Atto del Consiglio

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 321019  /  2021
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DCPRO  /  91   /  2021
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DC  /  79   /  2021
Data seduta 12/07/2021
Data esecutività 24/07/2021
Unità di riferimento Ufficio di Piano
Oggetto ASSENSO PRELIMINARE ALLA PROPOSTA DI ACCORDO DI PROGRAMMA IN VARIANTE ALLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA VIGENTE AI SENSI DELL’ART. 34 D.LGS. 267/2000 E DEGLI ARTT. 59 E 60 L.R. 24/2017 TRA COMUNE DI BOLOGNA E CDP INVESTIMENTI SGR S.P.A,, PER IL RIUSO E LA RIGENERAZIONE DELLE EX CASERME SANI, MAZZONI E MASINI


Testo dell'atto


La Giunta propone al Consiglio la seguente deliberazione

IL CONSIGLIO


PREMESSO che


il Comune di Bologna, con delibere di Giunta P.G. n. 307770/2020 del 3.8.2020 e P.G. n. 307769 del 3.8.2020 ha autorizzato Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr ( d’ora in poi CDPI) alla presentazione e formazione dei Piani Urbanistici Attuativi (PUA), rispettivamente per la ex Caserma Sani e per la ex Caserma Mazzoni, dando atto delle richieste di integrazioni e approfondimenti progettuali avanzate dagli enti coinvolti nelle Conferenze di Servizi istruttorie;
i due compendi, unitamente alla ex Caserma Masini la cui proprietà è ugualmente di CDPI, erano disciplinati dal POC Rigenerazione Patrimoni Pubblici ( POC RPP) vigente dal 6 aprile 2015 e approvato con propria deliberazione P.G.n. 55481/2016, e in particolare dagli artt. 14, 16 e 17 , prevedendo l’attuazione con PUA per le ex Caserme Sani e Mazzoni, demandando per l’ex caserma Masini a un permesso di costruire convenzionato, e dettando per ciascuna i carichi insediativi/parametri e indici urbanistici, le destinazioni d’uso, le dotazioni e le misure per la sostenibilità;


Il Poc RPP, nel sistema pianificatorio dettato dalla L.R. 20/2000, era lo strumento urbanistico del Comune di Bologna dedicato al governo di trasformazioni territoriali da attuarsi all'interno di aree, facenti parte di patrimoni appartenenti ad alcuni soggetti o organismi di diritto pubblico, rese utilizzabili dal cessare degli usi precedentemente insediati e per le quali, alla luce di una serie di accordi sottoscritti con i soggetti proprietari, si era concordato di intervenire per innescare e sostenere processi di rigenerazione urbana.


in particolare per i compendi militari delle ex caserme Sani, Mazzoni e Masini già nel 2007 era stato siglato un accordo tra Comune di Bologna, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Agenzia del Demanio per la loro valorizzazione, che aveva portato alla sottoscrizione in data 6 luglio 2015 tra CDPI e l’Amministrazione comunale di un accordo ai sensi dell’art. 18, L.R. n. 20/2000 stessa propedeutico al POC;


in sede di autorizzazione alla presentazione dei PUA, la Giunta aveva auspicato che in fase di redazione di entrambi il proponente considerasse la recente assunzione della proposta di Piano Urbanistico Generale - avvenuta il 7 dicembre 2020 con deliberazione consiliare P.G.n. 519336/2020 -come quadro strategico entro il quale collocare gli interventi:


per la ex caserma Mazzoni si è chiesto anche di tenere quale riferimento il dibattito pubblico svoltosi nelle sedute di presentazione del piano; la proposta infatti era stata oggetto di confronto pubblico il 17 aprile 2020 nella seduta della Commissione territorio del Quartiere Santo Stefano e il 1 giugno 2020 nella seduta della Commissione territorio del Quartiere Savena, nonché discussa nella VIII Commissione consiliare, nella seduta del 22 e 28 maggio 2020; dal contributo formalmente presentato dai residenti nella zona costituitosi in Comitato emergeva in particolare il bisogno di incrementare e qualificare gli spazi aperti previsti in particolare lungo via delle Armi, valorizzando la presenza del Canale di Savena, la richiesta di riconsiderare con attenzione il riutilizzo come sede scolastica di un edificio esistente, nonché di rivedere il mix funzionale proposto tenendo presente le possibili criticità legate all'insediamento di un nuovo supermercato - previsto nel progetto preliminare del PUA-, la centralità degli spazi verdi e per le attività di quartiere;


