Atto della Giunta

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 742339  /  2025
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DGPRO  /  269   /  2025
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DG  /  240   /  2025
Data seduta 14/10/2025
Data esecutività 14/10/2025
Data Inizio Pubblicazione 17/10/2025
Data Fine Pubblicazione 31/10/2025
Unità di riferimento Dipartimento Segreteria Generale Partecipate Appalti Sport e Quartieri - Quartieri Amministrazione Condivisa Sussidiarietà e Partecipazione
Oggetto PERCORSO DI VERIFICA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA DEI QUARTIERI IN VISTA DEL RAFFORZAMENTO DEL LORO RUOLO QUALE SEDE DI RIFERIMENTO PER IL COINVOLGIMENTO DELLA CITTADINANZA.


Testo dell'atto

LA GIUNTA

Premesso che:

- con Delibera del Consiglio P.G. N. 142306/2015 O.d.G. n. 235, nell'ambito del processo di riforma del decentramento, previsto dal programma di mandato amministrativo 2011-2016, sono state apportate le modifiche necessarie allo Statuto e, conseguentemente, con Delibera del Consiglio P.G. N. 142311/2015 O.d.G. n. 236 sono stati coerentemente introdotti adeguamenti ed integrazioni al REGOLAMENTO SUL DECENTRAMENTO;

- le modifiche ed integrazioni di cui sopra hanno riguardato, in particolare:

- l'adeguamento nello Statuto degli articoli relativi al decentramento, coerentemente agli orientamenti espressi nei documenti programmatici approvati dall'Amministrazione;

- l'arricchimento degli obiettivi programmatici, nello Statuto, con l'inserimento del principio di sussidiarietà orizzontale con due nuovi articoli, il primo riferito alla cittadinanza attiva e l'altro all'introduzione del bilancio partecipativo quale strumento di democrazia diretta, con l’obiettivo di rafforzare una modalità di amministrare la città che fa leva sull’attitudine dei cittadini a sentirsi attivamente partecipi nella costruzione delle risposte ai bisogni espressi dalla comunità. Questa modalità, che si affianca all’esercizio classico dell’azione amministrativa ma non lo sostituisce, chiama il Comune nel suo insieme - e, quindi, i Quartieri - a svolgere un ruolo di facilitazione, promozione e messa in rete delle realtà attive sul territorio, potenziando le sue capacità di relazione attraverso una maggiore apertura a forme di concorso diretto dei cittadini, come singoli o come parte di un gruppo, al perseguimento dell’interesse generale;

- la valorizzazione e l'accrescimento del ruolo contributorio del Consiglio di Quartiere nella formazione delle scelte relative ai servizi di base e nello svolgimento delle funzioni progettuali ed integrative inerenti la cura del territorio e della comunità, attraverso la creazione di reti di comunità, la promozione della cultura di prossimità, la pratica dell'ascolto e lo stimolo alla partecipazione e collaborazione dei cittadini;

- l'attribuzione al Presidente del Consiglio di Quartiere della funzione di concorso al coordinamento dell'attività del Comune con quella di ogni altra amministrazione;

- il ruolo del Consiglio di Quartiere nell'espressione dei pareri, collocato ora nella fase “ascendente” rispetto alla formazione delle scelte. Il parere dei Quartieri si inserisce, infatti, su un testo relativo a "linee di indirizzo e orientamento", approvato dalla Giunta, che precede, anche in termini formali, la decisione su materie strettamente attinenti alla collettività e al territorio. In questa prospettiva, i Quartieri partecipano ad una fase di consultazione e di coinvolgimento della comunità su una proposta che soltanto successivamente verrà definita in un articolato a valenza regolamentare o in un atto deliberativo. Sulle "linee di indirizzo e orientamento" i Quartieri possono aprire anche consultazioni on line pubbliche ed informali, da riportare nei pareri;

- la generale facoltà del Consiglio di Quartiere di istituire commissioni, gruppi di lavoro e altri strumenti di coordinamento con i cittadini, demandando al Regolamento interno le modalità di funzionamento delle commissioni;

- il ridisegno dei confini territoriali con la creazione di sei ambiti ottimali caratterizzati da una sostanziale equivalenza demografica di circa sessantamila residenti per ogni nuovo ambito territoriale;

- il numero dei consiglieri non più rapportati alla popolazione residente nei singoli Quartieri, ma definiti nel numero fisso di 15, anche in considerazione della sostanziale omogeneità demografica dei Quartieri;

