Atto della Giunta

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 115861  /  2020
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DGPRO  /  73   /  2020
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DG  /  49   /  2020
Data seduta 17/03/2020
Data esecutività 17/03/2020
Unità di riferimento Area Economia e Lavoro
Oggetto APPROVAZIONE DEI PROGETTI D'AREA DI VIA ALTABELLA, VIA OBERDAN, VIA ZAMBONI E VIA RIGHI/VIA DELLE MOLINE, AI SENSI DELL'ART.20 DEL REGOLAMENTO DELL'OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI ALL'APERTO ANNESSI AI LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE


Testo dell'atto

L A G I U N T A


Premesso

- che il Nuovo "Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione" (P.g. n. 532117/2018) prevede, all'art. 20, che la Giunta possa adottare, con propria deliberazione, "linee di indirizzo e progetti per la gestione di spazi aperti in specifiche aree, in particolare del centro storico, in base a motivate esigenze di funzionalità, decoro e tutela del contesto urbano";

- che, in particolare, l'art.20 del citato Regolamento consente di derogre ad alcune norme in vista del rilievo attribuito a specifiche realtà territoriali nelle quali insista un'alta densità di attività commerciali, sulla base di motivate esigenze di funzionalità;

- che l'obiettivo dei 'Progetti d'Area' è, dunque, quello di disegnare un assetto dello spazio pubblico che – tenendo conto delle esigenze dei pubblici esercizi e dei residenti – sia volto al miglioramento della qualità urbana nei contesti che presentano tematiche peculiari tali da non trovare soddisfazione nella mera applicazione del Regolamento Dehors;

Rilevato

- che, con Deliberazione P.g.n. 150373/2019 avente ad oggetto "Individuazione delle porzioni di spazio cittadino ai fini dell'elaborazione dei progetti d'Area ai sensi dell'art. 20 del Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione", la Giunta ha individuato otto aree del Centro Storico di cui ha inteso valorizzare le specificità, tenendo conto delle caratteristiche peculiari e del contesto globale di riferimento;

- che, in attuazione di quanto indicato nel regolamento e nella soprarichiamata deliberazione, l'Amministrazione ha condotto un'analisi approfondita delle esigenze di gestione differenziata del territorio urbano, anche grazie al coinvolgimento e alla collaborazione dei rappresentanti di categoria e dei Quartieri interessati, che si sono fatti portatori dei bisogni e della criticità delle specifiche realtà, avanzando anche proposte migliorative e/o integrative di cui si è tenuto conto nella redazione delle proposte finali;

- che con Deliberazione di Giunta PG n. 107380/2020 del 10/03/2020 avente ad oggetto "integrazione della delibera di Giunta P.G. n. 150373/2019 e approvazione dei progetti d'area di Via D'Azeglio, Via S. Stefano, Via del Pratello e Quadrilatero, ai sensi dell'art. 20 del Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione" è stata individuata l'ulteriore area di Via D'Azeglio, al fine di valorizzarne la specificità, e sono stati approvati i primi 4 progetti d'area;

- che i Progetti di cui trattasi, dopo il confronto con le Associazioni di categoria e con Quartieri interessati, sono stati sottoposti alla valutazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha rilasciato le relative autorizzazioni, pervenute in data 17/02/2020;

Considerato

- che l'obiettivo dei progetti d'area è quello di disegnare un assetto dello spazio pubblico in grado di preservare il decoro urbano - coerentemente alla candidatura Unesco dei portici di Bologna - di promuovere lo sviluppo commerciale favorendo un'ordinata e corretta gestione delle attività di impresa con lo scopo di sostenere, nel contempo, il diritto al riposo e alla quiete dei cittadini residenti attraverso uno sforzo comune dei gestori dei pubblici esercizi finalizzato ad uno sviluppo virtuoso dell'area di appartenenza;

- che la definizione dei progetti d'area di cui all'art. 20 del Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione, nelle porzioni di territorio già individuate, costituisce un elemento prodromico obbligatorio rispetto all'applicazione delle disposizioni del Regolamento ai casi singoli, in relazione alle peculiarità storico/architettoniche delle singole aree;

Atteso

- che le porzioni di spazio pubblico al di fuori di quelle indicate nello specifico progetto come concedibili e/o non concedibili, potranno in ogni caso essere oggetto di richieste che saranno valutate secondo quanto stabilito dal Regolamento dell’occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione e dall'Accordo di semplificazione sottoscritto tra questa Amministrazione Comunale e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