per quanto riguarda la ex Caserma Sani, che si attesta lungo uno degli assi maggiormente interessati dalla concentrazione di insediamenti per lo sviluppo dell'attrattività della città di Bologna (Tecnopolo-Fiera) e il cui progetto è l’esito di un Concorso internazionale, bandito da CDPI nel 2016 e aggiudicato nel 2017, il cui bando è stato costruito sulla base di un confronto con cittadini e associazioni della zona e con il Quartiere Navile, in coerenza con tale progetto la Giunta auspicava un'offerta qualificata di abitazioni sociali in un contesto verde e attento alla mobilità sostenibile, di valorizzare al massimo il verde pubblico posto in fregio a via Ferrarese, superando la soluzione a parcheggio pubblico proposta per la zona nord-ovest del compendio;


alla luce di tali indicazioni, e nell’ottica di inserirsi nelle strategie delineate dalla proposta di PUG assunta e poi adottata, CDPI ha ritenuto di modificare i progetti, e a tale scopo sono stati effettuati diversi incontri con i tecnici e con la rappresentanza politica dell’Amministrazione, perché i nuovi progetti rispondessero a quanto richiesto nonché alla esigenza di renderli fattibili da un punto di vista economico-finanziario, posto che da quando sono stati siglati i primi accordi relativamente alle aree in questione a quando si è arrivati a definire i PUA sono mutate diverse variabili economiche che hanno reso necessario rivedere i relativi piani economico-finanziari; la Legge regionale n. 24/2017 stessa assegna alla sostenibilità economico-finanziaria degli interventi un ruolo centrale e dirimente, per garantire la concreta fattibilità e la effettiva attuazione degli interventi programmati e ritenuti di interesse pubblico;


nel corso degli incontri è emerso che le modifiche dei progetti richiedevano una modifica al POC RPP vigente, e si è altresì posta la necessità di individuare un percorso che ne consentisse l’approvazione in tempo utile e compatibile con il percorso già avviato del PUG, che dopo l’adozione avvenuta il 7 dicembre 2020 è stato inviato al Comitato Urbanistico Metropolitano per l’espressione del parere di competenza, e che l’Amministrazione intende approvare prima della scadenza del mandato amministrativo in corso;


ATTESO CHE
considerata la comune volontà di procedere alla approvazione dei progetti attraverso uno strumento che consenta di oltrepassare la fase di passaggio tra la vecchia e la nuova disciplina legislativa e pianificatoria, le Parti hanno concordato che lo strumento più adeguato sia costituito dall’Accordo di Programma ai sensi dell’art. 59 della L.R. 24/2017, che la giurisprudenza definisce “uno strumento duttile di azione amministrativa, preordinato, senza rigidi caratteri di specificità, alla rapida conclusione dei procedimenti” e stante l’art. 4 comma 4 della L.R. 24/2017 che ammette la possibilità di avviare e concludere, nel periodo transitorio, gli atti negoziali e i procedimenti speciali di approvazione dei progetti che comportano l’effetto di variante alla pianificazione, nonché la Circolare a firma dell'Assessore Donini PG/2018/0179478 del 14.03.2018, “Prime indicazioni applicative sulla L.R. n. 24/2017”, nella quale la Regione Emilia-Romagna ha confermato che nelle more dell’approvazione del nuovo PUG è possibile avviare, tra gli altri, i procedimenti di approvazione di POC c.d. “tematici”, ossia diretti alla pianificazione di specifiche tipologie di insediamenti;


VISTO il parere del Servizio Giuridico del Territorio della Regione Emilia-Romagna P.G/20202/706931 del 02/11/2020 in cui si chiarisce che, con gli accordi di programma in variante, si approvano i progetti delle opere, interventi o programmi di intervento che ne costituiscono l’oggetto e “ conformano” il territorio allo scopo di renderne ammissibile la realizzazione, cioè variano gli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, per quanto attiene alla localizzazione e all’ammissibilità dell’intervento;


