Atto della Giunta

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 451797  /  2022
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DGPRO  /  257   /  2022
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DG  /  210   /  2022
Data seduta 26/07/2022
Data esecutività 27/07/2022
Unità di riferimento Economia
Oggetto REGOLAMENTO DELL'OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI ALL'APERTO ANNESSI AI LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE: RIDEFINIZIONE DEL PROGETTO D'AREA S.STEFANO


Testo dell'atto


L A G I U N T A

Premesso:

- che il "Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione" (P.g. n. 532117/2018) prevede, all'art. 20, che “La Giunta può adottare, con propria deliberazione, linee di indirizzo e progetti per la gestione di spazi aperti in specifiche aree, in particolare del centro storico e/o di ambito paesaggistico, in base a motivate esigenze di funzionalità, decoro e tutela del contesto urbano. Tali progetti, elaborati con la collaborazione dei Quartieri, possono individuare porzioni di suolo disponibili per occupazioni annesse ai locali di pubblico esercizio e soluzioni riguardanti gli allestimenti dei dehors anche in deroga alle norme del presente regolamento”;

- che l'obiettivo dei progetti d'area era ed è quello di disegnare un assetto dello spazio pubblico in grado di preservare il decoro urbano e di promuovere lo sviluppo commerciale favorendo un'ordinata e corretta gestione delle attività di impresa con lo scopo di sostenere, al contempo, il diritto al riposo e alla quiete dei cittadini residenti;

- che i portici di Bologna, che all’epoca erano candidati a far parte della lista dei beni del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, nel luglio del 2021 vi sono stati effettivamente iscritti;

Rilevato:

- che la Giunta, con deliberazione P.g.n. 150373/2019, individuava le aree del centro cittadino per le quali elaborare i Progetti d'Area ai sensi dell'art. 20 del Regolamento;

- che tra le aree individuate con delibera P.G. 107380 in particolare, figura l’area “Santo Stefano”;

- che gli assetti previsti nei Progetti d’Area sono stati definiti dal Comune in applicazione della propria potestà di programmazione adottata ai sensi dell’art. 52 del D.lgs 22 gennaio 2004 n. 42, il Codice dei beni culturali e del paesaggio come modificato dall’art. 2 bis della Legge n. 112/2013, che attribuisce ai Comuni, sentita la Soprintendenza, la possibilità di individuare le aree pubbliche di valore archeologico, storico, artistico o paesaggistico nelle quali vietare o sottoporre a condizioni particolari, alla luce del pregio storico ed architettonico delle aree interessate;

Dato atto:

- che a distanza di circa tre anni dall’entrata in vigore dei Progetti d’area, occorre effettuare una revisione di alcuni di quei progetti a causa della necessità di aggiornare lo stato di fatto, delle criticità emerse in alcuni contesti di particolare valore urbano, culturale e storico paesaggistico in questo lasso di tempo, e delle previsioni del nuovo Pug in vigore dal 29 settembre 2021, tenuto conto anche del quadro pandemico che ha comportato la vigenza dello stato di emergenza degli ultimi anni;

- che costituisce specifico obiettivo operativo del DUP 2021-2023 la pianificazione degli obiettivi e delle azioni materiali e immateriali necessarie in modo integrato per assicurare l’accessibilità per tutte e tutti nella città di Bologna, in particolare allo scopo di prevenire, ridurre e superare le barriere architettoniche negli spazi ed edifici pubblici e privati per le persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive, per gli anziani, per i bambini e in generale per tutti gli abitanti e i fruitori della città;

- che, nel PUG, entrato in vigore il 29 settembre 2021, è prevista l'Azione 2.3a “Rendere la città universalmente accessibile", che introduce il principio della “progettazione universale”, ovvero “la progettazione di prodotti, strutture, programmi e servizi utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate”. L’accessibilità è pertanto conseguita attraverso tale principio, eliminando le barriere, architettoniche e non, per consentire a tutte le persone con disabilità o con ridotte capacità motorie e sensoriali, un accesso su base paritaria e non discriminatoria;

- che tale azione è in collegamento, peraltro, con le azioni 2.3b “Realizzare spazi aperti ed edifici pubblici di alta qualità architettonica e ambientale” e 2.3c “Rinnovare lo spazio stradale in termini di qualità formale ed ambientale, accessibilità e sicurezza” che appunto distingue gli spazi aperti stradali per forma, origine e destinazione, considerando in particolare il paesaggio urbano, le pavimentazioni, gli arredi, la manutenzione;