- con i singoli esercenti interessati verranno conclusi accordi ex art. 11 L. 241/1990, sostitutivi dei provvedimenti concessori per l'occupazione di suolo pubblico per dehors, disciplinanti gli impegni che i singoli esercenti dovranno assumersi a fronte delle deroghe concesse ai sensi dell'art. 20 del Regolamento in oggetto e consistenti - in via esemplificativa - nella pulizia dei muri dal vandalismo grafico, nel controllo degli avventori volto ad evitare stazionamento all'esterno e garantire la quiete pubblica, nella rimozione di eventuali affissioni abusive dagli arredi urbani in prossimità del proprio esercizio, nella pulizia integrativa della aree prospicienti la propria attività, ed il generale rispetto del Regolamento di Polizia Urbana;

- che, vista la rilevanza delle aree interessate nell'assetto della città e la numerosità degli esercizi interessati, l'Amministrazione Comunale ha convenuto con le Associazioni di categoria e con i Quartieri interessati sull'opportunità di sottoscrivere un Patto di Collaborazione, ai sensi dell'art.5 del Regolamento comunale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, al fine di garantire e facilitare il raccordo e le relazioni con i singoli esercenti nonché la realizzazione degli impegni assunti dai medesimi.

Ritenuto pertanto:

- di approvare i sottoelencati Progetti con indicazione delle seguenti specificità, così come emergono anche dagli elaborati grafici allegati

. PROGETTO D'AREA PA1_VIA ALTABELLA
L’area si trova nel quadrante nord del centro storico e in prossimità di via Rizzoli, arteria principale della città di Bologna.
Via Altabella, tracciata tra via dell’Indipendenza e via Oberdan parallelamente a via Rizzoli, si connota per la presenza del fianco meridionale della Cattedrale di San Pietro e per la torre Azzoguidi.
Nell’area infatti sono presenti, oltre i due sopracitati, numerosi edifici che sono beni tutelati ai sensi degli artt. 2 e 10 del D.Lgs. 42/2004. Si citano ad esempio Casa Gnudi, Palazzo Opizzoni Faccioli, Palazzo del Monte del matrimonio, Negozio di arredamento Gavina.
Nel primo tratto di via Altabella, dalla parte di via dell’Indipendenza, sono presenti dei portici che hanno notevoli dimensioni in altezza, mentre, nella parte finale verso via Oberdan, il portico è del tutto assente. Qui la sezione stradale è limitata, così come la presenza del marciapiede, caratteristiche che si ripropongono anche nelle due strade laterali, d’impronta medioevale: via Caduti di Cefalonia e via Fossalta.
Sono presenti vari stalli destinati ai ciclomotori e ad autoveicoli, generalmente molto usati, aree per il carico/scarico merci e aree per il conferimento dei rifiuti.
La tutela dei beni culturali, la percorribilità da parte di mezzi di soccorso e di servizio e il coordinamento fra i flussi pedonali e ciclabili sono state le esigenze da mettere a sistema con quelle delle occupazioni da parte dei pubblici esercizi.

Prescrizioni specifiche dell'Area
Considerate le caratteristiche sia fisiche che funzionali dell’area in oggetto, l’installazione di dehors di tipo B è prevista solo nel tratto iniziale di via Altabella, tra via dell’Indipendenza e via Fossalta. Lo spazio individuato tiene conto del ritmo dei pieni e dei vuoti del portico, in modo da preservarne la leggibilità.
Via Fossalta, data la ristrettezza della sezione stradale nella parte centrale, non consente di prevedere l’installazione di alcun tipo di dehors, mentre in prossimità dell’incrocio con via Altabella sono state individuati spazi concedibili per dehors di tipo A oltre alla prospicienza, senza mantenere le distanze di mt 1,50 tra un dehors e l’altro.
Sempre in considerazione della ristrettezza stradale, le coperture dei dehors sono limitate esclusivamente alle tende a sbraccio.
Anche in via Caduti di Cefalonia e nella parte terminale di via Altabella verso via Oberdan, per quanto concerne gli spazi concedibili per i dehors di tipo A, vale la possibilità che le occupazioni possano essere in contiguità fra loro, dunque senza che tra l’uno e l’altro ci sia una distanza di almeno 1,50 m, e possano essere estese oltre lo spazio prospiciente del pubblico esercizio di riferimento. Questi dehors potranno essere coperti solo con tende a sbraccio.