RITENUTO pertanto che tale istituto, volto nel caso di specie ad approvare i progetti di riuso e rigenerazione urbana (ai sensi della L.R.20/2000 qualificabili nella forma di POC tematico) dei compendi militari in questione, appare come quello più indicato, anche per garantirne il coordinamento temporale di approvazione con i tempi previsti per l’approvazione del PUG adottato, per procedere alla sollecita attuazione degli interventi, caratterizzati da una elevata complessità e accomunati dal promotore (CDPI), dall’obiettivo (di riqualificazione e valorizzazione) nonché dalla natura dei cespiti (trattasi infatti di ex caserme dismesse); ciò anche alla luce del Protocollo di Intesa sottoscritto dal Sindaco e dall’Amministratore delegato di CDPI in data 4.2.2020, in cui si è ribadito l’impegno reciproco a individuare progetti di valorizzazione sostenibile e a renderne possibile la concreta attuazione, promuovendo lo sviluppo economico e sociale della comunità, anche in relazione agli immobili oggetto del presente accordo;



DATO ATTO CHE
In data 21.12.2020 CDPI ha presentato al Comune di Bologna una richiesta, annotata con PG n. 539143/2020, di indizione della procedura accordo di programma in variante agli strumenti urbanistici del Comune di Bologna ai sensi degli artt. 59 e 60 L.R. n. 24/2017, in relazione ai compendi militari dismessi Ex caserme Sani, Mazzoni e Masini.

gli elaborati tecnici sono stati prodotti con PG n. 542379/2020, PG n. 542663/2020 e PG n. 542377/2020 rispettivamente per l’ ex caserma Mazzoni, l’ex caserma Sani ed ex caserma Masini, e successivamente integrati, a seguito di richiesta dell’Amministrazione di documentazione essenziale, con PG n. 40034/2021, con PG n. 130044/2021;

In data 29.3.2021 è stata pertanto indetta dal Sindaco la Conferenza Preliminare per l’approvazione preliminare dell’oggetto dell’accordo e delle varianti che lo stesso comporta, la cui prima seduta si è tenuta in data 8 aprile (per l’illustrazione del progetto della ex Caserma Sani) e in data 9 aprile (per l’illustrazione dei progetti delle ex Caserme Masini e Mazzoni), oltre alla seduta del 24 aprile dedicata alla valutazione dei profili di competenza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia della proposta progettuale, riguardante gli immobili di interesse culturale e archeologico tutelati;

alla Conferenza Preliminare partecipano i seguenti soggetti:
  • Città Metropolitana di Bologna
  • Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara - Tutela architettonico-paesaggistica
    • Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara - Tutela archeologica,
    • Sezione Provinciale di Bologna di ARPAE - Area Prevenzione Ambientale Metropolitana
    • Dipartimento di Sanità Pubblica di AUSL Bologna - U.O. Ambiente, Igiene Edilizia e Urbanistica
    • Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po
    • Servizio Sicurezza territoriale e protezione civile di Bologna - Regione Emilia Romagna
    • Consorzio della Bonifica Renana
    • Consorzio della Chiusa di Casalecchio
    • Agenzia del Demanio - Direzione Territoriale Emilia Romagna
    • HERA Spa - INRETE Distribuzione Energia Spa
    • HERAmbiente Spa
    • ATERSIR - Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti
    • E- Distribuzione Spa
    • Settori interni del Comune di Bologna per i contributi istruttori

la Città Metropolitana ha comunicato che, essendo nel frattempo decaduto il POC RPP, non risulta necessaria la sottoscrizione dell’accordo da parte del ViceSindaco Metropolitano e che parteciperà all’Accordo in veste di autorità competente chiamata a esprimersi in merito alla valutazione ambientale ai sensi dell'art. 5, c. 7, L.R. n. 20/2000 e degli artt 18, 19 comma 3 lett. b e 60 comma 2 lett. b) della L.R.24/2017;

stante la fase di passaggio sopra richiamata, i progetti per la rigenerazione dei compendi sono stati redatti secondo le disposizioni della disciplina comunale conforme alla LR 20/2000 (Psc 2008, Poc RPP 2016 e Rue 2009), e come tali valutati e autorizzati; considerata la data di consegna degli elaborati per l'Accordo e l'avvio della conferenza in data antecedente all'approvazione dello stesso, si è optato per redigere le istruttorie in relazione alla disciplina consolidata e vigente al momento della presentazione dell'istanza, nel rispetto delle indicazioni fornite dalla circolare regionale sull’applicazione della LR 24/2017 sopra richiamata, verificando la compatibilità degli obiettivi dei progetti con l'impianto strategico del nuovo PUG, che costituisce la cornice per la sottoscrizione del presente Accordo;
per quanto sopra esposto, la disciplina di riferimento per la presentazione e il rilascio dei titoli edilizi sarà quella dettata da PSC e RUE vigenti alla data di avvio del procedimento dell’Accordo e sulla base dei quali, ferma restando la verifica di compatibilità con le strategie del PUG all’epoca adottato, sono state condotte le verifiche degli elaborati presentati;
come previsto dall’azione 1.1b del PUG, eventuali proposte di variante ai progetti approvati con questo Accordo, presentate per rispondere a nuove esigenze legate all’adeguamento alle strategie del PUG e all’evoluzione nel tempo della domanda, potranno essere esaminate con riferimento agli usi ammessi e ad altre caratteristiche dei progetti, ma non potranno aumentare le capacità edificatorie nè ridurre le quantità di dotazioni stabilite dall’Accordo ;

