L A G I U N T A
Premesso
- che il "Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione" (P.g. n. 532117/2018) prevedeva, all'art. 20, che “La Giunta può adottare, con propria deliberazione, linee di indirizzo e progetti per la gestione di spazi aperti in specifiche aree, in particolare del centro storico e/o di ambito paesaggistico, in base a motivate esigenze di funzionalità, decoro e tutela del contesto urbano. Tali progetti, elaborati con la collaborazione dei Quartieri, possono individuare porzioni di suolo disponibili per occupazioni annesse ai locali di pubblico esercizio e soluzioni riguardanti gli allestimenti dei dehors anche in deroga alle norme del presente regolamento”;
- che l'obiettivo dei progetti d'area era ed è quello di disegnare un assetto dello spazio pubblico in grado di preservare il decoro urbano (considerato, peraltro, che i portici di Bologna erano all’epoca candidati a far parte della lista dei beni del Patrimonio Mondiale dell’Unesco e che nel luglio del 2021 vi sono stati effettivamente iscritti), di promuovere lo sviluppo commerciale favorendo un'ordinata e corretta gestione delle attività di impresa con lo scopo di sostenere, nel contempo, il diritto al riposo e alla quiete dei cittadini residenti attraverso uno sforzo comune dei gestori dei pubblici esercizi finalizzato ad uno sviluppo virtuoso dell'area di appartenenza;
Rilevato
- che la Giunta, con deliberazione P.g.n. 150373/2019, ha individuato le aree del centro cittadino per le quali elaborare i Progetti d'Area ai sensi dell'art. 20 del Regolamento - tra cui, in particolare, figurano le aree di via A. Righi - Moline e via Belvedere – S. Gervasio - al fine di valorizzarne le specificità tenendo conto delle caratteristiche peculiari di ciascuna;
- che, con successive deliberazioni, la Giunta ha approvato i singoli Progetti d'Area nonché le specifiche prescrizioni derivanti dalle peculiarità di ogni area, tra cui quello relativo alla zona di via A.Righi - Moline, con atto P.g.n.115861/2020 e quello relativo all’area Via Belvedere - San Gervasio con atto P.g. n.125943/2020;
- che tali assetti sono stati definiti dal Comune in applicazione della propria potestà di programmazione adottata ai sensi dell’art. 52 del D.lgs 22 gennaio 2004 n. 42, il Codice dei beni culturali e del paesaggio come modificato dall’art. 2 bis della Legge n. 112/2013, che attribuisce ai Comuni, sentita la Soprintendenza, la possibilità di individuare le aree pubbliche di valore archeologico, storico, artistico o paesaggistico nelle quali vietare o sottoporre a condizioni particolari, alla luce del pregio storico ed architettonico delle aree interessate;
Valutato
- che a distanza di circa tre anni dall’entrata in vigore dei Progetti d’area, l’interesse pubblico, all’attualità, richiede e rende necessario in questa nuova fase, effettuare una rivisitazione dell’assetto di uso del suolo pubblico nelle aree richiamate, a seguito sia delle ulteriori criticità emerse in alcuni contesti particolari, sia alla luce dell’esperienza Covid che ha richiesto una rivalutazione dell’equilibrio degli spazi e degli usi nel centro storico;
- che un assetto ordinato ed equilibrato fra gli usi del suolo pubblico nelle aree di pregio è determinante per assicurare il decoro dei complessi monumentali e di tutti gli immobili demaniali;
- che nello specifico alcune aree in questi anni hanno visto un aumento importante della frequentazione non solo turistica, sia nelle ore diurne sia nelle ore notturne, che comporta una più approfondita progettazione dell’uso del suolo a partire delle nuove esigenze che devono essere coniugate con la tutela dei contesti storici e con la qualità urbana di cui devono poter godere sia i cittadini sia i visitatori;
- che è pertanto prevalente l’interesse pubblico alla ridefinizione dei progetti d’area, individuando con esattezza le porzioni di suolo pubblico per spazi all’aperto destinati agli esercizi di somministrazione, definendo dimensioni, tempi, modi dell’occupazione, senza tralasciare restrizioni specifiche dovute alle primarie esigenze sia di tutela dei contesti storico – architettonici, sia delle principali funzioni della gestione urbana, tra cui in particolare mobilità e raccolta rifiuti, sia quelle dei cittadini residenti;
Considerato
- che è opportuno procedere ad una definizione più puntuale dei progetti d’area, attraverso una ridefinizione degli spazi per alcune porzioni di essi;
- che la disciplina posta in via generale per tutti i progetti d’area, approvati con delibere PP.GG. nn. 150373/2019, 115861/2020 e 125943/2020, va adeguata al nuovo contesto di usi e necessità del territorio attraverso le due successive disposizioni che sostituiscono in parte quanto disciplinato nei precedenti atti di cui sopra:
- a) che le porzioni di spazio pubblico al di fuori di quelle indicate nello specifico progetto come concedibili e/o non concedibili, non saranno concesse per occupazione di dehors, anche in deroga (ex art.20 Regolamento) alle previsioni regolamentari;
- b) l’ufficio raccoglie le segnalazioni di attività che desiderino ottenere un nuovo dehor o allargarne uno già esistente, al di fuori delle aree indicate nelle planimetrie come concedibili, e ne tiene conto ai fini dell’istruttoria per l’aggiornamento dei progetti d’area, oppure, può, valutando l’impatto minimo, in particolare in relazione al contesto urbano di inserimento, di richieste di dehor di tipo A, procedere d’ufficio tramite verifiche istruttorie;
- c) che si ritiene superata la previsione della applicazione dell’istituto degli accordi di cui all’art.11 della legge 241/90 e dei patti di collaborazione, per cui si rimanda alla disciplina ordinaria;
- che con il presente atto si prendono in considerazione le aree di via San Gervasio e di Via Moline;
