Atto della Giunta

 

Dati dell' atto

PG (Nr. / Anno) 107380  /  2020
Proposta (Tipo / Nr. / Anno) DGPRO  /  22   /  2020
Repertorio (Tipo / Nr. / Anno) DG  /  43   /  2020
Data seduta 10/03/2020
Data esecutività 10/03/2020
Unità di riferimento Area Economia e Lavoro
Oggetto INTEGRAZIONE DELLA DELIBERA DI GIUNTA P.G. N. 150373/2019 E APPROVAZIONE DEI PROGETTI D'AREA DI VIA D'AZEGLIO, VIA S. STEFANO, VIA DEL PRATELLO E QUADRILATERO, AI SENSI DELL'ART.20 DEL REGOLAMENTO DELL'OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO PER SPAZI ALL'APERTO ANNESSI AI LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE


Testo dell'atto

L A G I U N T A


Premesso

- che il Nuovo "Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione" (P.g. n. 532117/2018) prevede, all'art. 20, che la Giunta possa adottare, con propria deliberazione, "linee di indirizzo e progetti per la gestione di spazi aperti in specifiche aree, in particolare del centro storico, in base a motivate esigenze di funzionalità, decoro e tutela del contesto urbano";

- che, in particolare, l'art.20 del citato Regolamento consente di derogre ad alcune norme in vista del rilievo attribuito a specifiche realtà territoriali nelle quali insista un'alta densità di attività commerciali, sulla base di motivate esigenze di funzionalità;

- che l'obiettivo dei 'Progetti d'Area' è, dunque, quello di disegnare un assetto dello spazio pubblico che – tenendo conto delle esigenze dei pubblici esercizi e dei residenti- sia volto al miglioramento della qualità urbana nei contesti che presentano tematiche peculiari tali da non trovare soddisfazione nella mera applicazione del Regolamento Dehors;

Rilevato

- che, con Deliberazione P.g.n. 150373/2019 avente ad oggetto "Individuazione delle porzioni di spazio cittadino ai fini dell'elaborazione dei progetti d'Area ai sensi dell'art. 20 del Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione", la Giunta ha individuato otto aree del Centro Storico di cui ha inteso valorizzare le specificità, tenendo conto delle caratteristiche peculiari e del contesto globale di riferimento;

- che, in attuazione di quanto indicato nel regolamento e nella soprarichiamata deliberazione, l'Amministrazione ha condotto un'analisi approfondita delle esigenze di gestione differenziata del territorio urbano, anche grazie al coinvolgimento e alla collaborazione dei rappresentanti di categoria e dei Quartieri interessati, che si sono fatti portatori dei bisogni e della criticità delle specifiche realtà, avanzando anche proposte migliorative e/o integrative di cui si è tenuto conto nella redazione delle proposte finali;

- che durante il confronto con le Associazioni di categoria e con i Quartieri è emersa l'opportunità di individuare un'ulteriore Area, quella di Via D'azeglio - ad integrazione della già richiamata deliberazione di Giunta P.G.N. 150373/2019 - per una gestione del territorio che tenga conto delle esigenze di promozione e cura del contesto urbano di riferimento;

- Progetti di cui trattasi, dopo il confronto con le Associazioni di categoria e con Quartieri interessati, sono stati sottoposti alla valutazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha rilasciato le relative autorizzazioni, pervenute in data 22/01/2020 ed in data 14/02/2020;

Considerato

- che l'obiettivo dei progetti d'area è quello di disegnare un assetto dello spazio pubblico in grado di preservare il decoro urbano - coerentemente alla candidatura Unesco dei portici di Bologna - di promuovere lo sviluppo commerciale favorendo un'ordinata e corretta gestione delle attività di impresa con lo scopo di sostenere, nel contempo, il diritto al riposo e alla quiete dei cittadini residenti attraverso uno sforzo comune dei gestori dei pubblici esercizi finalizzato ad uno sviluppo virtuoso dell'area di appartenenza;

- che la definizione dei progetti d'area di cui all'art. 20 del Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione, nelle porzioni di territorio già individuate, costituisce un elemento prodromico obbligatorio rispetto all'applicazione delle disposizioni del Regolamento ai casi singoli, in relazione alle peculiarità storico/architettoniche delle singole aree;