con note PG n. 217375/2021 PG n. 217291/2021, e PG n. 217295/2021 del 12 maggio trasmesse a mezzo PEC l’Amministrazione comunale ha chiesto a CDPI di aggiornare entro la data del 14 giugno c.a. i progetti rispettivamente delle ex caserme Sani, Mazzoni e Masini con gli approfondimenti e le integrazioni richieste dagli Enti e dai Servizi interessati, come da note in atti all’Ufficio di Piano;

CDPI ha integrato in data 14 giugno con PG n. 271039/2021 271043/2021, 271049/2021, 271058/2021, 271127/2021, 271138/2021, 271148/2021, 271155/2021 271410/2021, 271422/2021, 271437/2021, 271468/2021, 271491/2021, 271502/2021 per quanto riguarda la Sani, con PG n. 271054/2021, 271113/2021, 271116/2021, 271120/2021, 271552/2021273061/2021, 273778/2021, 282266/2021 per quanto riguarda la Mazzoni e con PG n. 271107/2021 per quanto concerne la Masini e i progetti integrati sono stati trasmessi agli enti e servizi invitati al fine di consentire l’espressione del parere, da rendersi entro il 25 giugno;

i pareri degli Enti e Settori e Servizi, pervenuti nei termini stabiliti dalla Conferenza dei Servizi Preliminare, sono risultati favorevoli, in alcuni casi con prescrizioni o condizioni; gli elaborati progettuali debbono essere adeguati prima della seduta della Conferenza Preliminare che verrà convocata per verificare il consenso unanime sull’Accordo, a seguito della quale la proposta di Accordo, con tutti gli elaborati necessari indicati al comma 3 dell’art. 60 della L.R. 24/2017 potrà essere depositata per la fase di pubblicità e presentazione delle osservazioni ;

RILEVATO che


per quanto riguarda l’area dell'ex caserma Sani, di superficie pari a circa 10,5 ettari, la stessa si colloca tra via Ferrarese e via Stalingrado, in un contesto che è stato interessato da profondi cambiamenti, a seguito soprattutto della dismissione di numerose attività produttive. Nell'area dell'ex caserma si prevede la realizzazione di un insediamento ad usi misti (prevalentemente residenziale, di cui una percentuale tra il 16,5% e 20% destinata ad ERS), con usi direzionali, commerciali, ricettivi, socio-sanitari), destinati a intercettare differenti tipi di domanda e tali da incidere favorevolmente sulla composizione sociale del contesto. L’ex caserma è stata dichiarata di interesse storico artistico ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, per la presenza di testimonianze significative dell’architettura militare del secolo scorso; pertanto il progetto del comparto tiene conto della conservazione e del recupero di alcuni edifici esistenti ritenuti meritevoli di tutela;
all’interno dell’area sono stati individuati 27 esemplari arborei classificati ai sensi del vigente Regolamento del Verde come “alberi di grande rilevanza”; il progetto nel suo insieme ne prevede la compensazione all’interno dell’intervento urbanistico complessivo; stante la rilevanza degli esemplari, CDPI si impegna, nella successiva fase di progettazione esecutiva delle infrastrutture e degli edifici a verificare puntualmente la possibilità di conservarli.
le dotazioni territoriali previste dal progetto prevedono la realizzazione di nuovo verde pubblico, spazi per la mobilità carrabile (strade e parcheggi pubblici) e spazi per la mobilità ciclopedonale;
sono inoltre previsti:
- il recupero e la cessione al Comune del fabbricato dell’ex guardiania, posto su via Ferrarese, con funzione di Centro civico a servizio del quartiere;
– la cessione al Comune degli edifici n. 1 (magazzino) e n. 20 (ex ‘silo Muggia’) che saranno destinati a usi pubblici, per i quali CDPI si impegna a eseguire le opere necessarie alla messa in sicurezza strutturale propedeutica alla rifunzionalizzazione dei fabbricati stessi; al momento non sono ancora definiti a quali usi, anche temporanei, adibire gli edifici e provvederà il Comune, una volta acquisiti gli immobili, a realizzare gli interventi necessari a renderli fruibili in relazione all’uso deciso compatibilmente con le previsioni degli strumenti di programmazione e il loro adeguamento ;
sono a carico di CDPI tutte le spese necessarie per l’acquisizione o comunque la messa a disposizione delle aree necessarie per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e accesso al comparto; in particolare per quanto riguarda l’area di proprietà dell’Agenzia del Demanio sarà cura dell’Amministrazione richiedere all’Agenzia il trasferimento in proprietà della stessa ai sensi della L. 311/2004 o la concessione in uso ai sensi del DPR 296/2005, secondo quanto proposto dall’Agenzia stessa nel parere reso in Conferenza, fermo restando che ogni spesa rimane a carico di CDPI ;
Il valore degli interventi per l’infrastrutturazione del territorio e le attrezzature di interesse pubblico è stimato dal progetto in circa 8,5 milioni di euro (costo lavori), di cui euro 4.168.574,27 per opere di urbanizzazione primaria, euro 2.525.234,80 per infrastrutture a rete, euro 720.544,74 per opere a verde, euro 1.070.570,07 per interventi su edifici destinati ad usi pubblici.