- l'integrazione nel Regolamento sul decentramento delle “NORME SPECIFICHE SUI DIRITTI DI PARTECIPAZIONE E DI INFORMAZIONE PRESSO I QUARTIERI”, prima inserite nel Regolamento sui diritti di partecipazione e di informazione dei cittadini, apportando i necessari aggiornamenti derivanti anche dall'uso delle nuove tecnologie;

- con Delibera del Consiglio P.G. n. 45841/2016 O.d.G. n. 164/2016 è stata data attuazione alla riforma dei Quartieri attraverso l’aggiornamento e la ricognizione degli ambiti di competenza degli organi dei Quartieri cittadini;

- in particolare con il sopra citato atto, a compimento dei principi e obiettivi indicati dalla riforma del decentramento, le nuove attribuzioni ai Quartieri - ad integrazione delle funzioni già esercitate, previste e normate nei regolamenti specifici di riferimento vigenti - hanno riguardato la cura della comunità e la cura del territorio;

- relativamente alla cura della comunità il rafforzamento di reti sociali assume un ruolo primario come nuova impostazione per lo sviluppo delle risposte di prossimità, intesa come capacità di farsi prossimi in particolare alle problematiche delle persone in condizioni di difficoltà, rilevandone i bisogni espressi ed inespressi, le situazioni di fragilità e disagio. Ai Quartieri è stato, quindi, attribuito il compito di promuovere il lavoro di rete, inteso come valorizzazione delle reti naturali di persone e associazioni nel territorio, con le risorse formali ed informali per attivare ulteriori risorse e sinergie, quella messa a sistema delle relazioni istituzionali e sociali, affinché l'intera comunità in forma attiva, possa offrire opportunità e risposte in particolare alle situazioni di fragilità. Il contesto di riferimento è tutta la comunità, lo scopo è consolidare il “capitale sociale” della comunità stessa, attraverso la creazione di ambiti di lavoro e la messa in atto di azioni significative dedicate prioritariamente a:
  • promuovere il benessere sociale e il senso di appartenenza alla comunità per la realizzazione di una serena e civile convivenza;
  • promuovere il senso civico e la cittadinanza attiva per la cura dei beni comuni;
  • promuovere lo sviluppo sostenibile;
  • promuovere forme di sicurezza sociale e urbana;

- relativamente alla cura del territorio il Quartiere compartecipa fattivamente alla definizione delle priorità manutentive e degli investimenti, declinandole intorno alle esigenze che il territorio esprime, con il supporto delle strutture organizzative competenti. In particolare, per quanto riguarda realizzazioni di migliorie per una maggiore fruibilità degli spazi pubblici, viene introdotta una nuova modalità di definizione delle necessità e delle relative priorità di attuazione;

- nell'ambito della relazione con i cittadini, il Quartiere, livello di governo territoriale più prossimo alla comunità, valorizza la ricezione delle segnalazioni e la predisposizione delle conseguenti risposte, come primo indicatore di responsabilità civica, che può essere gestito anche attraverso il monitoraggio del territorio e costituisce elemento di valutazione per la definizione delle priorità per la manutenzione straordinaria, ordinaria e le proposte di migliorie. Alle Aree, ai Dipartimenti e ai Settori è assegnata la responsabilità nel fornire al Quartiere tutti gli elementi e le valutazioni tecniche nei tempi determinati dalle relative procedure;

- l’obiettivo di fondo perseguito dalla riforma del Quartieri, approvata nel 2015, è stato quello di connotare maggiormente il Quartiere come il luogo della partecipazione, il livello istituzionale in cui, dato il suo massimo grado di vicinanza al territorio, la sussidiarietà verticale incontra la sussidiarietà orizzontale, anche attraverso la previsione di strumenti e di dinamiche istituzionali in grado di aumentare la capacità di ascolto del territorio da parte dell’Amministrazione comunale, al fine di trarne indicazioni sui processi di programmazione e sulle pratiche di gestione;

- in tale ottica all’art. 4 ter dello Statuto è stato previsto il Bilancio Partecipativo quale strumento particolarmente significativo nello sviluppo della partecipazione attiva dei cittadini intesa non soltanto in modo funzionale all’adozione delle decisioni, ma come modalità maggiormente cooperativa finalizzata al coinvolgimento attivo dei cittadini nella progettazione e nella realizzazione di azioni per la cura condivisa dei beni comuni:

- al fine quindi di costruire uno strumento di carattere laboratoriale, in grado di adattarsi alle peculiarità proprie del contesto della città di Bologna e di collegarsi efficacemente con gli strumenti di partecipazione già presenti nelle prassi amministrative in un quadro coerente con la missione che i nuovi Quartieri sono stati chiamati ad esercitare, con Delibera di Consiglio P.G, n. 85548/2016 O.d.G. n. 214/2016 è stato approvato il Regolamento del Bilancio Partecipativo;

- le quattro edizioni del Bilancio Partecipativo realizzate negli anni 2017, 2018, 2019/2020 e 2023 si sono affermate come un vero e proprio strumento di democrazia diretta che ha permesso a cittadine e cittadini di segnalare, ideare e votare proposte migliorative per gli spazi pubblici del proprio Quartiere e della propria zona di riferimento. L’obiettivo conseguito con tale strumento è stato quindi quello di migliorare gli spazi di vita della città e sperimentare nuove pratiche democratiche, anche con il supporto di strumenti digitali, per ascoltare in modo diffuso i bisogni territoriali e fare emergere proposte dal basso, coinvolgendo le persone che abitano i territori nella co-progettazione di azioni di politica pubblica e nel voto diretto di proposte progettuali da finanziare e realizzare;

- con propria Delibera P.G. N. 223432/2019 è stato definito ed approvato il progetto “Case di Quartiere”, al fine di connettere la tradizione civica rappresentata dai Centri sociali anziani alle necessità e alle opportunità dell’ attuale contesto sociale. Tale progetto rappresenta una politica unitaria a livello cittadino di cui i Quartieri risultano i principali interpreti istituzionali in coerenza con il ruolo ad essi assegnato dalla riforma del decentramento, anche attraverso la definizione di indirizzi specifici, nel Programma obiettivo e/o appositi atti di indirizzo, relativi ai Centri incardinati nel territorio di Quartiere;

- con Delibera di Consiglio P.G. N. 769201/2022 è stato approvato il “Regolamento generale sulle forme di collaborazione tra soggetti civici e Amministrazione per la cura dei beni comuni urbani e lo svolgimento di attività di interesse generale” che potenzia il ruolo dei Quartieri quali costruttori e manutentori delle reti di comunità del territorio, quali soggetti attivi nell’ascolto dei cittadini e punto di riferimento per il coinvolgimento delle comunità nell’ amministrazione condivisa della città. Questo regolamento costituisce il testo normativo comunale di riferimento in materia di sussidiarietà e rappresenta la cornice unitaria per la disciplina delle relazioni con i soggetti civici. Programmazione condivisa e progettazione condivisa ne rappresentano i cardini;

- nelle Linee di mandato 2021 – 2026 “La Grande Bologna per non lasciare indietro nessuno” sono individuati tra gli obiettivi principali del mandato particolari temi per avviare una riflessione condivisa per un aggiornamento della riforma dei Quartieri allo scopo di valorizzarne la centralità quali protagonisti nell’attività di facilitazione e promozione della messa in rete delle realtà attive in città, attraverso lo sviluppo del lavoro di comunità e la cura del territorio. In particolare sono individuati i seguenti temi:
  • il rafforzamento e la diffusione della partecipazione, della consultazione e valorizzazione dei cittadini nelle scelte più importanti o su quelle che li riguardano più da vicino;
  • la programmazione, la progettazione e la realizzazione dei servizi offerti e lo spazio pubblico in logica sussidiaria, insieme ai soggetti civici, valorizzando la centralità dei Quartieri;
  • lo sviluppo delle Case di Quartiere quali centri di attività e servizi sussidiari a quelli offerti dall’ Amministrazione, aperti e accessibili alla cittadinanza e volti a favorire la partecipazione, il lavoro di comunità, continuando a rappresentare un punto di riferimento per la popolazione;

Considerato che:

- nel corso del presente mandato amministrativo sono state condotte diverse azioni volte a rafforzare la capacità operativa dei Quartieri, quali la definizione di specifiche modalità operative per i team multidisciplinari e l’istituzione di 6 nuove posizioni organizzative di responsabile dell’ufficio reti e lavoro di comunità per i singoli Quartieri;

- il complesso delle innovazioni istituzionali, normative ed organizzative sopra riportate mira ad assegnare alla partecipazione dei cittadini, singoli ed associati, un ruolo strutturale nell’amministrazione della città e a connotare il Quartiere come l’attore istituzionale di riferimento per questo cambiamento;

Dato atto che:

- l’1 agosto 2025, con proprio Atto di Orientamento PG 579167/2025, è stato approvato un documento di analisi ed indirizzo sullo stato di attuazione della riforma dei Quartieri frutto di un’approfondita interlocuzione con le forze politiche presenti in Consiglio Comunale e nei Consigli di Quartiere;

- da tale documento è emerso che il funzionamento effettivo del decentramento evidenzia la persistenza di alcuni ambiti di miglioramento che, letti nel loro complesso, suggeriscono la necessità di meglio focalizzare il ruolo dei Quartieri nella relazione con la cittadinanza e con l’organizzazione comunale centrale; emergono in particolare gli aspetti sinteticamente riportati di seguito:

- la difficoltà per i consiglieri di Quartiere di esercitare una funzione coerente rispetto alle competenze degli organi del decentramento stante da un lato la tensione tra meccanismi rappresentativi e partecipazione diretta dei cittadini, dall’altro la scarsa possibilità di incidere sulle scelte dell’amministrazione;

- la necessità di definire con maggiore precisione gli ambiti e le tipologie delle decisioni su cui attivare percorsi di coinvolgimento della cittadinanza nonché il ruolo dei quartieri nella conduzione di questi processi;

- l’esigenza di collegare efficacemente il processo di programmazione dell’ente con le istanze e le potenzialità dei territori ;

- la necessità di migliorare i flussi e gli strumenti a disposizione dei quartieri per conoscere, accompagnare e meglio collegare ai contesti di riferimento le trasformazioni territoriali sia di matrice pubblica che privata;

- l’opportunità di potenziare i margini di risolutività diretta a disposizione del Quartiere per intervenire direttamente, anche utilizzando gli strumenti dell’amministrazione condivisa, con interventi di piccola manutenzione o migliorie in pronta risposta alle segnalazioni dei cittadini; consolidare i margini entro cui i Quartieri possono concorrere a definire priorità manutentive o a personalizzarne le modalità di esercizio sul territorio;

- la necessità di precisare il sistema di governance in ordine al processo di erogazione dei servizi sul territorio in modo da consentire ai Quartieri, indipendentemente dalle loro competenze gestionali dirette, di concorrere alla corretta rappresentazione e presa in carico delle specificità dei contesti di riferimento in termini di bisogni e di potenzialità comunitarie;

- la necessità di individuare, al fine di costruire un contesto di coinvolgimento stabile dei soggetti civici nella lettura dei bisogni, nella definizione delle priorità di intervento e nella costruzione di risposte comunitarie, unità territoriali infraquartierili adeguate in termini di prossimità e numericamente sostenibili in termini di risorse necessarie al loro funzionamento. L’attuale dimensionamento dei Quartieri risulta infatti troppo esteso per poter radicare quel confronto strutturato con la comunità indispensabile per rafforzare il funzionamento della democrazia locale;

- l’opportunità di razionalizzare la disciplina in materia di partecipazione dei cittadini conferendo all’istituto del bilancio partecipativo carattere di stabilità in ordine all’utilizzo di una quota di risorse già previste negli strumenti di programmazione dell’ente e ampliando l’utilizzo delle pratiche di amministrazione condivisa in tutte le fasi del processo, compresa quella attuativa;

- sul piano dell’organizzazione dei singoli quartieri, il bisogno di delineare una struttura organizzativa ed un funzionigramma tendenzialmente omogenei, determinando l’eccessiva variabilità di questi fattori un indebolimento dell’interfaccia relazionale che i quartieri unitariamente intesi devono poter offrire alla città e alla struttura comunale. Occorre inoltre condividere l’uso di indicatori oggettivi per parametrare i fabbisogni di personale alle effettive necessità dei singoli Quartieri;

- la necessità di ampliare gli strumenti per la comunicazione dei quartieri con la cittadinanza, soprattutto nella dimensione digitale, al fine di poter raccontare agilmente il proprio lavoro e le opportunità dal medesimo generate;

- è stato quindi avviato un percorso di approfondimento ed analisi finalizzato alla individuazione di soluzioni di carattere normativo ed organizzativo in grado di affrontare gli elementi sopra riportati;

Considerato, in particolare, che con il sopra citato atto di orientamento si è dato mandato alla Fondazione Iu Rusconi Ghigi di elaborare una proposta metodologica che coinvolga la città sui temi oggetto della riforma, con particolare riguardo ai seguenti aspetti:
  • il ruolo dei Consigli di Quartiere nel processo;
  • le modalità di coinvolgimento dei soggetti civici attivi in città anche attraverso l’attivazione di un’inchiesta sociale in una specifica zona della città;
  • l’individuazione di un gruppo di esperti con cui condividere i progressivi esiti prodotti dal processo al fine di garantirne coerenza ed adeguatezza anche con riferimento alle esperienze più avanzate presenti nei contesti urbani italiani ed europei;