Atteso

- che le porzioni di spazio pubblico al di fuori di quelle indicate nello specifico progetto come concedibili e/o non concedibili, potranno in ogni caso essere oggetto di richieste che saranno valutate secondo quanto stabilito dal Regolamento dell’occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione e dall'Accordo di semplificazione sottoscritto tra questa Amministrazione Comunale e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

- con i singoli esercenti interessati verranno conclusi accordi ex art. 11 L. 241/1990, sostitutivi dei provvedimenti concessori per l'occupazione di suolo pubblico per dehors, disciplinanti gli impegni che i singoli esercenti dovranno assumersi a fronte delle deroghe concesse ai sensi dell'art.20 del Regolamento in oggetto e consistenti - in via esemplificativa - nella pulizia dei muri dal vandalismo grafico, nel controllo degli avventori volto ad evitare stazionamento all'esterno e garantire la quiete pubblica, nella rimozione di eventuali affissioni abusive dagli arredi urbani in prossimità del proprio esercizio, nella pulizia integrativa della aree prospicienti la propria attività, ed il generale rispetto del Regolamento di Polizia Urbana;

- che, vista la rilevanza delle aree interessate nell'assetto della città e la numerosità degli esercizi interessati, l'Amministrazione Comunale ha convenuto con le Associazioni di categoria e con i Quartieri interessati sull'opportunità di sottoscrivere un Patto di Collaborazione, ai sensi dell'art.5 del Regolamento comunale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, al fine di garantire e facilitare il raccordo e le relazioni con i singoli esercenti nonché la realizzazione degli impegni assunti dai medesimi.

Ritenuto pertanto:

- di approvare i sottoelencati Progetti con indicazione delle seguenti specificità, così come emergono anche dagli elaborati grafici allegati

. PROGETTO D'AREA PA9_VIA D'AZEGLIO
L’area si trova nel quadrante sud del centro storico e in prossimità di Piazza Maggiore, cuore della città di Bologna. Nell’area sono presenti numerosi edifici che sono beni tutelati ai sensi degli artt. 2 e 10 del D.Lgs. 42/2004 tra cui edifici nobiliari di pregio e chiese di importante valore storico-architettonico. Si citano ad esempio la Basilica di San Petronio, Palazzo dei Notari e del Registro, Chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini, Torre de' Galluzzi, Palazzo Ratta Agucchi. I tratti porticati, di modeste dimensioni sia in altezza che in larghezza, sono presenti esclusivamente in corrispondenza di via Farini e dei civici 20-24 di via d’Azeglio, i primi risultano più ampi. Via d’Azeglio, tra Piazza Maggiore e via Farini e via de’ Pignattari sono strade pedonali ed hanno una modesta densità di pubblici esercizi, mentre i flussi di pedoni sono decisamente più consistenti. L’area vede inoltre la presenza di Piazza de’ Celestini dove si trova la famosa casa di Lucio Dalla. La tutela dei beni culturali, la percorribilità da parte di mezzi di soccorso e di servizio e il coordinamento fra i flussi pedonali e ciclabili sono state le esigenze da mettere a sistema con quelle delle occupazioni da parte dei pubblici esercizi.
Prescrizioni specifiche dell'Area
Considerate le caratteristiche sia fisiche che funzionali dell’area in oggetto, è stata consentita l’installazione esclusivamente di dehors di tipo A. Lo spazio individuato ha tenuto conto del ritmo dei pieni e dei vuoti dei portici, in modo da preservarne la leggibilità laddove presenti. Nel primo tratto di via d’Azeglio, in prossimità di Piazza Maggiore, e in via de’ Pignattari, a causa della sezione stradale esigua e delle sue caratteristiche è stata consentita l’occupazione oltre alla prospicenza all’interno delle aree concedibili, senza mantenere le distanze minime di mt 1,50 tra un dehors e l’altro.