RILEVATO altresì che


per quanto riguarda l’ex caserma Mazzoni, la stessa si trova all’interno della zona residenziale Murri, nella periferia sud-orientale di Bologna. L’area si sviluppa, per una superficie di circa 46.000 mq, fra la ferrovia Bo-Fi Direttissima e Via Toscana, ai piedi della collina. Il progetto urbano si pone l’obiettivo principale di restituire ai cittadini un’importante porzione del territorio nel quale verranno realizzati alcuni nuovi edifici ad uso residenziale (di cui il 19% di alloggi ERS), una piccola quota di superficie da dedicare a commercio di vicinato ed un grande parco pubblico che si affaccia sul tessuto urbano esistente e lo riconnette al percorso della canaletta del Savena su via delle Armi, che verrà riqualificata e valorizzata;
le dotazioni territoriali previste dal progetto prevedono la realizzazione del nuovo parco a verde pubblico di circa 15.000 mq, due nuovi parcheggi pubblici, spazi per la mobilità carrabile e ciclopedonale e la sistemazione di aree stradali e ciclopedonali subito al di fuori del comparto;
è inoltre a carico di CDPI l'impegno a procedere alla progettazione definitiva/esecutiva dell’intervento di manutenzione straordinaria con recupero strutturale di parte della copertura dell’edificio scolastico fuori comparto indicato come “Nido Rizzoli” e ai relativi lavori di realizzazione;
il valore degli interventi per l’infrastrutturazione del territorio e le attrezzature di interesse pubblico è stimato dal progetto in circa 5 milioni di euro (costo lavori), di cui euro 3.723.598,59 ed euro 1.200.000,00 per interventi su edifici destinati ad usi pubblici;


RILEVATO infine


per l’ex Caserma Masini, di superficie pari a 7.490 mq, la stessa si colloca tra le vie S. Stefano, Borgolocchi e Orfeo, nel Quartiere Santo Stefano. La caserma Masini occupa l’area e una parte di edifici di una struttura conventuale antica, dichiarata di interesse storico-artistico, ai sensi dell’art. 10 del Dlgs 42/2004 e come tale soggetta a tutte le disposizioni di tutela ivi contenute. L’intervento prevede il riuso dei fabbricati esistenti, con eventuali possibilità di demolizione e ricostruzione da concordare in sede di progettazione con la Soprintendenza competente, comunque mantenendo la quantità di volume esistente sull’area;
in ragione della natura del bene vincolato, tutte le dotazioni dovute in relazione agli usi insediati potranno essere monetizzate;


DATO ATTO che gli impegni di CDPI, tra i quali rientrano anche gli interventi di bonifica e risanamento che si rendono necessari per tutte e tre le aree, sopra sinteticamente descritti sono riportati nello schema di Accordo allegato parte integrante, nonché nelle convenzioni attuative che li dettaglieranno;