Preso atto che:
- la Fondazione Iu Rusconi Ghigi, ha elaborato la suddetta proposta metodologica, allegata al presente atto;
- tale proposta metodologica è stata condivisa con i Presidenti dei Quartieri;

Ritenuto pertanto opportuno approvare:
- la proposta metodologica elaborata dalla Fondazione Iu Rusconi Ghigi, allegata al presente atto, volta al coinvolgimento della città ed alla verifica scientifica, in raccordo con l'apposito gruppo di lavoro tecnico, dei temi oggetto della riforma;
- definire tutto quanto necessario in ordine alle modalità di ascolto, condivisione e verifica scientifica del processo, dettagliatamente descritte nella medesima proposta metodologica, dando mandato al Settore Quartieri, Amministrazione Condivisa, Sussidiarietà e Partecipazione di procedere, nel limite delle risorse già ad esso assegnate, alla sottoscrizione di apposite convenzioni:
- con la Fondazione Iu Rusconi Ghigi per tutte le attività di supporto alla Riforma dei Quartieri e al processo del Bilancio Partecipativo 2026,
- con l’Università di Bologna, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’ Economia, per lo sviluppo di un’inchiesta sociale su una zona specifica della città, ed in particolare quella di Piazza dei Colori;

Precisato che la presente deliberazione comporta riflessi diretti per euro 115.000 sulla situazione economico-finanziaria dell'ente, già valutati all’interno delle poste di Bilancio del Settore Quartieri, Amministrazione Condivisa, Sussidiarietà e Partecipazione, nel seguente modo: 
- per il 2025 euro 40.000,00 così suddivisi:
  • euro 5.000,00 al capitolo U52250-000 "Sostegno a progetti di amministrazione condivisa";
  • euro 20.000,00 al capitolo U47500-250 "Contributi vari per interventi di promozione della cittadinanza attiva";
  • euro 15.000,00 al capitolo U45180-000 "Interventi di promozione della cittadinanza attiva e laboratori partecipati: trasferimenti ad università";
- per il 2026 euro 75.000,00 al capitolo U52250-000 "Sostegno a progetti di amministrazione condivisa"
e il Settore procederà con successivi appositi atti di impegno al momento dell’approvazione delle convenzioni;

Ritenuto di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4 , del D. Lgs. n. 267/2000, stante l’urgenza di procedere alla sottoscrizione della convenzione e ai successivi adempimenti;

Preso atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D. Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, così come modificato dal D.L. 174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dalla Responsabile del Dipartimento Segreteria Generale, Partecipate, Appalti, Sport e Quartieri, dal Responsabile del Settore Quartieri, Amministrazione Condivisa, Sussidiarietà e Partecipazione e del parere favorevole in Ordine alla regolarità contabile espresso dalla Responsabile dell'Area Risorse Finanziarie e Patrimonio;

Su proposta del Dipartimento Segreteria Generale, Partecipate, Appalti, Sport e Quartieri e del Settore Quartieri, Amministrazione Condivisa, Sussidiarietà e Partecipazione;

A voti unanimi e palesi;
DELIBERA
1. DI APPROVARE, per le motivazioni esposte in premessa:
- la proposta metodologica elaborata dalla Fondazione Iu Rusconi Ghigi, allegata al presente atto, volta al coinvolgimento della città ed alla verifica scientifica, in raccordo con l'apposito gruppo di lavoro tecnico, dei temi oggetto della riforma dei Quartieri;

2. DI DARE quindi mandato al Settore Quartieri, Amministrazione Condivisa, Sussidiarietà e Partecipazione di procedere, nel limite delle risorse già ad esso assegnate, alla sottoscrizione di apposite convenzioni:
- con la Fondazione Iu Rusconi Ghigi per tutte le attività di supporto alla Riforma dei Quartieri e al processo del Bilancio Partecipativo 2026,
- con l’Università di Bologna, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia, per lo sviluppo di un’inchiesta sociale sulla zona di Croce del Biacco, individuata sulla base delle motivazioni diffusamente illustrate nel documento allegato.

Infine, con votazione separata all’unanimità
DELIBERA
DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n.267.


      Documenti allegati - parte integrante