. PROGETTO D'AREA PA2_VIA OBERDAN
Via Oberdan si trova nel quadrante nord del centro storico e si connotano come un lungo asse viario che collega via Rizzoli con via Righi e via delle Moline, luogo di grande frequentazione, determinato anche dalla vicinanza con la zona universitaria.
L’area, comprendente anche piazzetta San Simone e piazza San Martino, vede la presenza di numerosi palazzi nobiliari e tratti porticati che costituiscono importanti quinte urbane. Tra gli immobili di pregio che sono beni tutelati ai sensi degli artt. 2 e 10 del D.Lgs. 42/2004 si citano ad esempio Casa Azzoguidi, Chiesa e canonica di San Nicolò degli Albari, Palazzo Romagnoli, Casa Mentasti, Complesso conventuale di San Martino.
Nel primo tratto di Via Oberdan, lato via Rizzoli, non sono presenti tratti porticati e la strada ha una sezione ridotta. La viabilità è garantita solo dopo l’intersezione con via Altabella, in direzione di Piazza San Martino a senso unico di marcia. In questo tratto, dove si nota la presenza della Chiesa di San Nicolò, i pubblici esercizi non sono numerosi. In prossimità di via San Simone si trovano tratti porticati di modesta sezione. In Piazza San Martino e sia su Via Oberdan invece, sono presenti numerosi pubblici esercizi.
Sono presenti vari stalli destinati ai ciclomotori e ad autoveicoli, generalmente molto usati, aree per il carico/scarico merci e aree per il conferimento dei rifiuti sia ecologiche che con cassonetti.
Inoltre nella sopracitata piazza è presente un sistema di carico/scarico e un’area ecologica per il conferimento dei rifiuti.
La tutela dei beni culturali, la percorribilità da parte di mezzi di soccorso e di servizio e il coordinamento fra i flussi pedonali e carrabili sono state le esigenze da mettere a sistema con quelle delle occupazioni da parte dei pubblici esercizi.

Prescrizioni specifiche dell'Area
Considerate le caratteristiche sia fisiche che funzionali dell’area in oggetto, nel primo tratto di via Oberdan è stata consentita l’installazione esclusivamente di dehors di tipo A con coperture mediante tende a sbraccio, mentre in prossimità di Via San Simone è stata possibile l’installazione di dehors anche di tipo B con ombrelloni, oltre alla prospicienza nel rispetto del ritmo dei pieni e dei vuoti dei portici.
In prossimità di Piazza San Martino è consentita l’installazione di dehors anche di tipo B con ombrelloni, sempre nel rispetto del ritmo dei pieni e dei vuoti dei portici. Inoltre esclusivamente in Piazza San Martino l’occupazione è stata concessa in deroga alla prospicienza.
Nel tratto finale di Via Oberdan, a ridosso di Via Righi e Via delle Moline, è stata prevista sotto al portico l’installazione di dehors di tipo A con anche delle delimitazioni, laddove il dislivello del piano stradale e il piano di calpestio del portico sia maggiore di 20 cm. Inoltre nelle aree concedibili è stata prevista l’installazione di dehors anche di tipo B, anche oltre la prospicienza, ma sempre nel rispetto del ritmo dei pieni e dei vuoti e delle distanze di mt 1,50 tra un dehors e l’altro.