ATTESO CHE gli accordi intercorsi con l’Agenzia del Demanio, nonché l’accordo sottoscritto con CDPI nel 2015, prevedevano la corresponsione al Comune della quota premiale di cui all’art. 3-ter comma 7 D.L. n. 351/2001, convertito in L. n. 410/2001 e ss.mm.ii, già corrisposto per quanto riguarda le ex Caserme Sani e Masini in seguito all’approvazione del POC RPP e che per la ex Caserma Mazzoni era posto in capo all’acquirente del compendio;

VERIFICATO che la proposta di Accordo di Programma prevede che CDPI direttamente corrisponda, all’atto della sottoscrizione dell’accordo stesso, tale quota in misura pari a € 332.741,00 (importo corrispondente al 15% del differenziale tra il valore della perizia del compendio della ex caserma Mazzoni al 30.6.2016, che considera l'immobile come valorizzato a seguito dell'inserimento nel POC RPP, e il costo storico di detto compendio al 31.12.2020);


DATO ATTO che le opere di urbanizzazione sono realizzate a scomputo degli oneri di urbanizzazione, mentre il contributo dovuto per i singoli interventi edilizi verrà determinato secondo le modalità definite dalla deliberazione del Consiglio Comunale del 09/09/2019 Repertorio DC/92/2019 o quelle per tempo vigenti;


CONSIDERATO CHE
il processo di pianificazione urbanistica dei compendi militari dismessi è stato avviato dall’Amministrazione già da tempo, coniugando l’obiettivo di valorizzazione immobiliare introdotto dal comma 262 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e che ha portato agli accordi con Agenzia del Demanio e Ministero delle Finanze, con l’obiettivo di sviluppo territoriale e di riqualificare il tessuto urbano;
la legge regionale 24/2017 detta quali principi fondamentali della pianificazione comunale il contenimento del consumo di suolo e il favor per la rigenerazione dei territori urbanizzati e il miglioramento della qualità urbana e edilizia;
i tre interventi si configurano come particolarmente significativi per realizzare quel processo di rigenerazione della città esistente prefigurato dal PUG come necessità e opportunità per il Comune di Bologna nei prossimi anni, un “processo continuo, multiscalare, multidimensionale, intersettoriale, che può dare un nuovo slancio culturale, economico e sociale alla città se accanto agli interventi di trasformazione edilizia e urbanistica viene avviato un processo di rigenerazione sociale”;
l’attuazione di questi interventi mantiene una rilevante importanza per il territorio e la comunità di Bologna, configurandosi come elementi centrali delle strategie di sviluppo sostenibile della città;


RITENUTO pertanto opportuno esprimere l’assenso preliminare all’allegata proposta di Accordo di Programma degli interventi di riuso e rigenerazione urbana delle ex Caserme Sani, Mazzoni e Masini in variante alla pianificazione urbanistica per quanto attiene l’ammissibilità e la localizzazione degli stessi, programma esaminato come “POC tematico” ai sensi della LR 20/2000 e qualificato ai sensi della LR 24/2017 come:
a) quanto alla ex caserma Sani, intervento di addensamento e sostituzione urbana, l’accordo di programma comporterà l’approvazione di un progetto urbanistico avente gli effetti del piano operativo comunale con valore di PUA (LR 20/2000) ed effetti dell’accordo operativo (LR 24/2017);
b) quanto alla ex caserma Mazzoni, intervento di ristrutturazione urbanistica, l’attuazione avverrà mediante successiva richiesta e rilascio di uno o più permessi di costruire convenzionati (dotazioni territoriali - opere di infrastrutturazione ed ex Nido Rizzoli, legati alla attuazione dei blocchi fondiari privati) nel rispetto di quanto stabilito nel presente accordo;
c) quanto alla ex caserma Masini, intervento di qualificazione edilizia, l'attuazione avverrà con uno o più titoli diretti, nel rispetto di quanto stabilito nel presente accordo;



DATO ATTO CHE
l’assenso preliminare sarà reso dal rappresentante comunale in Conferenza Preliminare anche tenendo conto dei pareri che gli enti convocati esprimeranno sugli allegati definitivi all’Accordo;
con P.G. N. 265501/2021 è stato richiesto parere ai Quartieri Santo Stefano, Navile e Savena ai sensi degli artt. 10 e 11 del vigente Regolamento per il decentramento; i Presidenti dei Quartieri interessati sono stati altresì invitati alla Conferenza Preliminare avviata;
i pareri, non ancora pervenuti, saranno depositati in Conferenza Preliminare e degli stessi si terrà conto nella stesura dei progetti finali e del testo definitivo dell’Accordo;


