Atto della Giunta

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 73865  /  2021
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DGPRO  /  33   /  2021
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DG  /  30   /  2021
Data seduta 16/02/2021
Data esecutività 16/02/2021
Unità di riferimento Area Welfare e Promozione del benessere della comunità
Oggetto APPROVAZIONE PROGETTO DI SUPPORTO AL CAREGIVER


Testo dell'atto

LA GIUNTA


Premesso che:

- così come definito dalla Legge Regionale Emilia-Romagna n. 2/2014:

  • il caregiver familiare è la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura di una persona cara consenziente, in condizioni di non autosufficienza o comunque di necessità di ausilio di lunga durata, non in grado di prendersi cura di sé;
  • la Regione riconosce e tutela i bisogni del caregiver familiare, in sintonia con le esigenze della persona accudita, attraverso la definizione di interventi e di azioni di supporto allo stesso e l'integrazione dell'attività del caregiver familiare entro il sistema regionale degli interventi sociali, socio-sanitari e sanitari;

- mediante la DGR 858/2017 della Regione Emilia Romagna:
  • sono state definite le Linee attuative per fornire indicazioni funzionali a garantire l’attuazione dei principi sanciti dalla Legge regionale n. 2/2014, nell’ambito del sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, nella direzione di un welfare di comunità che riconosca e sostenga i caregiver familiari e valorizzi l’apporto dell’associazionismo e del volontariato;
  • tali linee attuative prevedono che il caregiver familiare debba essere formalmente identificato e coinvolto in modo attivo nel percorso di definizione, realizzazione e valutazione del progetto di vita e di cura, così come l’eventuale sostituto individuato;
  • le medesime linee attuative affermano che l'attività di caregiving può avere un impatto negativo non solo sul benessere psico-fisico del caregiver, ma anche sull’intero nucleo familiare e sulla persona accudita. Tra i principali fattori di rischio per il benessere psico-fisico del caregiver vi sono: stanchezza fisica, stress emotivo, problemi psicologici, isolamento sociale, ridotta conoscenza nella gestione della malattia, e ridotta capacità di coping (comprensione e gestione delle situazioni critiche);

Considerato che:

- al fine di prevenire il rischio di burnout e garantire la valorizzazione e il sostegno del caregiver famigliare le Aziende USL ed i Comuni, definiscono, nell’ambito delle risorse disponibili, un programma integrato (di norma nell’ambito dei Piani di zona per la salute e il benessere sociale e nei Piani attuativi annuali);
In particolare assicurano:
- le competenze e le condizioni organizzative affinché il caregiver possa essere supportato nell’accesso alla rete (informazione, orientamento e affiancamento);
- un'informazione puntuale ed esauriente sulle problematiche di cui soffre la persona assistita, sui bisogni assistenziali e le cure necessarie, sugli obiettivi conseguibili e sul coinvolgimento di tutti i soggetti della rete assistenziale;
- la formazione e l'addestramento finalizzati all’orientamento e all’accesso alla rete dei servizi e al lavoro di cura;
- la ricognizione, il coinvolgimento e la partecipazione delle associazioni di familiari e delle altre organizzazioni del terzo settore disponibili a mettere a disposizione competenze e risorse per la valorizzazione e il sostegno del caregiver, nonché la promozione dell’adesione di altri soggetti portatori di interessi (sindacati, ecc.);
- la valorizzazione dei soggetti e delle risorse della comunità a supporto dei caregiver familiari in particolare per affrontare le possibili situazioni di criticità;
- particolare attenzione all’identificazione del caregiver nell’ambito delle dimissioni protette, assicurando comunque la comunicazione della dimissione al paziente ricoverato, ai familiari di riferimento e/o al/ai caregiver familiare/i con sufficiente anticipo per consentire la riorganizzazione delle risorse familiari da impegnare in attività di cura o comunque predisporre le condizioni per la prosecuzione del percorso assistenziale al domicilio o in altro servizio sanitario o socio-sanitario territoriale;

Atteso che:

- la delibera di Giunta Comunale P.G. n. 436027/2020 di approvazione del programma attuativo annuale 2020 del piano di zona per la salute e il benessere sociale del distretto Citta' di Bologna, con riferimento alla deliberazione della giunta regionale n. 695/2020, descrive le azioni programmate a favore dei caregiver nell’ambito della scheda specifica: “riconoscimento del ruolo del caregiver famigliare nel sistema di servizi sociali, sociosanitari e sanitari”;

