Premesso che

la guerra, ovunque si combatta, colpisce innanzitutto i più vulnerabili: i bambini. Ogni bambino ucciso rappresenta non solo una violazione estrema dei diritti umani e civili, dei diritti dell’infanzia e del diritto internazionale, ma anche una sconfitta irrimediabile per l’intera comunità internazionale: nessuna causa, nessuna ragione di Stato, può giustificare lo spezzarsi di vite innocenti;

in questi mesi la Striscia di Gaza è diventata il luogo di un massacro di minori: migliaia di bambini sono stati uccisi o feriti sotto i bombardamenti, lasciati morire di fame o di malattia per la mancanza di medicine e di ospedali accessibili, in violazione flagrante del diritto umanitario internazionale, cosa che costituisce una vergogna per l’intera umanità;

il Consiglio Comunale di Bologna ha sempre condannato con fermezza lo sterminio di bambini e civili a Gaza, così come il massacro avvenuto in Israele il 7 ottobre 2023, piange i piccoli e civili deceduti e feriti in Ucraina e in ogni altro conflitto nel mondo;

la città di Bologna da sempre si impegna per una pace che vada oltre tregue e pacificazioni temporanee, e vuole continuare a lavorare per una pace viva, giusta e strutturale, a partire dal nostro stesso territorio, radicata nell’accoglienza, nella solidarietà e nella costruzione di relazioni tra diversità che vogliono incontrarsi, come espressione di una precisa volontà politica;

ci si oppone indistintamente a qualunque azione bellica che prenda di mira la popolazione civile, la usi come arma di guerra, la riduca alla fame, negandole le cure e l’istruzione, trasformandola in “nemico”. Si tratta di un crimine irreparabile che chiama in causa la responsabilità morale e politica di tutti gli Stati e di tutte le istituzioni democratiche.

secondo l’ultimo report di OCHA, da ottobre 2023 ad oggi sono quasi 60 mila i morti, oltre 130 mila i feriti, quasi 2 milioni gli sfollati, e questi numeri continuano ad aumentare ogni giorno;

il blocco degli aiuti umanitari e il controllo su di essi sta aggravando sempre più la condizione disperata degli abitanti della Striscia di Gaza;

ciò che sta avvenendo è stato definito crimine di guerra e contro l’umanità da diversi enti internazionali, come il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e l’Alto Rappresentante per i diritti umani.


Considerato che

il Comune di Bologna ha accolto negli ultimi mesi oltre 100 persone provenienti da territori palestinesi, tra cui numerosi bambini e bambine che necessitano di cure mediche urgenti grazie alla missione MedEvac (Medical Evacuation), che si svolge in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Ministero della Difesa e il Dipartimento della Protezione Civile;

questi interventi si inseriscono nella radicata tradizione bolognese di solidarietà e difesa dei diritti umani, confermando Bologna come città che vuole diventare sempre più città rifugio per le vittime di guerra e di persecuzione;


Ricordato infine che

il Consiglio Comunale di Bologna nella seduta del 9 giugno 2025 ha approvato un ordine del giorno per chiedere al Sindaco e alla Giunta di proseguire e rafforzare lo sforzo di accoglienza socio-sanitaria del Comune, di attivare nuovi percorsi di accoglienza con altri enti del territorio e di sollecitare il Governo italiano affinché possa ottenere l’apertura di nuovi corridoi umanitari e mettere in campo un piano nazionale straordinario, con risorse ad esso destinate, per consentire alle città di far fronte all’accoglienza delle persone palestinesi in fuoriuscita dai territori di Gaza;

il Sindaco ha dichiarato pubblicamente l’impegno della città a offrire ospitalità ai bambini accolti, invitandoli anche ai centri estivi e alle attività educative municipali per restituire loro una quotidianità più possibile serena. Inoltre, dal 2 luglio, alcuni bambini palestinesi sono ospiti di un centro estivo convenzionato con il Comune di Bologna;

numerose sono le richieste del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, per un cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi umanitari;

si intende suggellare il legame della comunità di bambini palestinesi ospitati nella città di Bologna con la cittadinanza onoraria, volta a rappresentare idealmente ogni bambino vittima dei conflitti armati, ricordare i minori cui la guerra e i genocidi hanno strappato la vita, e affermare il dovere delle istituzioni democratiche di proteggere i più piccoli da qualunque forma di violenza.


Dato atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dalla Responsabile del Settore Staff del Consiglio Comunale e Atti Normativi;

Stabilito che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'Ente, ai sensi dell’art 49 comma 1 del D.lgs 267/2000, non si richiede il parere del Responsabile dei Servizi Finanziari in ordine alla regolarità contabile;

Visto l'art. 2, comma 2, del Regolamento per la concessione delle civiche onorificenze;

Su proposta di almeno un terzo di Consiglieri comunali, indicati in atti;

Sentita la Commissione consiliare competente;

di conferire, per le ragioni esposte in premessa, la cittadinanza onoraria della Città di Bologna alla comunità dei bambini di Gaza, accolti a Bologna, testimoni della necessità di pace, quale testimonianza di accoglienza, solidarietà e tutela dei diritti dell’infanzia. La cittadinanza onoraria intende rappresentare idealmente ogni bambino vittima dei conflitti armati, ricordare i minori cui la guerra e i genocidi hanno strappato la vita e affermare il dovere delle Istituzioni democratiche di proteggere i più piccoli da qualunque forma di violenza.

Infine, con votazione separata

di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.