimborso dei finanziamenti in essere, porta ad un flusso di cassa complessivo positivo negli esercizi pari (+21 milioni nel 2022; +1,6 milioni nel 2024 e +7,7 milioni nel 2026) e negativo negli esercizi dispari (-11,9 milioni nel 2023 e -2,2 milioni nel 2025), con una previsione di disponibilità liquide al 31/12/2026 pari a 37,5 milioni, rispetto al dato al 1/1/2021 pari a 35 milioni di euro;
  • a livello di Capogruppo: un flusso di cassa della gestione corrente negativo per il 2021 (-24,7 milioni), ma positivo per gli esercizi dal 2022 al 2026 (+11,2 milioni nel 2022; + 2,4 milioni nel 2023; +9,1 milioni nel 2024; + 1,7 milioni nel 2025; +11,9 milioni nel 2026), che, al netto degli investimenti previsti, del flusso della gestione finanziaria e del flusso da attività di finanziamento, porta ad un flusso complessivo di cassa negativo nel 2021 (-5,2 milioni), positivo nel 2022 (+8 milioni); negativo nel 2023 (-9,8 milioni) e nel 2024 (-4,8 milioni) e nuovamente positivo nel 2025 (+2,3 milioni) e 2026 (+0,1 milioni), con una previsione di disponibilità liquide al 31/12/2026 pari a 3,8 milioni rispetto al dato all’1/1/2021 pari a 13,2 milioni;
  • a livello di Capogruppo, il flusso di cassa da attività di finanziamento contempla sia le variazioni dell’indebitamento verso banche, sia le previsioni di variazione dei debiti infragruppo dove gli importi principali sono rappresentati dal cash pooling tra le società BolognaFiere SpA e BolognaFiere Cosmoprof;

Dato atto che
  • la decisione circa l’approvazione dell’aumento di capitale e dell’eventuale sottoscrizione di quota di esso dovrà essere oggetto di apposita e successiva deliberazione del Consiglio Comunale e che dovrà trovare corrispondenza nelle previsioni contenute negli strumenti programmatori adottati dal Comune di Bologna;
  • la suddetta deliberazione dovrà essere adottata secondo quanto disposto dall’art. 5 del TUSP;

Rilevato che:
  • lo sviluppo del quartiere fieristico esposto nel Piano è in linea con le previsioni contenute nel Protocollo di intesa tra Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna e Bologna Fiere S.p.A. approvato con deliberazione di Giunta N. Proposta: DG/PRO/2019/318,N. Repertorio: DG/2019/285, N. P.G.: 544238/2019;
  • si ritiene condivisibile la proposta del CdA nelle sue linee generali, con la precisazione che l’aumento di capitale ivi previsto necessita dell’iter di approvazione previsto dalle norme più sopra richiamate e dell’approfondimento circa la possibilità di sottoscrizione di quota dello stesso da parte del Comune di Bologna, anche in subordine all’esito positivo degli accordi per la rimodulazione del debito che coinvolgono il POOL di Banche creditrici;
  • si evidenzia altresì la necessità di porre particolare attenzione all’andamento dei risultati economici di BolognaFiere SpA in relazione alle disposizioni di cui all’art. 20, co 2, lett e) del TUSP;

Dato atto che si è provveduto a trasmettere, per opportuna conoscenza, il testo della presente deliberazione al Collegio dei Revisori;

Sentiti il Settore Ufficio di Piano, in particolare sulla conformità dell’espansione a Nord del quartiere fieristico ipotizzata nel Piano rispetto agli strumenti urbanistici, nonché il Settore Patrimonio con riferimento alle aree che potranno essere oggetto di conferimento da parte del Comune di Bologna;

Preso atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, così come modificato dal D.L 174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile dell'Area Segreteria Generale, Partecipate e Appalti

Stabilito che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico- finanziaria o sul patrimonio dell'ente, ai sensi dell'art. 49 comma 1 del D.Lgs. 267/2000, non si richiede il parere del Responsabile dei Servizi Finanziari in ordine alla regolarità contabile;

Su proposta dell'Area Segreteria Generale, Partecipate e Appalti - U.I. Partecipazioni societarie

A voti unanimi e palesi;
DELIBERA

DI CONDIVIDERE, per le motivazioni indicate in premessa, il Piano Industriale 2022-2026 di BolognaFiere nel testo allegato quale parte integrante del presente atto;

Infine, con votazione separata, all'unanimità
DELIBERA

DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, al fine di consentire l'effettiva partecipazione e l'espressione del parere in assemblea al rappresentante del Comune.


      Documenti allegati - parte integrante