Atto della Giunta

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 481985  /  2024
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DGPRO  /  207   /  2024
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DG  /  169   /  2024
Data seduta 12/07/2024
Data esecutività 15/07/2024
Unità di riferimento Politiche abitative - Dipartimento Welfare e promozione del benessere di comunità
Oggetto INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA PER L'ABITARE COLLABORATIVO E SOLIDALE NELL'IMMOBILE DI PROPRIETA' DI ACER BOLOGNA, SITO IN VIA CARRACCI NN.61-63-63/2, DA DEDICARE TEMPORANEAMENTE A POLITICHE DI EMERGENZA ABITATIVA


Testo dell'atto

LA GIUNTA

Viste:
le Linee Programmatiche del Mandato Amministrativo 2021-2026 del Comune di Bologna, “La grande Bologna, per non lasciare indietro nessuno” di cui all’O.d.g. del Consiglio Comunale n. 54, P.G. 38101/2022, nelle quali, in materia di politiche per la casa, si evidenzia, tra gli altri, l'obiettivo di “attivare nuovi progetti di edilizia sociale su aree pubbliche, anche stimolando la partnership con operatori locali, tenendo presente le potenzialità offerte da comparti già pianificati o stimolare l’attuazione del PUG rispetto alle previsioni per l’edilizia sociale negli interventi privati a varia scala”;

la Deliberazione del Consiglio DC/PRO/2023/43 - n. rep.DC/2023/45 - P.G.469844/2023 con la quale sono state approvate le linee d’indirizzo del Piano per l’abitare, un insieme di strategie, azioni e strumenti - di breve e medio periodo - per rispondere in modo strutturale alla domanda sociale di casa nel territorio comunale;

tra le diverse “Strategie” previste dal citato Piano, vi sono la “Sperimentazione di nuove forme dell’abitare collaborativo” e la definizione di “Programmi per rigenerare l’Edilizia Residenziale Pubblica”;

il vigente Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) e il Regolamento Edilizio contengono la disciplina specifica per la definizione e promozione degli interventi di Edilizia Residenziale Sociale, tra cui anche quelli attinenti all’abitare condiviso e solidale;

i progetti di transizione abitativa e di pronta accoglienza, di cui alle Linee di indirizzo approvate con Delibera di Giunta DG/PRO/2022/130 - n, Rep.DG/2022/95- P.G.178691/2022, che il Comune sta da tempo realizzando e che rappresentano una risposta all'emergenza abitativa, proponendo un sostegno all'abitare che consiste nella messa a disposizione di appartamenti o di posti letto - anche in strutture alberghiere private, ove quelle pubbliche siano insufficienti - adibiti allo svolgimento di servizi temporanei in regime di concessione d'uso a favore di cittadini in condizione di precarietà ed emergenza abitativa;

gli altri interventi residenziali socio-assistenziali, disposti dal Comune, che rispondono anche a gravi bisogni abitativi, come per la grave emarginazione adulta, le donne a rischio di subire violenza, i cittadini migranti richiedenti o beneficiari di protezione internazionale;

la rilevante pressione su questi tipi di servizi abitativi, che si è acuita negli ultimi anni anche in ragione degli effetti a medio termine della crisi pandemica da Covid-19;

l’attuale condizione di sostanziale esaurimento delle risorse abitative pubbliche per la pronta accoglienza funzionali a rispondere in modo tempestivo ed efficace al crescente numero di nuclei con fragilità in condizioni di emergenza abitativa;

Premesso che:
l’ACER di Bologna è proprietaria di un immobile con destinazione residenziale situato a Bologna in via Carracci civici 61-63-63/2 (codice ced 2693), composto da 24 alloggi, 28 cantine e 6 sottotetti, una corte esterna con 19 posti auto, per una SLV di circa 2.033 mq;

in virtù dei rispettivi obiettivi di welfare abitativo, Comune e ACER hanno convenuto di valutare congiuntamente l’opportunità di attivare un progetto innovativo con finalità sociali sull’immobile in discorso, al fine del suo recupero complessivo per l’utilizzo nell’ambito dell’Edilizia Residenziale Sociale;

per svolgere tale valutazione di opportunità, e per avere piena contezza dei costi realizzativi delle opere manutentive, con Delibera PG 121347/2024 del 27 Febbraio 2024 la Giunta ha approvato un Atto Aggiuntivo alla convenzione stipulata in data 29/06/2020 Rep 4985, tra il Comune di Bologna e l’ACER, per la valutazione di sicurezza dell’immobile di via Carracci in discorso;