. PROGETTO D'AREA PA5_VIA S.STEFANO
L’area comprende piazza della Mercanzia, via Santo Stefano e l’omonima piazza, corrispondente ad una delle componenti del sito seriale candidato Unesco. Essa vede l’eccezionalità del complesso monumentale di Santo Stefano e la presenza di numerosi palazzi nobiliari e tratti porticati che costituiscono importanti quinte urbane. Tra gli immobili di pregio che sono beni tutelati ai sensi degli artt. 2 e 10 del D.Lgs. 42/2004 si citano ad esempio Palazzo della Mercanzia e Palazzo Sempieri, Casa Berti Pichat, Casa Isolani, Palazzo Bianchini, Basilica di Santo Stefano, Palazzo Hercolani. Su tutto il tratto di via Santo Stefano, in corrispondenza dei civici dispari, sono presenti portici che hanno notevoli dimensioni in altezza. Dal lato opposto, in corrispondenza dei civici pari, non ci sono tratti porticati. Piazza Santo Stefano, invece, punto focale dell’intera area, si caratterizza per la presenza di ampi tratti porticati e presenta una pavimentazione per la maggior parte in ciottoli a differenza di quella di via Santo Stefano. Quest’ultima ha una sezione stradale limitata e ospita aree destinate al carico/scarico merci e stalli per la sosta. La tutela dei beni culturali, la percorribilità da parte di mezzi di soccorso e di servizio e il coordinamento fra i flussi pedonali e ciclabili sono state le esigenze da mettere a sistema con quelle delle occupazioni da parte dei pubblici esercizi.
Prescrizioni specifiche dell'Area
Considerate le caratteristiche sia fisiche che funzionali dell’area in oggetto, è stata consentita l’installazione di dehors di tipo B senza pedana solo nel tratto che va da piazza della Mercanzia a piazza Santo Stefano, laddove le dimensioni della sezione stradale lo consentono. Lo spazio individuato ha tenuto conto del ritmo dei pieni e dei vuoti dei portici, in modo da preservarne la leggibilità laddove presenti. A tal fine nelle aree indicate è stata consentita l’occupazione oltre alla prospicenza all’interno delle aree concedibili, ma sempre nel rispetto delle distanze minime di mt 1,50 tra un dehors e l’altro. Dato il dislivello, maggiore di cm 20, in alcuni tratti, tra il piano stradale e quello di calpestio del portico, si è introdotta la possibilità che le occupazioni per dehors di tipo A possano prevedere negli occhi di portico delle delimitazioni. Dato il grande valore artistico della piazza, ed in considerazione del fatto che la stessa è candidata ad entrare nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità in quanto componente del sito seriale “I Portici di Bologna”, è stata indicata l’occupazione di dehors solo di tipo A, non consentendo l’installazione di alcun tipo di copertura. A tutela della leggibilità del ritmo dei pieni e dei vuoti dei portici è stato consentita l’installazione di dehors oltre alla prospicienza all’interno delle aree concedibili, ma sempre nel rispetto del mantenimento delle distanze di mt. 1,50 tra un dehors e l’altro. Vista l’ampia affluenza di pedoni che occupano la piazza, sotto al portico è stata garantita una fascia di rispetto adeguata ai flussi, concedendo l’installazione con una sola fila di tavolini.