. PROGETTO D'AREA PA3_VIA ZAMBONI
Il tratto in oggetto di via Zamboni, comprensivo di piazza Verdi, si trova nel quadrante nord del centro storico e si connota come un lungo asse viario che collega Piazza di Porta Ravegnana con Piazza Puntoni. Inoltre lo spazio antistante il teatro comunale corrisponde ad una delle componenti del sito seriale candidato Unesco.
Nell’area sono presenti numerosi palazzi nobiliari, chiese e tratti porticati che la rendono una delle più frequentate sia da turisti e sia da studenti universitari. Qui tra i beni tutelati ai sensi degli artt. 2 e 10 del D.Lgs. 42/2004 si citano ad esempio Chiesa ed ex Canonica di San Donato, Palazzo Malvasia, Palazzo Malvezzi de’ Medici, Portico della Chiesa di San Giacomo Maggiore, Chiesa di San Giacomo e parte del convento, Ex Oratorio di Santa Cecilia, Palazzo Malvezzi Campeggi, Teatro comunale, Scuderie antiche Bentivoglio, Palazzo Gotti.
Nel primo tratto di via Zamboni, in prossimità di piazza di Porta Ravegnana, sono presenti pochi tratti porticati. Qui l’area è principalmente pedonale e la sezione stradale di modeste dimensioni.
Proseguendo su via Zamboni, in entrambi i lati della strada, sono presenti ampi tratti porticati che hanno notevoli dimensioni in altezza.
Piazza Verdi insieme al Teatro comunale, rappresentano il punto focale dell’intera area, inoltre il tratto di strada di via Zamboni che li tange è componente del sito seriale candidato Unesco. La sezione stradale di gran parte di Via Zamboni è limitata, così come la presenza del marciapiede.
Su via Zamboni nel tratto centrale, precedente piazza Verdi sono presenti numerosi pubblici esercizi. Il sistema della sosta, del carico/scarico merci, è presente prevalentemente lungo le strade laterali a via Zamboni. In prossimità di piazza Puntoni, invece, sono presenti numerosi stalli destinati ai ciclomotori.
La tutela dei beni culturali, la percorribilità da parte di mezzi di soccorso e di servizio e il coordinamento fra i flussi pedonali e ciclabili sono state le esigenze da mettere a sistema con quelle delle occupazioni da parte dei pubblici esercizi.

Prescrizioni specifiche dell'Area
Considerate le caratteristiche sia fisiche che funzionali dell’area in oggetto, nel primo tratto di via Zamboni, in prossimità di piazza di Porta Ravegnana, è stata consentita l’installazione esclusivamente per dehors di tipo A.
L’installazione di dehors di tipo B senza pedana è stata prevista solo nel tratto finale di via Zamboni, in prossimità di Piazza Puntoni, laddove le dimensioni della sezione stradale lo consentono.
Lo spazio individuato, sia per i dehors di tipo A che di tipo B, tiene conto del ritmo dei pieni e dei vuoti dei portici, in modo da preservarne la leggibilità.
A tale proposito è stata consentita in alcune aree l’occupazione oltre alla prospicenza all’interno delle aree concedibili ed in deroga alla distanza minima di mt 1,50 tra un dehors e l’altro.
Dato il grande valore artistico di Via Zamboni, ed in considerazione del fatto che un tratto della stessa è candidata ad entrare nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità in quanto componente del sito seriale “I Portici di Bologna”, al fine di preservare l’area, sono state messe in atto scelte tali da garantire una corretta fruizione pedonale sia della strada che dei numerosi portici presenti.
A tale fine, data l’ampia affluenza di pedoni nei tratti porticati, è stata garantita una fascia di rispetto adeguata ai flussi, concedendo l’installazione con una sola fila di tavolini.

. PROGETTO D'AREA PA4_VIA RIGHI VIA DELLE MOLINE

Via Righi e via Fossalta si trovano nel quadrante nord del centro storico e si connotano come un lungo asse viario che collega via dell’Indipendenza con la zona Universitaria diventando così un luogo di grande frequentazione, determinato anche dalla vicinanza con la stazione e con piazza VIII agosto.
Nell’area sono presenti alcuni edifici che sono beni tutelati ai sensi degli artt. 2 e 10 del D.Lgs. 42/2004, in particolare tra questi si citano Casa Gini e Palazzo Bentivoglio.
Via Righi presenta ampi spazi porticati. La stessa inoltre si connota per la sezione stradale di notevoli dimensioni in larghezza e particolarmente articolata con, oltre alla carreggiata, aree per la sosta e per il carico/scarico merci, isole per il conferimento dei rifiuti, alberature, marciapiedi e fermate degli autobus.
Via delle Moline invece, quasi completamente priva di tratti porticati, ha una sezione stradale molto più stretta, tanto da rendere in alcuni punti difficile la convivenza tra i flussi veicolari, pedonali e ciclabili.
L’articolazione complessa della sede stradale, ma anche delle quinte edilizie e dei passaggi porticati, la tutela dei beni culturali, la percorribilità da parte di mezzi di soccorso e di servizio e il coordinamento fra i flussi pedonali, ciclabili e veicolari sono state le esigenze da mettere a sistema con quelle delle occupazioni da parte dei pubblici esercizi.