- che gli elaborati che illustrano la nuova e più puntuale definizione di queste porzioni dei progetti d’area deve essere inviato in Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, al fine di ottenere la necessaria autorizzazione, così come stabilito nell’”Accordo di semplificazione per i procedimenti autorizzativi di occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione” sottoscritto il 24 maggio 2019;
Ritenuto
- di individuare nelle porzioni di aree denominate Via Moline e Via San Gervasio nuovi assetti territoriali evidenziati dalle planimetrie allegate, che sostituiscono i precedenti già approvati, in particolare per quanto riguarda le aree concedibili per dehors;
- che la ridefinizione dell’assetto urbano così come risultante dalle tavole allegate al presente atto è motivato da esigenze di decoro, funzionalità e tutela del contesto urbano di valore storico e architettonico;
- in particolare che l’Amministrazione, nella ponderazione tra la tutela dei beni culturali immobili di valore storico e architettonico e le altre funzioni ed usi potenzialmente esercitabili in quegli stessi spazi, ravvisa quale bene primario la preservazione dei contesti di pregio storico e artistico;
- che a seguito dell’approvazione della presente delibera, alla luce dell’interesse pubblico prevalente, così come enunciato al punto precedente, l’Amministrazione si prefigge di conseguire un assetto equilibrato quale espressione di questo contemperamento nelle due aree predette, e che pertanto le concessioni di dehors quinquennali attualmente in essere decadranno a far data dal novantesimo giorno successivo all’autorizzazione rilasciata della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara sui progetti allegati;
Ritenuto, altresì,
- che, per il progetto Moline-Righi e San Gervasio-Belvedere, vengono riapprovate le nuove tavole allegate al presente atto con le lettere a1), a2), b1) e b2) che sostituiscono quelle in precedenza vigenti;
- che, di conseguenza, per le medesime aree, i titolari interessati ad occupare le porzioni dichiarate concedibili, dovranno presentare nuova istanza di concessione che sarà valutata alla luce delle nuove disposizioni approvate con il presente atto;
- che l’area di San Gervasio è destinata, salvo esercizi in prospicienza, alle attività di somministrazione alimenti e bevande del mercato delle Erbe, in misura uguale per ogni operatore, per quanto possibile;
- in ogni caso, ciascun esercizio del Mercato delle Erbe potrà avere in concessione un solo dehor;
Vista
la disposizione dell’art.7 del “Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione”, approvato con delibera di Consiglio Comunale P.G. n. 532117/2018, che dispone che “Le concessioni possono essere revocate o sospese per motivate ragioni di pubblico interesse”;
Dato atto
- che della presente deliberazione è stata data informazione, come sopra specificato, alle Associazioni di categoria e ai Presidenti dei Quartieri interessati;
Preso atto ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D. Lgsl. 18 Agosto 2000, n. 267 del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Settore Economia;
Stabilito che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, ai sensi dell'art. 49 comma 1 del D.Lgs 267/2000, non si richiede il parere del Responsabile dei servizi finanziari in ordine alla regolarità contabile;
Su proposta del Settore Economia
A voti unanimi e palesi
D E L I B E R A
1 di ridefinire la disciplina approvata con delibere di Giunta Comunale PP.GG. nn. 150373/2019, 115861/2020 e 125943/2020, per tutti i progetti d’area di Bologna;
a) che le porzioni di spazio pubblico al di fuori di quelle indicate nello specifico progetto come concedibili e/o non concedibili, non saranno concesse per occupazione di dehors, anche in deroga (ex art.20 Regolamento) alle previsioni regolamentari;
b) l’ufficio raccoglie le segnalazioni di attività che desiderino ottenere un nuovo dehor o allargarne uno già esistente, al di fuori delle aree indicate nelle planimetrie come concedibili, e ne tiene conto ai fini dell’istruttoria per l’aggiornamento dei progetti d’area, oppure, può, valutando l’impatto minimo, in particolare in relazione al contesto urbano di inserimento, di richieste di dehor di tipo A, procedere d’ufficio tramite verifiche istruttorie;
2 di individuare nuovi assetti territoriali che, evidenziati dalle planimetrie allegate sub a1), a2), b1) e b2) che formano parte integrante e sostanziale del presente atto, sostituiscono i precedenti già approvati circa le aree concedibili per dehors nelle porzioni di aree denominate Via Moline e Via San Gervasio;
3 di declinare più puntualmente i progetti d’area di San Gervasio e Moline, attraverso una ridefinizione degli spazi per alcune porzioni;
4 di sottoporre il nuovo assetto delle aree all’autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, così come stabilito nell’”Accordo di semplificazione per i procedimenti autorizzativi di occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione” sottoscritto il 24 maggio 2019;
5 di stabilire che a seguito dell’approvazione della presente delibera, per le due porzioni di aree predette, le concessioni di dehors quinquennali vigenti alla data di approvazione del presente atto, decadono a far data dal novantesimo giorno successivo il rilascio dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;
6 che, di conseguenza, per le medesime aree, i titolari interessati ad occupare le aree dichiarate concedibili nel presente atto dovranno presentare nuova istanza di concessione che sarà valutata alla luce della nuova disposizione approvata con il presente atto;
7 che l’area di San Gervasio è destinata, salvo esercizi in prospicienza, alle attività di somministrazione alimenti e bevande del mercato delle Erbe, in misura uguale per ogni operatore, per quanto possibile;
8 in ogni caso, ciascun esercizio del Mercato delle Erbe potrà avere in concessione un solo dehor.
Infine con votazione separata, all'unanimità
DELIBERA
DI DICHIARARE il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D. Lgs. 18 Agosto 2000, n.267.