- la D.G.R. 2318/2019 della Regione Emilia Romagna prevede un finanziamento regionale dedicato a specifiche “MISURE A SOSTEGNO DEI CAREGIVER”, tra cui: la formalizzazione del riconoscimento del caregiver anche attraverso una carta identificativa (“CARD del caregiver”); l’elaborazione di un format unico per la stesura del Piano Assistenziale Individuale (PAI) con identificazione chiara anche dei bisogni del caregiver; la definizione di validi strumenti di valutazione dello stress fisico e psichico del caregiver; la progettazione di interventi di sostegno al caregiver da realizzare a livello aziendale; la realizzazione di iniziative di formazione e informazione a favore dei caregiver;

- il finanziamento definito dalla D.G.R. 2318/2019 è destinato alle Ausl e prioritariamente indirizzato all’adozione di misure concrete a favore del caregiver mediante la progettazione di interventi altamente personalizzati definiti al momento della stesura del progetto assistenziale, che - in sinergia con Comuni/Unioni di Comuni e con il coinvolgimento di associazionismo/volontariato, aziende e gestori - valorizzino l’apporto di tutte le risorse della comunità;

Dato atto che:

- con Determinazione 15465/2020 della Regione Emilia Romagna:
- si è giunti all’approvazione di schede e strumenti tecnici per il riconoscimento e sostegno del caregiver familiare ai sensi della D.G.R. 2318/2019 e relative indicazioni di utilizzo (Scheda di riconoscimento del caregiver, Format di Progetto personalizzato, Sezione caregiver);
- tra gli obiettivi fondamentali per il sistema dei servizi sanitari, sociali e socio-sanitari vengono riportati la definizione e l’adozione di soluzioni organizzative idonee, sostenibili (e compatibili con l’attuale assetto dei servizi definito in funzione delle misure collegate al COVID-19), per promuovere l’utilizzo del nuovo strumento di riconoscimento del caregiver familiare, modulandole in relazione alle specificità locali;
- si prevede che gli operatori dei Servizi/Uffici/Sportelli individuati, ritireranno la Scheda di riconoscimento del caregiver, lasciandone una copia al caregiver insieme al foglio informativo e all’informativa privacy e illustreranno al caregiver i passi successivi e le opportunità offerte. In questa sede, viene garantito ascolto e un primo orientamento ai servizi;
- si definiscono alcune Garanzie minime che i servizi/uffici/sportelli che ricevono la scheda, dovranno essere pronti a fornire al caregiver:
1. Informazioni;
2. Orientamento;
3. Supporto per l’accesso ai servizi;
4. Garanzia di contatto successivo;
5. Offerta di opportunità attivabili, così declinate: Aggiornamento informativo periodico; Possibilità di attivare percorsi consulenziali specifici; Possibilità di attivare forme di assistenza per emergenze; Possibilità di attivare facilitazioni per l’accesso ai servizi; Percorsi informativi / formativi; Possibilità di supporto psicologico utile ad evitare l’isolamento ed il rischio di burnout (inteso come esito patologico di un processo di stress che colpisce le persone che esercitano attività di cura), anche attraverso l’attivazione di reti solidali, il supporto psicologico e la partecipazione a gruppi di auto mutuo aiuto di caregiver familiari; Altre opportunità;
- si afferma che la relazione con il caregiver, creata tramite la scheda, può mantenersi su un livello informativo e di orientamento, oppure può evolvere verso la presa in carico e il progetto personalizzato;

Considerato altresì che:

- in data 10 febbraio 2020 l'Amministrazione comunale e le OOSS CGIL, SPI CGIL , CISL, FNP CISL Area Metropolitana di Bologna e UIL, dopo attenta analisi e discussione, hanno approvato il Progetto di Supporto ai caregiver 2020 riportato in allegato alla presente deliberazione come parte integrante e sostanziale;
- tale Progetto prevede l’avvio di servizi specifici rivolti ai caregiver in un'ottica di sostegno e di supporto a chi si prende cura di persone con limitata autonomia o non autosufficienti e tra questi ve ne sono alcuni che sono da ritenersi prioritari rispetto alla attivazione, anche in considerazione delle difficoltà dei caregiver nella gestione delle persone non autosufficienti e con disabilità che si manifesta in particolare nei periodi di picco dell’emergenza sanitaria da Covid-19, in particolare:
a) servizio telefonico rivolto ai cittadini e supporto per le pratiche;
b) supporto ai caregiver nel trovare assistenti famigliari formati;
c) supporto alle demenze;
d) attivazione di pacchetti assistenziali di supporto al caregiver;