RICHIAMATO l'articolo 60 della legge regionale 24/2017 ed in particolare:
-il comma 3 in base al quale l’espressione dell’assenso preliminare all’accordo, da parte dei rappresentanti dei soggetti partecipanti, è preceduto da una determinazione dell’organo istituzionalmente competente;
- il comma 5 che dispone che, qualora in sede di Conferenza Preliminare sia verificata la possibilità di un consenso unanime dei soggetti partecipanti all'Accordo di Programma, la proposta di Accordo di programma, corredata dal progetto delle opere, dal progetto urbano, dal documento di Valsat e dagli elaborati relativi alle variazioni degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica che conseguono alla conclusione dell’accordo, sia depositata presso la sede degli enti partecipanti all'accordo, per 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione dell'avviso della conclusione dell'Accordo Preliminare al fine di consentire la presentazione di osservazioni e proposte;
- il comma 7 che prevede che nei 60 giorni successivi alla scadenza del termine di deposito il Sindaco convochi tutti i soggetti pubblici e privati interessati per la conclusione dell'accordo; i soggetti partecipanti, tra cui l’autorità competente per la valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale, esprimono le loro determinazioni, tenendo conto anche delle osservazioni presentate
- il comma 8 che dispone che il decreto di approvazione dell'Accordo di Programma comportante variazione degli strumenti urbanistici di livello comunale venga adottato dal Sindaco Metropolitano e produca i suoi effetti dalla data della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione;

DATO ATTO CHE:
il Responsabile del procedimento è il direttore del Settore Ufficio di Piano, arch. Francesco Evangelisti;
ai sensi dell'art. 39 del D.Lgs 33/2013, la presente deliberazione è pubblicata sul sito www.comune.bologna.it nella sezione Amministrazione Trasparente - Pianificazione e Governo del Territorio;
il contenuto del presente atto comporta riflessi diretti e indiretti sulla situazione economico-finanziaria e sul patrimonio dell'Ente e tali riflessi saranno recepiti negli strumenti di programmazione dell'Ente;


PRESO ATTO, ai sensi dell'art.49, comma 1, del D.Lgs 18 agosto 2000, n 267, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Settore Ufficio di Piano;


Ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, si richiede e prende atto del parere favorevole in ordine alla regolarità contabile espresso dal Responsabile dei Servizi Finanziari;


Su proposta del Settore Ufficio di Piano, congiuntamente al Dipartimento Urbanistica Casa e Ambiente;


Sentita la Commissione Consiliare competente;


A voti unanimi e palesi

DELIBERA


1. DI ESPRIMERE l'assenso preliminare alla sottoscrizione dell'Accordo di Programma, secondo lo schema allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale unitamente alle Schede norma che disciplinano i tre interventi, nel rispetto delle prescrizioni e delle raccomandazioni rese dagli enti convocati e degli impegni da assumersi da CDPI descritti nell’Accordo, anche ai fini dell’acquisizione, in proprietà o concessione d’uso, dall’Agenzia del Demanio dell’area necessaria alla realizzazione delle opere di urbanizzazione della ex Caserma Sani a cura del Comune e a spese di CDPI;
2. DI DARE ATTO che l’approvazione dell’Accordo di Programma comporta dichiarazione di pubblica utilità delle relative opere pubbliche e di pubblico interesse;
3. DI DARE ATTO CHE il Sindaco o suo delegato convocherà la seduta della Conferenza Preliminare, utile alla verifica del consenso unanime alla proposta di Accordo di Programma;
4. DI DARE ATTO che, qualora in sede di Conferenza si verifichi l'assenso preliminare degli enti partecipanti allo schema di Accordo, verranno svolti gli adempimenti previsti dall'articolo 60 della L.R.24/2017;
5. DI DARE ATTO CHE il Sindaco o suo delegato sottoscriverà l'Accordo di programma con le eventuali modifiche ed integrazioni derivanti dall'esito della Conferenza ed alla espressione del parere motivato sulla valutazione di sostenibilità ambientale delle varianti agli strumenti urbanistici, espresso dalla Città Metropolitana ai sensi dell'art.19 comma 3 lett. b) della L.R. 24/2017






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