Prescrizioni specifiche dell'Area
Considerate le caratteristiche sia fisiche che funzionali dell’area in oggetto, l’installazione di dehors anche di tipo B è stata prevista su tutta via Righi, su strada e su marciapiede, laddove le dimensioni e le funzioni urbane già presenti lo consentono.
In alcune aree le occupazioni per dehors di tipo A e di tipo B è stata consentita oltre alla prospicienza all’interno delle aree concedibili ed in deroga alla distanza minima di mt 1,50 tra un dehors e l’altro, rispettando il ritmo dei pieni e dei vuoti del portico, in modo da preservarne la leggibilità.
Sono state indicate anche le aree non concedibili a tutela del portico e della completa fruizione dello spazio urbano (agevole accesso ai condomini, alle fermate degli autobus, etc.)
Data la presenza quasi totale di tratti porticati su via Righi, le coperture dei dehors sono state limitate esclusivamente ad ombrelloni.
La ristrettezza della sezione stradale di via delle Moline consente di prevedere l’installazione di dehors esclusivamente di tipo A oltre alla prospicenza, ma rispettando la distanza minima di mt 1,50 tra un dehors e l’altro.
Sempre in considerazione della ristrettezza stradale di via delle Moline, le coperture dei dehors sono state limitate esclusivamente alle tende a sbraccio.

Dato atto

- che della presente deliberazione è stata data informazione, come sopra specificato, alle Associazioni di categoria nonchè ai Quartieri interessati;

- ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D. Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267 - così come modificato dal D.L. 174/2012 - del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile dell'Area Economia e Lavoro;

Stabilito che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, ai sensi dell'art. 49 comma 1 del D.Lgs 267/2000, non si richiede il parere del Responsabile dei servizi finanziari in ordine alla regolarità contabile;

Sentiti il Dipartimento Urbanistica, Casa e Ambiente, il Settore Mobilità Sostenibile e Infrastrutture, l'Area Nuove Cittadinanze e Quartiere, il Quartiere Santo Stefano e il Quartiere Porto Saragozza;

Su proposta dell'Area Economia e Lavoro,

A voti unanimi e palesi
D E L I B E R A

1. DI APPROVARE i Progetti per l'Area di Via Altabella, l'Area di Via Oberdan, l'Area di Via Zamboni, e l'Area di Via Righi e Via delle Moline caratterizzati dalle specificità territoriali descritte e che emergono dai relativi elaborati grafici, allegati alla presente deliberazione di cui costituiscono parte integrante e sostanziale, dando atto che per i medesimi sono pervenute le relative autorizzazioni con prescrizioni generiche da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

2. DI DARE ATTO che le porzioni di spazio pubblico al di fuori di quelle indicate nello specifico progetto come concedibili e/o non concedibili, potranno in ogni caso essere oggetto di richieste che saranno valutate secondo quanto stabilito dal Regolamento dell’occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione e dall'Accordo di semplificazione sottoscritto tra questa Amministrazione Comunale e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

3. DI DARE ATTO, altresì, che l'Amministrazione Comunale:

- concluderà con gli esercenti dei pubblici esercizi accordi ex art. 11, sostitutivi dei provvedimenti concessori per l'occupazione di suolo pubblico per dehors, disciplinanti gli impegni che i singoli esercenti dovranno assumersi a fronte delle deroghe concesse ai sensi dell'art. 20 del Regolamento in oggetto, e consistenti - in via esemplificativa - nella pulizia dei muri dal vandalismo grafico, nel controllo degli avventori volto ad evitare stazionamento all'esterno e garantire la quiete pubblica, nella rimozione di eventuali affissioni abusive dagli arredi urbani in prossimità del proprio esercizio, nella pulizia integrativa della aree prospicienti la propria attività, ed il generale rispetto del Regolamento di Polizia Urbana;

- sottoscriverà con le Associazioni di categoria e con i Quartieri interessati, un Patto di Collaborazione, ai sensi dell'art.5 del Regolamento comunale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, al fine di garantire e facilitare il raccordo e le relazioni con i singoli esercenti nonché la realizzazione degli impegni assunti dai medesimi.

Infine, con votazione separata, all'unanimità
DELIBERA


DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.



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