- ciascuno dei servizi sopra citati prevede attività specifiche come di seguito descritte:
a) servizio telefonico rivolto ai cittadini e supporto per le pratiche: consiste in attività di informazione e orientamento in merito alle modalità di accesso alle prestazioni sociali, socio-sanitarie e sanitarie, alle diverse opportunità e risorse operanti sul territorio che possono essere di sostegno all’assistenza e alla cura (sia servizi pubblici, sia altri gestori) o che possono essere di aiuto e supporto al caregiver stesso, garantendo un’attenzione specifica all’ascolto delle esigenze del caregiver; attività di supporto alla compilazione della “Scheda di riconoscimento del caregiver familiare” definita dalla determinazione regionale 15465/2020; gestione dell’offerta di opportunità concretamente attivabili mediante il processo che dalla domanda porta alla erogazione della prestazione richiesta seguendo logiche di priorità accordate con la committenza; attività consulenziale nella gestione di pratiche/commissioni tesa ad approfondire esigenze specifiche e ad orientare il caregiver sulle opportunità che il sistema pubblico e privato può offrire a suo vantaggio o a vantaggio dell'assistito mediante il supporto nel rapporto con INPS, orientamento e indicazioni specifiche per quanto attiene alla richiesta dell'invalidità civile o del riconoscimento di L. 104/92; sostegno, con la collaborazione delle OO.SS., alla diffusione del SPID, finalizzato ad un migliore accesso alla P. A.; presentazione attestazione ISEE; supporto alla domiciliazione delle utenze; ritiro ricette mediche farmaci/referti, prenotazione visite mediche e accertamenti diagnostici; facilitazione del rapporto con altre agenzie e società di servizi del territorio. Il servizio telefonico agisce in maniera strettamente integrata con i servizi sociali e socio-sanitari e le realtà attive sul territorio;
b) supporto ai caregiver nel trovare assistenti familiari formati: attività di ricerca, selezione, accompagnamento, ad esclusione della somministrazione di manodopera diretta promuovendo azioni nella regolarizzazione lavorativa, inserimento, monitoraggio di personale assistenziale (assistenti familiari), con supporto formativo per gestire situazioni di deterioramento cognitivo e disturbi comportamentali. Anche attraverso convenzioni specifiche con soggetti deputati e autorizzati. Si promuove la formazione di un elenco di lavoratori formati, con abilità specifiche nell’ambito dell’assistenza famigliare, anche attraverso il supporto della ASP città di Bologna.
Nell'ambito delle attività disciplinate dal contratto di servizio vigente tra il Comune di Bologna e ASP Città di Bologna si prevedono in capo ad ASP attività di formazione, qualificazione e interventi volti all’inserimento nel sistema degli Assistenti Familiari che può prevedere l’attivazione delle iniziative di seguito descritte:
- attività di formazione rivolta ad assistenti familiari e caregiver con l’intento di realizzare un corso di formazione destinato ad assistenti familiari secondo il modello blended previsto dalla Regione Emilia-Romagna, con attività di e-learning, monitoraggio individuale e attività d’aula;
- attività di accompagnamento dell’utente nella attivazione dell’assistente familiare anche con un'Agenzia autorizzata convenzionata, nonché convenzionamento con le stesse finalizzato a proporre tariffe calmierate all’intera popolazione residente;
- supporto e tutoraggio alla famiglia e all’assistente familiare nelle diverse fasi di inserimento, consolidamento, sostituzione dell’assistente familiare, favorendo una connessione con i servizi della rete assistenziale;
c) supporto alle demenze: formazione e addestramento finalizzati al corretto svolgimento del lavoro di cura, orientamento nella rete dei servizi socio-sanitari, supporto pratico (mediante i pacchetti di assistenza) ed emotivo alla separazione (nel caso di adesione da parte del caregiver ad iniziative di sollievo ricreativo o culturale), con particolare attenzione per le situazioni di deterioramento cognitivo e disturbi comportamentali. Nell'ambito delle attività disciplinate dal contratto di servizio vigente tra il Comune di Bologna e ASP Città di Bologna si prevedono consulenza e formazione in situazione effettuata da operatori dei Nuclei per la domiciliarità a favore di caregiver familiari e assistenti familiari per dare supporto nella gestione dell’assistenza a domicilio. Con particolare attenzione alle demenze si prevede inoltre il progetto di sostegno alla domiciliarità “Teniamoci per mano” che si prefigge di sostenere i caregiver familiari nella cura dell’anziano demente a domicilio, in modo da ritardare la possibile istituzionalizzazione; il Progetto si rivolge a nuclei con anziani con diagnosi di deterioramento cognitivo-demenza, che non siano ancora seguiti dai Servizi Sociali di Comunità territoriali e anziani già in carico i cui caregiver familiari non siano in grado di affrontare l’assistenza del proprio congiunto in particolari fasi di criticità dell’evoluzione della malattia; si propone di affiancare e sostenere i caregiver familiari nella cura dell’anziano demente attraverso la proposta di un ventaglio di interventi centrati sia sull’utente a domicilio (assistenza domiciliare, stimolazione cognitiva), sia sull’utente nel contesto della rete sociale (interventi di gruppo, Cafè Alzheimer, Centro d’incontro, ecc.), sia specificamente orientati ai caregiver (colloqui individuali, gruppi di sostegno e auto-mutuo aiuto, corsi di formazione sulla malattia e sulle strategie di cura).
d) attivazione di pacchetti assistenziali di supporto al caregiver: servizi che, in ottica preventiva rispetto al rischio di burnout e al peggioramento delle condizioni di salute del caregiver, costituiscano per il caregiver opportunità di supporto e sollievo per la gestione dei periodi di cure e terapie, ferie e assenze del caregiver stesso o dell'assistente familiare che si prende cura del proprio congiunto al domicilio; per la gestione di aspetti relazionali connessi all’attività di cura; per la gestione di aspetti legati alle modalità di svolgimento dell’assistenza e all’adattamento dell’ambiente domestico. Tali attività potranno essere svolte attraverso il rapporto consolidato in forza dell'accreditamento socio-sanitario con il soggetto gestore che realizza tutti gli interventi di assistenza domiciliare (anche in regime privatistico) e educativi domiciliari per il territorio di Bologna.