le valutazioni summenzionate hanno restituito un quadro complessivo, che pur non coerente con le attuali Norme Tecniche (così come la maggior parte delle costruzioni in muratura di vecchia edificazione), non ha determinato evidenze di criticità tali da rendere inagibili, anche parzialmente, i suddetti spazi. Le medesime valutazioni hanno altresì evidenziato la necessità di interventi programmabili di miglioramento sismico e di consolidamento strutturale in relazione al sistema di copertura, al vano scale e ai solai di piano/pareti portanti;

tali interventi per la completa rifunzionalizzazione dell’immobile verranno definiti in un Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica, che comprenderà anche l’individuazione di un procedimento di evidenza pubblica per la sua assegnazione nell’ambito delle politiche dell’abitare collaborativo e solidale; con la definizione del progetto, in relazione al perfezionamento della Convenzione con ACER per la messa a disposizione dell’immobile in discorso al Comune, per un tempo congruo, si procederà con l’adeguamento degli strumenti di programmazione finanziaria e del Piano pluriennale dei lavori pubblici;

nella seduta del 23 Aprile u.s. la Giunta ha assunto un Orientamento recante “Indirizzi per l’ampliamento di progetti per l’Abitare condiviso e solidale, in attuazione del Piano per l’Abitare, con specifico riferimento all’immobile di proprietà comunale denominato ex conceria Ravaglioni in via Capo di Lucca civico 22, e all’immobile di proprietà di ACER Bologna in via Carracci civici 61-63-63/2”, ove tra l’altro si stabiliva, relativamente all’immobile di via Carracci in discorso - una volta acquisiti gli esiti della valutazione di sicurezza e il Quadro Economico degli interventi manutentivi necessari alla piena rifunzionalizzazione dell’edificio - di verificare la disponibilità di ACER a concedere il predetto immobile al Comune per almeno 30 anni, a titolo non oneroso, per le summenzionate finalità connesse a progetti di abitare condiviso e solidale;

ACER ha manifestato il proprio interesse all’adesione agli obiettivi sociali individuati e la piena disponibilità a cedere l’uso dell’immobile in discorso a titolo non oneroso, per 30 anni, in ragione dei lavori di rifunzionalizzazione che saranno a totale cura e spese del Comune, sia in relazione alla prima fase di utilizzo temporaneo nell’ambito delle politiche di emergenza abitativa, sia in relazione alla seconda e definitiva fase per adibirlo ad un progetto sociale di abitare collaborativo;

Considerato che:
per concretizzare tali obiettivi, Comune ed ACER hanno perciò condiviso di sottoscrivere, entro 120 giorni dalla presente Deliberazione, una Convenzione che disciplini nel dettaglio le condizioni e gli impegni reciproci finalizzati alla messa a disposizione al Comune, per 30 anni e a titolo non oneroso, dell’immobile sito in via Carracci civici 61-63-63/2 di proprietà della stessa ACER, per realizzarvi il summenzionato progetto di abitare collaborativo;

in detta Convenzione verranno concordate anche le modalità di presa in carico delle utenze, delle imposte e tributi, nonché definito il regime fiscale ad essa sotteso;

in ragione della corrente e grave tensione abitativa, che come precedentemente evidenziato si manifesta anche nel crescente numero di nuclei in condizioni di estrema fragilità abitativa a cui il Comune non è in grado di far fronte con le opportune risorse abitative pubbliche, si rende tuttavia necessario implementare immediatamente la prima fase progettuale, relativa alla realizzazione di un intervento temporaneo di accoglienza nell’ambito delle politiche comunali di contrasto all’emergenza abitativa;

è perciò opportuno - nelle more di una definitiva Convenzione con ACER nei termini più sopra evidenziati - sottoscrivere, entro 15 giorni dalla presente Deliberazione, una Scrittura Privata con la stessa ACER per consentire al Comune di effettuare immediatamente l’intervento socio assistenziale e, contestualmente, avviare i lavori provvisionali, attività entrambe funzionali alla realizzazione dell' intervento temporaneo di accoglienza come citato in premessa, Scrittura che dovrà esplicitare, tra l’altro, il coinvolgimento dei diversi Settori competenti in relazione ai lavori e ai servizi da svolgere, i referenti per ciascuna attività, l’organizzazione materiale e la loro sequenza, nonché l’impegno di ACER alla restituzione delle somme spese dal Comune per le predette attività ove - per la diretta volontà della stessa ACER - non si perfezionasse la Convenzione più sopra richiamata, nei modi e nei tempi indicati;