- che un assetto ordinato ed equilibrato fra gli usi del suolo pubblico nelle aree di pregio è determinante per assicurare il decoro dei complessi monumentali e di tutti gli immobili demaniali;

- che in tempi recenti nello specifico alcune aree hanno visto un aumento importante della frequentazione non solo turistica, sia nelle ore diurne sia nelle ore notturne, che rende necessaria una più approfondita progettazione dell’uso del suolo che coniughi la tutela del contesto storico con la qualità urbana di cui devono poter godere sia i cittadini sia i visitatori;

- che occorre garantire l'accessibilità a piazza Santo Stefano, la cui pavimentazione è in acciottolato;

- che è pertanto interesse pubblico ridefinire i progetti d’area, individuando con esattezza le porzioni di suolo pubblico per spazi all’aperto destinati agli esercizi di somministrazione, definendo dimensioni e modi dell’occupazione, a salvaguardia delle primarie esigenze di tutela dei contesti storico – architettonici, delle principali funzioni della gestione urbana, tra cui in particolare mobilità e raccolta rifiuti, sia quelle dei cittadini residenti e, in particolare, del diritto all'accessibilità;

Valutato:

- che l’area su cui si affaccia il complesso monumentale di Santo Stefano è certamente una delle più pregiate del centro storico di Bologna e si caratterizza anche per la presenza di numerosi palazzi nobiliari tardo-medievali e rinascimentali. L’intera area è una componente fondamentale della serie che da luglio 2021 è parte della Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, in quanto i portici che vi si affacciano sono espressione di una cultura architettonica di grande raffinatezza, sia nel disegno complessivo sia nei singoli elementi architettonici alla moda antica che li compongono (colonne, basi, capitelli , volte, ecc.);

- che la piazza, connotata da un’originale morfologia che richiama la forma triangolare, privilegia un preciso punto di vista che si origina dal suo vertice verso il complesso monumentale. Tale suggestiva percezione, per essere appieno goduta, non dovrebbe essere disturbata da interferenze particolarmente invasive e per questo, già nel precedente Progetto d’Area era stato vietato l’uso di ombrelloni;

- che la Soprintendenza, nella propria autorizzazione P.G. 3334/2020 del 14/2/2020, relativa al progetto d’area Santo Stefano, esprimeva il seguente orientamento: “prediligere l’occupazione su un solo lato della strada su cui si andranno ad installare le strutture dei dehors”;

- che per garantire sia la giusta fruizione della visuale sul complesso monumentale sia la possibilità di accedere universalmente ed usufruire dei portici Patrimonio dell’Umanità Unesco, è necessario aggiornare il progetto d'Area;

Considerato

- che occorre procedere ad una definizione più puntuale dei progetti d’area, attraverso un riassetto degli spazi per alcune porzioni di essi;

- che la disciplina, posta in via generale per tutti i progetti d’area, approvati con delibere PP.GG. nn. 150373/2019, 115861/2020, 125943/2020 e 107380/2020, è stata integrata e modificata con le disposizioni delle delibere di Giunta P.G.418288/2022 e 427948/2022, attraverso le disposizioni seguenti che sostituiscono in parte quanto disciplinato nei precedenti atti di cui sopra:

- a) che le porzioni di spazio pubblico al di fuori di quelle indicate nello specifico progetto come concedibili e/o non concedibili, non saranno concesse per occupazione di dehors, anche in deroga (ex art.20 Regolamento) alle previsioni regolamentari;
- b) l’ufficio raccoglie le segnalazioni di attività che desiderino ottenere un nuovo dehors o allargarne uno già esistente, al di fuori delle aree indicate nelle planimetrie come concedibili, e ne tiene conto ai fini dell’istruttoria per l’aggiornamento dei progetti d’area, oppure, può, valutando l’impatto minimo, in particolare in relazione al contesto urbano di inserimento, di richieste di dehors di tipo A, procedere d’ufficio tramite verifiche istruttorie;
- c) che si ritiene superata la previsione della applicazione dell’istituto degli accordi di cui all’art.11 della legge 241/90 e dei patti di collaborazione, per cui si rimanda alla disciplina ordinaria;