Dato atto pertanto che:

- i servizi sopra indicati sono funzionali alla realizzazione del Progetto di supporto al caregiver, che si rende necessaria per dare ulteriore sostegno ai caregiver familiari particolarmente provati dalla riduzione delle opportunità di supporto fruibili al domicilio in relazione all'emergenza sanitaria da Covid-19; progressivamente verranno poi realizzate le altre iniziative previste dal progetto già condiviso con le organizzazioni sindacali.  

Dato infine atto che:

- il contenuto del presente atto comporta riflessi diretti sulla situazione economico-finanziaria dell'ente e che tali riflessi sono stati valutati nel bilancio di previsione dell'ente (missione 12 programma 04 titolo 01 macroaggregato 03) nell'ambito degli stanziamenti assegnati all'Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità relativamente al contratto di servizio in essere con ASP Città di Bologna per le attività in oggetto;

Preso atto:
ai sensi dell'art. 49 comma 1, del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267, così come modificato dal D.L. n.174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile dell'Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità e del parere favorevole in ordine alla regolarità contabile espresso dal Responsabile dell'Area Risorse Finanziarie;

Su proposta dell’Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità

a voti unanimi e palesi
DELIBERA

1) DI APPROVARE il progetto di supporto al caregiver per le motivazioni espresse in narrativa, in coerenza con le indicazioni condivise con le organizzazioni sindacali, riportato in allegato alla presente deliberazione come parte integrante e sostanziale, finanziato nell'ambito del contratto di servizio con ASP;  

Infine, con votazione separata, all'unanimità
DELIBERA

- DI DICHIARARE il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D. Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267 al fine di dare tempestivo avvio alle attività operative previste.


      Documenti allegati - parte integrante