per realizzare nell'immobile interventi temporanei di accoglienza, in attesa dei definitivi interventi di rifunzionalizzazione complessiva così come indicato in precedenza in relazione alla scheda di sicurezza, si rendono necessarie alcune lavorazioni sugli impianti elettrici, su alcune superfici vetrate dei serramenti esterni e dei parapetti dei vani scala, oltre alla voltura delle utenze di energia elettrica. La stima sommaria di tali lavori è quantificabile in circa 200.000,00 Euro, che trova copertura nell’ambito del vigente contratto di Accordo Quadro (c.d. Global Edilizia - Contratto Rep. 212484 del 20/11/2015); detti lavori sono eseguibili in circa 60 giorni naturali e consecutivi;

Considerato, inoltre, che:
l’immobile in discorso risulta attualmente occupato da 36 nuclei familiari per un totale di 111 persone di cui 41 minori, come da censimento effettuato dal Pronto Intervento Sociale;

tutti i nuclei hanno ricevuto una prima valutazione da parte del Servizio Sociale a seguito di un censimento realizzato dal Pronto Intervento Sociale, risultano privi di un’abitazione disponibile e, al contempo, presentano condizioni di fragilità di varia natura, da verificare ulteriormente a distanza di alcuni mesi dal primo censimento; tale situazione determina pertanto uno stato di emergenza abitativa per il quale il Comune di Bologna, in caso di liberazione forzata dell’immobile, dovrebbe intervenire, nell’ambito delle proprie competenze, a garanzia dell’incolumità soprattutto dei minori presenti e, in caso di impossibilità di reperimento di soluzioni abitative proprie, anche ricorrendo all’utilizzo di strutture alberghiere private sul territorio comunale o metropolitano, comunque oggi di difficile individuazione;

il costo di tali soluzioni abitative emergenziali - ricorrendo anche al mercato privato - è di rilevante dimensione, tale da rendere certamente più vantaggioso per il pubblico interesse, la realizzazione di un intervento temporaneo di accoglienza supportato da un servizio sociale di prossimità nello stabile di via Carracci in discorso, ove garantire in via transitoria una soluzione abitativa ai nuclei in emergenza, per il solo periodo strettamente necessario ad individuare alternative alloggiative differenti;

le predette attività socio-assistenziali nell’immobile in discorso hanno un costo stimato in circa Euro 500.000,00, somme che trovano copertura negli attuali stanziamenti del bilancio pluriennale 2024-25-26 del Dipartimento Welfare nell’ambito delle risorse già destinate a questo tipo di interventi; il periodo transitorio di permanenza risulta anche funzionale al perfezionamento delle seconda e definitiva fase del percorso, cioè alla predisposizione di un Progetto di Fattibilità Tecnico Economica per la completa rifunzionalizzazione dello stabile e individuazione di un procedimento di evidenza pubblica per la sua assegnazione nell’ambito delle politiche dell’abitare collaborativo e solidale dell’Amministrazione, da attuarsi una volta conclusa la fase transitoria di accoglienza e liberato l’immobile da persone e cose;

Ritenuto, pertanto, opportuno avviare il procedimento di acquisizione della disponibilità, a titolo non oneroso, dell’immobile di via Carracci in discorso, per anni 30 e nei termini più sopra descritti, al fine di realizzare un progetto di abitare collaborativo e solidale che coinvolga anche soggetti del Terzo Settore e, nelle more della definizione del progetto di riqualificazione, per realizzare un intervento temporaneo per l’accoglienza abitativa;

Valutato opportuno dichiarare l’immediata esecutività della presente deliberazione in ragione dell’urgenza di attuare le iniziative previste;

Sentito il Settore Edilizia Pubblica;