. PROGETTO D'AREA PA6_VIA DEL PRATELLO
L’area che comprende via del Pratello, Piazza San Francesco e via de’ Marchi vede l’eccezionalità della Basilica di San Francesco. Sui via del Pratello si affacciano importanti palazzi nobiliari, alcuni dei quali oggi sede della questura e del carcere minorile, mentre sull’intera area sono presenti numerosi edifici che sono beni tutelati ai sensi degli artt. 2 e 10 del D.Lgs. 42/2004 tra cui edifici nobiliari di pregio e chiese di importante valore storico-architettonico. Si citano ad esempio il Palazzo ex Ospedaletto, Casa dei Giroldini, Basilica di San Francesco, Palazzo Pallavicini Pini, Ex convento dei SS. Lodovico ed Alessio, Chiesa di San Rocco. Via del Pratello vede quasi per tutto il suo sviluppo la presenza di portici, tranne che nei tratti in prossimità della Questura e del Carcere minorile. A partire dal civico 29 fino al 60 si rileva un’alta densità di pubblici esercizi. La sezione stradale risulta in alcuni tratti limitata, così come la presenza del marciapiede. La pavimentazione è prevalentemente in ciottoli. Sono presenti vari stalli destinati ai ciclomotori e ad autoveicoli, generalmente molto usati, aree per il carico/scarico merci e, in prossimità di inizio e fine di via del Pratello, due isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti. La tutela dei beni culturali, la percorribilità da parte di mezzi di soccorso e di servizio e il coordinamento fra i flussi pedonali e ciclabili sono state le esigenze da mettere a sistema con quelle delle occupazioni da parte dei pubblici esercizi.
Prescrizioni specifiche dell'Area
Considerate le caratteristiche sia fisiche che funzionali dell’area in oggetto, l’installazione di dehors di tipo B su via del pratello è stata prevista a partire dall’incrocio con via del Borghetto fino alla Chiesa di San Rocco, laddove le dimensioni della sezione stradale lo consentivano. Lo spazio individuato tiene conto del ritmo dei pieni e dei vuoti dei portici, in modo da preservarne la leggibilità. Cosa che ha richiesto una maggiore attenzione nella fascia centrale di via del Pratello, dove si segnala un’elevata densità di dehors, spesso collocati in maniera disordinata. A tal fine, per una maggiore chiarezza sono state rappresentate le occupazioni dei dehors individuandole in prospetto, in modo da rispettare il più possibile il ritmo dei pieni e dei vuoti dei portici. Questo ha comportato la necessità, in questo tratto, di consentire l’occupazione oltre alla prospicienza all’interno delle aree concedibili, senza mantenere le distanze di mt 1,50 tra un dehors e l’altro. Visto l’ampia affluenza di pedoni, sotto al portico è stata garantita una fascia di rispetto adeguata ai flussi, ordinando le occupazioni di tipo A. Infine, per innalzare la qualità dello spazio urbano creando una maggiore leggibilità dello stesso, la colorazione di tutte le coperture dei dehors è stata resa uniforme prescrivendo per le stesse una tonalità grigio-avorio.

. PROGETTO D'AREA PA8_QUADRILATERO
L’area in oggetto si trova nel quadrante sud del centro storico e si connota come una fitta rete di strade di medie e piccole dimensioni a ridosso di Piazza Maggiore e di via Rizzoli. Queste hanno un’antica tradizione artigianale e commerciale, particolarmente votata alla gastronomia. Alle botteghe per la vendita di cibo e bevande, si sono via via affiancati sempre più i pubblici esercizi per il consumo su posto e la riconversione del vecchio mercato di mezzo è l’emblema di questa tendenza. Sono presenti numerosi edifici che sono beni tutelati ai sensi degli artt. 2 e 10 del D.Lgs. 42/2004 tra questi si citano ad esempio Palazzo Ronzani, Palazzo De' Banchi, Casa Nascentori, Palazzo Bolognetti, Palazzo De' Banchi, Chiesa di Santa Maria della Vita, Palazzo Pepoli Campogrande. Nel primo tratto di via degli Orefici, non sono presenti tratti porticati. Qui l’area è principalmente pedonale e la sezione stradale di modeste dimensioni. Alla fine di via degli Orefici, troviamo via Caprarie. Quest’ultima non presenta tratti porticati. Dato l’elevato numero di pubblici esercizi che si riversano sulla medesima via, la stessa dispone di un’ampia area adibita alla sosta carico/scarico. Vicolo Ranocchi e Via Drapperie sono strade pedonali che presentano un’esigua sezione stradale e non hanno tratti porticati. In via De’ Musei è presente un ampio tratto porticato, componente del sito seriale candidato Unesco. Sulla piazzetta antistante il Santuario di Santa Maria della Vita, sono presenti diversi pubblici esercizi. Via Clavature, privo di tratti porticati, è un importante asse di collegamento veicolare tra via dell’Archiginnasio e via Castiglione.
Prescrizioni specifiche dell'Area
Considerate le caratteristiche sia fisiche che funzionali dell’area in oggetto, in via degli Orefici, via Caprarie e via Calzolerie è stata consentita l’installazione di dehors di tipo A e di tipo B senza mantenere le distanze minime di mt 1,50 tra un dehors e l’altro. In via Drapperie e via Clavature nell’intersezione con la stessa Via Drapperie, data la sezione ridotta della strada, è stata consentita l’installazione di dehors solo di tipo A, consentendo in alcune aree l’occupazione oltre alla prospicenza all’interno delle aree concedibili ed in deroga alla distanza minima di mt 1,50 tra un dehors e l’altro. Infine, dato il grande valore artistico di Via De’ Musei, ed in considerazione del fatto che un tratto della stessa è candidata ad entrare nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità in quanto componente del sito seriale “I Portici di Bologna”, al fine di preservare l’area, sono state messe in atto scelte tali da garantire una corretta fruizione pedonale della strada. A tale proposito sotto al portico, data l’ampia affluenza di pedoni ed alla presenza dell’uscita di emergenza del Museo Civico Archeologico, è stata garantita una fascia di rispetto adeguata ai flussi.
Considerata la necessità di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile - ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267 del 18/08/2000 - al fine di consentire gli adempimenti conseguenti;