- che gli elaborati che illustrano la nuova e più puntuale definizione dei progetti d’area devono essere inviati in Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, al fine di ottenere la necessaria autorizzazione, così come stabilito nell’”Accordo di semplificazione per i procedimenti autorizzativi di occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione” sottoscritto il 24 maggio 2019;

Ritenuto

- di individuare nella porzione di area denominata Piazza Santo Stefano, un nuovo assetto territoriale evidenziato dalla planimetria allegata sub A2) al presente atto, che sostituisce la precedente già approvata con delibera n. 107380/2020, in particolare per quanto riguarda le aree concedibili per dehors;

- che la ridefinizione dell’assetto urbano, così come risultante dalla tavola allegata al presente atto, è motivato da esigenze di decoro, funzionalità e tutela del contesto urbano di valore storico e architettonico e da una non più rinviabile necessità di assicurare l'accessibilità universale di quei luoghi;

- che l'interesse pubblico, a seguito della ponderazioni degli interessi coinvolti, consiste nella tutela del bene primario della preservazione del contesto storico-artistico rispetto alle altre funzioni ed usi potenzialmente esercitabili in quegli stessi spazi;

- che è interesse pubblico garantire, altresì, l'accessibilità universale di quel luogo;

- che a seguito dell’approvazione della presente delibera, l’Amministrazione si prefigge di conseguire un assetto equilibrato quale espressione di questo contemperamento nell’area predetta, e che pertanto le concessioni di dehors quinquennali attualmente in essere decadranno a far data dal novantesimo giorno successivo all’autorizzazione rilasciata della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara sui progetti allegati;

Ritenuto, altresì,

- che, per la porzione di area Piazza Santo Stefano, vengono approvate le nuove tavole allegate al presente atto con le lettere A1) e A2), che sostituiscono quelle in precedenza vigenti;

- che, di conseguenza, per la predetta porzione di area, i titolari interessati ad occupare le porzioni dichiarate concedibili, dovranno presentare nuova istanza di concessione che sarà valutata alla luce delle nuove disposizioni approvate con il presente atto;

Vista la disposizione dell’art.7 del “Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione”, approvato con delibera di Consiglio Comunale P.G. 532117/2018, che dispone che “Le concessioni possono essere revocate o sospese per motivate ragioni di pubblico interesse”;

Dato atto:

- che della presente deliberazione è stata data informazione alle Associazioni di categoria e al Presidente del Quartiere interessato;

- che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, ai sensi dell'art. 49 comma 1 del D.Lgs 267/2000;

Preso atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267, così come modificato dal DL. 174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Settore Economia;

Stabilito che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, ai sensi dell'art. 49 comma 1 del D.Lgs 267/2000, non si richiede il parere del Responsabile dei servizi finanziari in ordine alla regolarità contabile;

Ritenuto infine di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del D. Lgs. n. 267/2000;

Su proposta del Settore Economia

A voti unanimi e palesi
D E L I B E R A

1. DI RIDEFINIRE la disciplina approvata con deliberazione di Giunta Comunale P.G.N.150373/2019 relativa al Progetto d’Area Santo Stefano, individuando un nuovo assetto territoriale come si evince dalla cartografia planimetrica allegata sub A1) e A2), che si approva quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, alla luce delle rinnovate esigenze di interesse pubblico relative, in particolare, alla Tutela dei contesti storico - architettonici ed all’accessibilità,

2. DI PROPORRE tale assetto dell’area all’autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, così come stabilito nell’”Accordo di semplificazione per i procedimenti autorizzativi di occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione” sottoscritto il 24 maggio 2019;

3. DI STABILIRE che a seguito dell’approvazione della presente delibera, per la porzione di area individuata nell’allegato A2, le concessioni di dehors quinquennali vigenti alla data di approvazione del presente atto, decadono a far data dal novantesimo giorno successivo il rilascio dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara; che, di conseguenza, per la medesima area, i titolari interessati ad occupare le aree dichiarate concedibili nel presente atto dovranno presentare nuova istanza di concessione che sarà valutata alla luce della nuova disposizione approvata con il presente atto;

inoltre, con votazione separata, all'unanimità
DELIBERA

DI DICHIARARE il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art.134, comma 4, del D.Lgsl. 267/2000.


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