Considerato che la presente deliberazione comporta effetti diretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente per le attività manutentive funzionali alla sistemazione temporanea della struttura per la pronta accoglienza abitativa e per i costi gestionali conseguenti, che trovano copertura nelle risorse già stanziate a bilancio, rispettivamente nel vigente contratto di Accordo Quadro (cd. Global Edilizia - Contratto Rep. 212484 del 20/11/2015) e negli stanziamenti del Dipartimento Welfare già destinate a questo tipo di servizi, di cui al CDR 040 - Capitolo U46800-200 Interventi a contrasto della marginalità sociale rivolti a cittadini italiani e stranieri che hanno le necessarie disponibilità;

relativamente alle utenze per il periodo di gestione della struttura temporanea per la pronta accoglienza abitativa, la copertura finanziaria si trova nel cap. U49960-000 "Servizi diversi e spese economali varie per la gestione di immobili comunali ed affittanze passive - Sociale" del Settore Patrimonio CDR 004;

per quanto attiene alla rifunzionalizzazione definitiva dell’edificio per la realizzazione di un progetto di Abitare Collaborativo, da attuarsi una volta conclusa la fase transitoria di pronta accoglienza, si procederà con l’adeguamento degli strumenti di programmazione finanziaria e del Piano pluriennale del lavori pubblici, in esito alla definizione del progetto di fattibilità tecnico economica e in relazione al perfezionamento della Convenzione con ACER per la messa a disposizione dell’immobile al Comune,

Preso atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, così come modificato dal D.L. 174/2012, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Settore Politiche Abitative, dal Responsabile del Settore Gestione Bene Pubblico, dal Responsabile del Settore Patrimonio, dal Capo Dipartimento Welfare e promozione del benessere di comunità,

si richiede e prende atto, ai sensi dell’art. 49 comma 1 del D.Lgs.267/2000, del parere favorevole in ordine alla regolarità contabile espresso dalla Responsabile dei servizi finanziari.

Su proposta del Settore Politiche Abitative e del Settore Patrimonio, congiuntamente al Dipartimento Urbanistica Casa Ambiente e Patrimonio, del Settore Gestione Bene Pubblico congiuntamente al Dipartimento Lavori Pubblici, Verde e Mobilità, e del Dipartimento Welfare e promozione del benessere di comunità;

A voti unanimi e palesi,
DELIBERA


1) DI DARE MANDATO al responsabile del Settore Politiche Abitative, di concerto con gli altri Settori competenti, di perfezionare, entro 120 giorni dall’approvazione del presente Atto, una Convenzione con ACER, che disciplini nel dettaglio gli impegni reciproci finalizzati alla messa a disposizione al Comune, per 30 anni e a titolo non oneroso, dell’immobile di via Carracci civici 61-63-63/2 di proprietà della stessa ACER, per realizzare un progetto di abitare collaborativo che coinvolga anche soggetti del Terzo Settore, e in via transitoria un servizio di accoglienza temporanea;

2) DI DARE MANDATO al responsabile del Settore Patrimonio, di perfezionare, entro 15 giorni dall’approvazione del presente Atto, una Scrittura Privata con la stessa ACER per consentire al Comune di effettuare l’intervento socio assistenziale e, contestualmente, avviare i lavori provvisionali, attività entrambe necessarie e funzionali a garantire, in via transitoria, una soluzione abitativa in emergenza ai nuclei ivi già presenti, evitandone l’allontanamento immediato attraverso la realizzazione di un intervento temporaneo di accoglienza, come citato in premessa; Scrittura che dovrà contenere, tra l’altro, l’impegno di ACER alla restituzione delle somme spese dal Comune per le predette attività ove - per volontà della stessa ACER - non si perfezionasse la Convenzione richiamata al punto precedente;

3) DI DARE MANDATO al responsabile del Settore Gestione Bene Pubblico, una volta perfezionata la predetta Scrittura privata, di avviare immediatamente i lavori manutentivi strettamente necessari così come descritti in premessa;

4) DI DARE MANDATO al Capo Dipartimento Welfare e promozione del benessere di comunità, di predisporre, di concerto con ASP Bologna, un servizio di prossimità rivolto ai nuclei fragili presenti nell’immobile in parola, per la prima risposta ai bisogni emergenti e l’accompagnamento verso i servizi territoriali competenti per la presa in carico;

5) DI DARE MANDATO al responsabile del Settore Politiche Abitative, di concerto con il Settore Edilizia Pubblica e il Settore Gestione Bene Pubblico, di definire un Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica per la completa rifunzionalizzazione dell’immobile in discorso e di individuare un procedimento di evidenza pubblica per la sua assegnazione nell’ambito delle politiche dell’abitare collaborativo e solidale, coinvolgendo anche soggetti del Terzo Settore, da attuarsi una volta conclusa la fase transitoria di pronta accoglienza e liberato l’immobile da persone e cose.

Infine, con votazione separata, all'unanimità
DELIBERA


DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.lgs. 267/2000, al fine di consentire l'immediato avvio degli adempimenti conseguenti.


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