Dato atto

- che della presente deliberazione è stata data informazione, come sopra specificato, alle Associazioni di categoria nonchè ai Quartieri interessati;

- ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D. Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267 - così come modificato dal D.L. 174/2012 - del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile dell'Area Economia e Lavoro;

Stabilito che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, ai sensi dell'art. 49 comma 1 del D.Lgs 267/2000, non si richiede il parere del Responsabile dei servizi finanziari in ordine alla regolarità contabile;

Su proposta dell'Area Economia e Lavoro, Sentiti il Dipartimento Urbanistica, Casa e Ambiente, il Settore Mobilità Sostenibile e Infrastrutture, l'Area Nuove Cittadinanze e Quartieri, il Quartiere Santo Stefano e il Quartiere Porto-Saragozza;

A voti unanimi e palesi
D E L I B E R A


1. DI INDIVIDUARE l'ulteriore porzione di spazio cittadino - così come indicata nella planimetria allegata, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione - in cui realizzare il Progetto d'Area Via D'Azeglio, ai sensi dell'art.20 del 'Regolamento dell'occupazione di suolo pubblico per spazi all'aperto annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione' ad integrazione della deliberazione di Giunta P.G.N.150373/2019;

2. DI APPROVARE i Progetti per l'Area di Via D'Azeglio, l'Area Via S. Stefano, l'Area Via del Pratello, l'Area Quadrilatero caratterizzati dalle specificità territoriali descritte e che emergono dai relativi elaborati grafici, allegati alla presente deliberazione di cui costituiscono parte integrante e sostanziale, dando atto che per i medesimi sono pervenute le relative autorizzazioni con prescrizioni generiche da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

3. DI DARE ATTO che le porzioni di spazio pubblico al di fuori di quelle indicate nello specifico progetto come concedibili e/o non concedibili, potranno in ogni caso essere oggetto di richieste che saranno valutate secondo quanto stabilito dal Regolamento dell’occupazione di suolo pubblico per spazi all’aperto annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione e dall'Accordo di semplificazione sottoscritto tra questa Amministrazione Comunale e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;

4. DI DARE ATTO, altresì, che l'Amministrazione Comunale:

- concluderà con gli esercenti dei pubblici esercizi accordi ex art. 11, sostitutivi dei provvedimenti concessori per l'occupazione di suolo pubblico per dehors, disciplinanti gli impegni che i singoli esercenti dovranno assumersi a fronte delle deroghe concesse ai sensi dell'art.20 del Regolamento in oggetto, e consistenti - in via esemplificativa - nella pulizia dei muri dal vandalismo grafico, nel controllo degli avventori volto ad evitare stazionamento all'esterno e garantire la quiete pubblica, nella rimozione di eventuali affissioni abusive dagli arredi urbani in prossimità del proprio esercizio, nella pulizia integrativa della aree prospicienti la propria attività, ed il generale rispetto del Regolamento di Polizia Urbana;

- sottoscriverà con le Associazioni di categoria e i Quartieri interessati con le Associazioni di categoria e con i Quartieri interessati, un Patto di Collaborazione, ai sensi dell'art.5 del Regolamento comunale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, al fine di garantire e facilitare il raccordo e le relazioni con i singoli esercenti nonché la realizzazione degli impegni assunti dai medesimi.
D E L I B E R A

DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, stante la necessità di procedere alla sottoscrizione dell'accordo convenzionale.


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